In questo idillio (si fa per dire) il maschio viene descritto sommariamente come un bruto interessato soltanto ai schei, alla mona e al bere; la donna come una figura schiacciata dallo strapotere maschile che deve riscattarsi in tutti i modi (nel lavoro, nel sesso, nelle libere scelte sul proprio corpo). Ne viene fuori una rappresentazione macchiettistica del tipo umano veneto, resa ancora più fastidiosa dall’ accento esasperato, quasi involontariamente caricaturale, di attori che veneti non sono.
La cosa però più irritante è il tentativo di destituzione (e irrisione) di tre principi su cui si è costruito il successo economico del Nord-Est e, ancor prima, di tutta l’Italia nel periodo del boom: l’individuo, la famiglia e l’impresa. L’individuo, espressione del self-made man che mette su una fortuna contando su talento, tenacia e ambizione, è derubricato a una somma di istinti da soddisfare e di egoismi da coltivare; la famiglia, base della tenuta del tessuto sociale negli anni in cui si predicava la rivoluzione e cuore della crescita stessa di molte imprese a conduzione appunto familiare, viene invece dipinta come un’istituzione da archiviare, nel migliore dei casi come un’ unione di facciata fondata unicamente sull’ipocrisia borghese, nel peggiore come un ricettacolo di violenze domestiche, umiliazioni e sottomissioni; da ultimo l’impresa, vero fiore all’occhiello della crescita del Veneto insieme artigianale e industriale, appare animata solo dalla sete di profitto, dalla discriminazione di genere, e da affari loschi che si risolvono nel tentativo di fregare il Fisco.
Un’immagine urtante anche per lo spettatore che veneto non è; ad esempio per chi, pur chiamandosi Veneziani, proviene da ben altra regione. Ma, dopo tutto, è inutile imprecare: la colpa non è Di Padre in Figlia, ma di Mamma Rai.
di Gianluca Veneziani
Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/12371096/di-padre-in-figlio-fiction-rai-insulto-veneti-ubriaconi-vergogna.html
… guardate ancora la tv ? … lasciate stare, evitate travasi di bile e futuri trapianti di fegato
saluti
Piero e famiglia
A quelli del PD gli rode il fegato di non poter governare in Veneto, così non perdono occasione per gettare fango e spargere menzogne sulla gente veneta. Ma fanno così anche gli stessi preti veneti : su un settimanale diocesano presentano il referendum sull’autonomia, caldeggiato da Luca Zaia, come una truffa per i veneti, una mossa politica propagandistica della Lega. Si sa, i preti sono a favore solo del PD, dei gay (vedi la nomina di Padre Martin, prete pro-gay tra i Consulenti della Segreteria per le Comunicazioni del Vaticano). Non so se sono peggio quelli del PD al governo centrale o i preti (a Roma e in periferia), ma sarei propenso a ritenere molto peggiori i preti, dato che sono anche traditori di Cristo (mentre i sinistri non si sono smentiti da secoli).
se prendevano in giro il sud sarebbe già stato un caso nazionale