VENETO: la “Festa della Famiglia naturale” è una realtà

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FAMIGLIA NATURALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le nuove feste non sono solo di importazione come la paganeggiante “Halloween” o il consumistico “Black Friday”: è stata da poco istituita (anche se solo in Veneto) la cristianissima “Festa della Famiglia naturale” che precede di qualche giorno le feste del S. Natale e della Sacra Famiglia, e che si rende necessaria per contrastare l’aria di dissoluzione che sta da troppo tempo spirando contro la ragione e la legge naturale.

Infatti la finalità – esplicitata nella delibera della Regione – è espressamente quella «di chiedere al Governo, per le finalità e i contenuti, la non applicazione del documento standard per l’educazione sessuale in Europa redatto dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità».

Siamo arrivati al punto di dover dimostrare che l’erba è verde e che due più due fa quattro, per citare Chesterton, poiché il relativismo a senso unico imperante vuole distruggere il fondamento della società, ossia la famiglia, partendo dall’insegnamento nelle scuole, dove “approfitta” di fatto dell’assenza dei genitori.

In Veneto, grazie al lavoro del consigliere leghista Arianna Lazzarini, vice-capogruppo della Lega Nord ed alla sensibilità dell’assessore Elena Donazzan, già da questo dicembre sarà istituita dunque la “Festa della Famiglia naturale”, fissata con cadenza annuale nell’ultimo giorno di lezioni prima delle vacanze per il S. Natale.

Tale festa è strettamente legata all’impegno di attivarsi per respingere il “Documento standard per l’educazione sessuale in Europa” che su indicazioni dell’OMS e dell’Unar propone fin dall’asilo nido concetti come la masturbazione infantile precoce e l’identità di genere.

«La Festa – dichiara la Lazzarini – si terrà nelle scuole ogni anno nell’ultimo giorno utile prima della pausa natalizia, per rinnovare nelle coscienze di tutti il valore della famiglia naturale quale unico e insostituibile nucleo per lo sviluppo e la crescita dei bambini. Saranno coinvolte istituzioni locali, associazioni, insegnanti, studenti e famiglie, senza spesa alcuna per nessuno degli Enti. […] Si tratta di valori umani e naturali inclusivi, che possono essere difesi da tutti, laici e cattolici. Quanto al Documento Standard, la delibera impegna la Giunta a respingerlo anche alla luce dell’articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che attribuisce ai genitori la priorità nelle scelte educative dei loro figli. È assurdo infatti che negli ultimi mesi a molti alunni sia stato imposto questo Documento sconvolgente fin dagli asili, nonostante la contrarietà di papà e mamme».

L’assessore Elena Donazzan, pur smorzando i toni («siamo di fronte ad una decisione a favore di valori in cui crediamo ma assolutamente non contro chicchessia»), ha sostenuto, nel rispetto di chi la pensa diversamente, il diritto a pretendere «a nostra volta il rispetto per la famiglia naturale e per chi, come noi, la considera fondamentale soprattutto per accompagnare la crescita equilibrata e consapevole dei figli. Non a caso abbiamo scelto la scuola e l’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale per il loro alto valore simbolico».

La delibera verrà ora trasmessa a tutti i presidi e anche agli Enti Locali. Inoltre, come si è accennato, è espressamente previsto l’impegno per il governo del Veneto di sostenere presso il governo nazionale la non applicazione del Documento Standard per l’Educazione Sessuale in Europa, redatto dall’Ufficio Europeo dell’OMS, che mira a distruggere il concetto di famiglia tradizionale, anche attraverso l’uso di termini come “genitore 1” e “genitore 2” al posto di “padre” e “madre”.

«Indebolendo e alterando il concetto di matrimonio – hanno concluso la Donazzan e la Lazzarini – si potrebbe mettere in discussione l’intero sistema di protezione e promozione della famiglia. Riteniamo invece che è nella famiglia naturale che la persona non solo viene generata, ma progressivamente viene introdotta, mediante l’educazione, nella comunità umana». (G.d.A.)

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