Matteo Castagna: “Un bilancio di fine 2015 molto positivo per “Christus Rex” “

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Risultati immagini per Christus RexIntervista di fine anno al Responsabile Nazionale del Circolo Cattolico “Christus Rex”, Matteo Castagna 
Oggi termina il 2015. Quale bilancio per “Christus Rex”?
Il Circolo “Christus Rex” entra nel suo decimo anno di vita, se consideriamo che fu presentato pubblicamente nel Gennaio del 2007. Già questo, considerando tutte le difficoltà, è un traguardo interessante. Sono stati anni intensi, fatti di tanta militanza ma anche di cambiamenti ed evoluzioni. I primi due anni furono quelli dell’ espansione e dell’assestamento, ossia del radicamento nella realtà veneta, dopo aver chiuso l’esperienza esclusivamente veronese del Coordinamento San Pietro Martire. Nel 2009 vi furono due ulteriori evoluzioni: sul fronte dottrinale l’abbandono della Fraternità San Pio X, aderendo al sedevacantismo simpliciter, che si fonda sul Magistero della Chiesa, dalla Bolla di Paolo IV “Cum ex Apostolatus Officio” al can. 188 del Codice di Diritto Canonico (1917). Sul fronte politico, l’abbandono della collaborazione con la Lega Nord, che iniziava a cambiare rotta e orizzonti, mantenendo noi le nostre storiche peculiarità: “Regalità Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo in uno Stato organico e corporativo”. Abbiamo sempre cercato di realizzare con la vita associativa il motto che fu di San Filippo Neri: “Studio, Preghiera e Azione”, pur coi nostri limiti e le nostre manchevolezze da peccatori. La Provvidenza non ha mai mancato di farsi sentire, soprattutto nei momenti cruciali.
Quali sono le finalità del Circolo “Christus Rex”?
 
Fin dalla sua fondazione, nel 2007, scrissi che si tratta di un movimento di cattolici fedeli alla Tradizione che fa militanza cattolica. Questo, attraverso la testimonianza pubblica della Fede, che oggi i liberali hanno relegato alla sfera privata. Sappiamo di avere il mondo contro, ma siamo anche consapevoli che chi cerca con sincerità e costanza il Regno di Dio non ha motivo per restare deluso, ci pensa Lui a dare tutto il sovrappiù. La peculiarità del nostro Circolo, cui non interessano i numeri ma la Verità, perché non è il consenso che fa la Verità ma il contrario, è quella di essere, tra le poche realtà cattoliche militanti composte esclusivamente da laici, che agisce concretamente nella società.

Una valutazione sul 2015 appena trascorso
 
L’anno è iniziato con un riordino del Direttivo e delle modalità operative. Abbiamo tolto un “tappo” e tagliato un paio di rami secchi. All’unanimità, sabato 14 Febbraio 2015 sono stato nominato Responsabile Nazionale, poiché si sono avvicinate a “Christus Rex” anche persone residenti in altre regioni d’Italia. Abbiamo uno Statuto molto chiaro e snello, un sito internet che raggiunge picchi di 30.000 visite giornaliere, collaboriamo con le principali realtà associative del mondo tradizionalista, abbiamo il privilegio di essere geograficamente vicini ai centri Messe “non una cum” per ricevere i Sacramenti. Siamo riusciti, in Primavera, a far pubblicare un libro, di cui ho curato la post-fazione, scritto da Arai Daniele, editorialista di punta del sito. Non si contano i volantinaggi, le manifestazioni e le conferenze pubbliche, i Rosari riparatori delle blasfemie e le battaglie identitarie, soprattutto in tema di immigrazione e gender, i comunicati stampa, la presenza di testimonianza mediatica (per quanto possibile, considerando il Sistema…). Abbiamo portato il Santo Rosario, il Cuore di Vandea, la Dottrina di sempre, in molte città italiane, ove veniamo ricordati e chiamati per questo, a dimostrazione di quanto la Buona Battaglia necessiti della semina. Da oltre un anno, ogni settimana, abbiamo un gruppo per la catechesi. In Piemonte vi è chi prega costantemente, ogni giorno, per la nostra opera. A Dio, la raccolta.
Poi, ad Agosto, è arrivato un dono inatteso, chiamato “Traditio”, ossia un locale di servizi per tutta la nostra “area”, di 150 mq a pochi passi dalla Basilica di San Zeno, a Verona, città simbolo della Tradizione.
Dicono che “Christus Rex” si sia fatto dei nemici nel corso degli anni…
Il problema di fondo, dal quale discendono gli altri, come ad esempio, la perdita della sovranità monetaria e politica, è la lenta ma progressiva opera di scristianizzazione iniziata diversi secoli fa dai nemici di sempre della Verità. La detronizzazione di Cristo è stata ufficializzata col conciliabolo Vaticano II (1962-65), ove gli infiltrati anticattolici hanno avuto la meglio sui “disobbedienti”, rimasti, in realta’, fedeli. Di qui, il primo nemico è certamente il Sistema che è, pertanto, inclusivo delle pseudo-gerarchie ecclesiastiche, cui dà un gran fastidio l’azione militante, ossia pubblica, per quel Cristo Re, che le ideologie liberali e social-comuniste (moderniste, nell’accezione teologica) erano riuscite a disarcionare attraverso le guerre di distruzione degli Stati tradizionali. Il Sistema è costituito da poteri che hanno in odio Gesù Cristo e le Sue leggi e Satana col suo “non serviam” come autentico capo. E’ naturale che, quindi, questo Leviatano odi pure noi, che ci sforziamo di essere, nel nostro piccolo, i servi fedeli del Signore, soprattutto perché ci palesiamo con l’apostolato pubblico. Il Sistema e chi lo fiancheggia ci vorrebbero silenziosi, allineati, “normalizzati”. Ci sono riusciti con molti. Noi continuiamo a dire: “no grazie, la nostra strada è la lotta”.
In altra ottica, siamo abituati, dopo tanti anni, a vedere gente che va e gente che viene, a subire attacchi esterni di ogni genere, mediatici, politici, lavorativi e giudiziari, anche un po’ di fuoco “amico” (la mamma dei pavidi e degli invidiosi è sempre incinta…), ma la risposta che diamo si chiama “perseveranza”, che ritengo essere la forza della nostra realtà.
“Solo chi non conta nulla non ha nemici”, diceva qualcuno, che in Italia è stato un riferimento di grande rilievo. Lo penso anche io.
Qualcuno, oggi, pare non comprendere la vicinanza con Forza Nuova, sebbene sia pubblica già dal 2012
 
Penso che chi ci attacca con malizia lo faccia perché lo ha compreso perfettamente e gli dia fastidio per una sorta di “vorrei ma non posso”. Noi dimostriamo coi fatti di avere la facoltà di riuscire, quando è possibile e si verificano le condizioni, a condizionare la politica con i principi cattolici tradizionali. Evidentemente ad altri, questo non riesce. E, quindi, usa Forza Nuova col pretestuoso antifascismo retorico e d’accatto. Nel 2012 la collaborazione si era concretizzata attraverso la candidatura “di testimonianza” di tre nostri esponenti alle elezioni politiche (due alla Camera ed uno al Senato) ma con F.N. non sono mai mancati i contatti, le convergenze tematiche, l’amicizia personale, sin dalla sua fondazione. Noi possiamo permetterci la legittimazione in un ruolo meta-politico e di affiancamento militante su tematiche condivise, guadagnati sul campo nel corso degli anni e con l’esperienza, così da essere gradualmente ascoltata da quadri dirigenziali e da alcune sezioni locali. A noi non servono tessere, non ci interessano le poltrone, ma contribuire a fare qualcosa di buono per questo mondo malato di ateismo, relativismo ed indifferentismo, con chi non solo si dimostra sensibile nei confronti della Tradizione, ma favorisce l’apostolato cattolico. Direi che Roberto Fiore sa portare molte istanze che condividiamo, nelle piazze ma anche a Palazzo, in patria e all’estero. Oggi, chiudersi nel proprio orticello o auto-isolarsi è un grave errore di valutazione. Se ci fosse interessato “correr dietro alla politica” per un qualche tornaconto materiale o d’onore umano, non collaboreremmo di certo con Forza Nuova. Il concetto mi pare talmente evidente da non essere ulteriormente spiegato. A me piace quando Fiore sostiene che abbiamo un compito di testimonianza e militanza infinitamente superiore alle logiche della partitocrazia.
Castagna viene considerato, nell’ambiente, un uomo d’azione, con tanti meriti, ma anche un po’ ghibellino…
 
Ringrazio della considerazione. Personalmente, ho una venerazione per il sacerdote in quanto tale perché solo lui è l’ Alter Christus, colui che può rinnovare il Sacrificio di Cristo sull’altare. Non si può stare senza Sacramenti e quindi neanche senza sacerdoti.
Sono per l’armonia dei ruoli differenti. Quando la società era tradizionale, questa armonia era fondamentale e, quando c’era, regnava l’Ordine. Oggi viviamo tempi difficili, molto difficili, di grande crisi. Da un lato, pare di scorgere da parte di certi chierici la tendenza alla prevaricazione, ma è storia vecchia…Oggi, a qualcuno, forse, la giurisdizione straordinaria di supplenza sta stretta e dà frustrazione, sicché si passa dal ruolo di missionario a quello di “parroco”, con conseguenti abusi di potere. Dall’altro lato, pare che certi laici amino fare le “vecchie beghine”, albergando e spettegolando nelle sacrestie o sui social networks, per ignavia, insicurezza, impreparazione o semplice comodità/interesse personale.
Noi di “Christus Rex” non siamo mai stati né ci ridurremo ad essere il “consiglio pastorale” di qualcuno. Eravamo e resteremo un’ Associazione di Cattolici Apostolici Romani Integrali e militanti.
Abbiamo, da poco, ricevuto una lettera di auguri e benedizioni da un Vescovo sedevacantista che guarda con attenzione alla nostra attività, che ci ha fatto molto piacere. Siamo pronti per le nuove sfide del 2016 per la Maggior Gloria di Dio.

 

12 Risposte

  • L’analisi non fa una piega.
    Chi conosce questa realtà sa anche leggere tra le righe. Bravo Matteo, sai pensare, scrivere, agire.

  • Io non condivido il sedevacantismo totalista ma va dato atto a Christus Rex ed al suo capo indiscusso di dimostrare che ci sanno fare. Lo hanno riconosciuto pure quelli dei centri sociali nell’ultimo dossier sulle “destre” e i cattolici tradizionalisti a Verona. Castagna è il loro nemico più citato…

  • Da forzanovista io sono onorato di avere dei collaboratori come voi. Sempre pronti, sempre disponibili, sempre in prima linea. da voi sto imparando che cosa sia il cattolicesimo vero

  • Auguri al dott. Castagna, ai suoi collaboratori e ai lettori assidui, per un santo e proficuo 2016.
    Riccardo Abbà

  • Io faccio parte del Christus Rex e non credo di essere un totale sconosciuto.
    Però se qualcuno mi desse del ghibellino, gli scatenerei addosso tutto il mio “guelfismo” che ho nel profondo del cuore.
    W il Papa-Re, W la tradizione.

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