Referendum per l’indipendenza del Veneto. Sarà ancora solo fuffa

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Segnalazione di Maurizio-G. Ruggiero

 

La Padania – Giovedì 14 agosto 2014

TERRITORIO

CONVEGNO GIOCO DI SQUADRA PER IL PAESE SVILUPPO E WELFARECiambetti: referendum, noi andiamo avanti Nonostante l’impugnazione della Legge 16 da parte del governo Veneto, novità sul referendum per l’Indipendeza. «L’impugnazione del governo della legge 16 del 19 giugno approvata dal Consiglio regionale del Veneto non blocca in alcun modo le incombenze che quella legge prevede: in altre parole, noi andiamo avanti nell’organizzazione del referendum consultivo sull’Indipendenza del Veneto».

 

Così l’assessore regionale Roberto Ciambetti con un comunicato ha sintetizzato l’esito di un incontro svoltosi a palazzo Balbi «con rappresentanti di associazioni ed esponenti della società civile che nei mesi scorsi hanno seguito con particolare attenzione e coinvolgimento l’iter legislativo referendario». All’incontro erano presenti Massimiliano Binotto e Alberto Montagner anche a nome di Davide Guiotto (Veneto Nostro – Raixe Venete), Luca Azzano Cantarutti (Veneti Indipendenti), Alessio Morosin (Indipendenza Veneta), Maurizio G. Ruggiero (Comitato Pasque Veronesi), Palmarino Zoccatelli (Comitato Veneto indipendente).
«L’incontro, a cui non ha potuto partecipare, per altro giustificato, il consigliere regionale Valdegamberi, primo firmatario e relatore della Legge 16 – ha continuato Ciambetti – è stato particolarmente positivo per lo spirito unitario e di servizio manifestato da tutti. Si è deciso di dar vita ad una associazione che curi e si faccia carico della responsabilità, in questa fase, della raccolta dei fondi necessari per lo svolgimento del referendum, come previsto dalla legge. In questa associazione, la Regione svolgerà, attraverso la partecipazione personale dell’assessore al Bilancio, senza aggravi e costi nel bilancio regionale, un ruolo di garanzia necessario per assicurare che i fondi raccolti andranno in un conto corrente bancario vincolato al finanziamento del referendum, con la possibilità, con modalità da definire, di poter ottenere la restituzione del contributo nel caso in cui non venisse raggiunta la cifra necessaria per la consultazione referendaria o che quest’ultima non si possa tenere».
«Vista la delicatezza e complessità del tema, che non ha precedenti in Italia, la stesura dell’atto costitutivo dell’associazione sarà frutto comune, vagliato da esperti amministrativisti e studi legali, che hanno già garantito la loro collaborazione senza oneri a carico dell’ente pubblico, mentre si stanno avviando in queste ore in via informale i primi contatti con il mondo bancario per verificare margini, costi e caratteristiche operative del conto corrente su cui cittadini e imprese potranno fare le loro donazioni. Sulla scorta delle indicazioni che giungeranno dal sistema bancario, quindi, si individueranno anche le forme di pubblicità e informazione al pubblico e ciò varrà anche per eventuali iniziative di crowd founding donation-based via internet che comunque saranno necessariamente contraddistinte da garanzie e vincoli nell’uso delle donazioni. Presupposto di tutto ciò è la volontà di una gestione cristallina e trasparente dell’associazione che verrà formalizzata al più presto. Desidero ringraziare tutti i partecipanti e le realtà da loro rappresentate per la disponibilità manifestata: uomini e donne di diverse sensibilità ed aree culturali accomunati dalla volontà di giungere ad un obiettivo comune per il quale ciascuno è disposto a rinunciare al suo interesse particolare nel nome del diritto del popolo Veneto ad essere consultato e manifestare così le proprie legittime aspirazioni».

 

Fonte: http://www.lapadania.net/Detail_News_Display?ID=3565&typeb=0

 

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