E’ BENE RICORDARE CHE, SECONDO LE STATISTICHE IL 99% DEI CASI DI PEDOFILIA NON RIGUARDA IL CLERO (CHE COMUNQUE NON HA ALCUNA GIUSTIFICAZIONE, QUALORA COMMETTA QUESTO ORRENDO PECCATO) E CHE LA MAGGIOR PARTE DEI CASI AVVENGONO TRA LE MURA DOMESTICHE (N.D.R.)
Negli Stati Uniti ci sono tante denunce di pedofilia perché sono diventate un business con cause stramiliardarie
di Francesco Agnoli
Alcuni giorni fa è comparsa sui giornali la notizia che i Boy Scout Usa hanno dovuto pagare 1,4 milioni di euro per risarcire un abuso sessuale su di un minore avvenuto svariati anni fa. Gli avvocati dell’accusatore avevano chiesto 25 milioni di dollari di risarcimento, ed hanno dichiarato di aver raccolto “centinaia di testimonianze di abusi compiuti tra il 1965 e il 1985 in seno ai Boys Scouts americani, dimostrando che l’organizzazione non poteva essere all’oscuro…”. La notizia mi sembra sia estremamente interessante.
La prima notazione che si potrebbe fare, sebbene non la più acuta, è questa: centinaia di casi tra i Boys Scouts, esattamente come tra gli insegnati di ginnastica, i protestanti, i laici di ogni tipo…. Perché allora sempre e solo la Chiesa cattolica, quotidianamente, tra gli imputati? Perché così poca rilevanza alla notizia, se riguarda gli Scouts, i caschi blu, le varie chiese protestanti e così tanto clamore, tanta insistenza quando c’è di mezzo un prete?
Ma non è questo, a mio parere, il punto più interessante. Che dietro l’enfatizzazione degli abusi su minori compiuti da preti cattolici vi siano preti spretati, teologi border line come Hans Kung, lotte interne contro il papa, radicali che suonano la tromba, movimenti gay o pro choice, che vogliono far pagare alla Chiesa le sue posizioni in materia etica, è di una evidenza solare. Il punto che mi sembra andrebbe analizzato meglio è allora questo: cosa si cela dietro questa psicosi della pedofilia? Certamente un aumento del fenomeno; certamente un imbestialimento della società. Ma cosa altro? Continua a leggere