UK. Gesù può essere gay, Allah no. Ma a protestare è rimasto solo un ateo famoso. I cristiani?

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MARCO TOSATTI

Richard Dawkins ha criticato duramente l’operazione “ipocrita” condotta dalla polizia durante il London Pride, la sfilata per inneggiare allo stile di vita e alle pratiche omosessuali. Il notissimo ateo ha criticato le forze di sicurezza perché hanno obbligato il Concilio degli ex musulmani di Gran Bretagna (CEMB) a far sparire gli striscioni “Allah è gay”, e hanno invece permesso cartelli sui quali era scritto “Gesù è gay”.

Il famoso biologo evoluzionista il 23 luglio scorso ha twittato: “Marcia del gay pride di Londra. La polizia è contenta con gli striscioni ‘Gesù è gay’. Ma ha proibito lo striscione del CEMB ‘Allah è gay’. Ipocrisia del tipo @kpfa”. La Kpfa è una radio che afferma di voler promuovere accoglienza, tolleranza sociale e integrazione.

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LO SGOVERNO ITALIANO DEL SUICIDIO ASSISTITO NAZIONALE

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goyaL’EDITORIALE DEL VENERDI

di Arai Daniele

Una notizia da censurare in Italia, data la sua ululante attualità: «Il 27 aprile la BKA, la polizia federale criminale, ha mandato in stampa un rapporto sulla “Criminalità nel contesto della migrazione” (Kriminalität im Kontext von Zuwanderung), in cui si registra un incremento di quasi il 500% di crimini sessuali commessi da immigrati (aggressioni sessuali, stupri e abusi sessuali sui minori) nel corso degli ultimi quattro anni» (Lorenza Formicola, su «L’Occidentale» del 15 giugno 2017).

Il governo che concede il sesso in prigione, non sa fare i calcoli sulla impervia pressione sessuale dei cosi detti rifugiati, in grande maggioranza giovani disoccupati e senza donne, per non dire senza obblighi legali a proposito che misconoscono? Anzi con inviti di fare figli quanto possono per una rapida occupazione europea (Erdogan) ?

Quando i presidente dell’INPS, in combutta con una classe dirigente di smidollati, a servizio di una classe potente di eversivi, promuove la migrazione selvaggia, lo fa in vista di una proiezione improponibile. Infatti, ricorre ai numeri positivi per l’INPS degli immigrati di 10 anni fa e più, che erano di tutt’altra proporzione e natura e perciò assimilabili. L’esperienze francesi e inglesi a proposito non hanno fatto forse capire che le turbe non hanno perché adattarsi a un ambiente che odiano? Continua a leggere

Merilyn Manson: Villafranca ha detto NO! al satanismo e ai suoi “amici”, che ora rosicano

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Due mesi di contestazioni all’esibizione di Marilyn Manson presso il Castello di Villafranca (VR) hanno dimostrato che una parte di cattolici esiste ancora e che non è arrendevole di fronte all’oltraggio sistematico, pubblico e “istituzionalizzato” della Religione, dei Santi e dei Testi Sacri. Ronza ancora nella testa di molti l’interrogativo secondo cui che cosa potrebbe succedere se venisse oltraggiato il Corano o Allah, il Talmud o il giudaismo, alla stregua di quanto vengano vilipesi sistematicamente il Cattolicesimo, Gesù Cristo e la Santa Chiesa (intesa come Istituzione e Corpo Mistico).

Fa parte della storia, oramai, nel veronese, il fatto che vi siano persone sensibili a determinati argomenti e pronte alla militanza. Stavolta, però, va sottolineato il consenso spontaneo alla protesta contro l’ostentazione del satanismo, che ha coinvolto una miriade di persone di diverso credo, di differenti confessioni religiose, di agnostici e addirittura atei dichiarati. Ci si potrebbe chiedere cosa abbiano in comune un sedevacantista ed un miscredente e sarebbe del tutto lecito. In questo caso, si è notato che il denominatore comune tra gli oltre 10.000 che hanno firmato la petizione on-line per chiedere l’annullamento del concerto all’amministrazione comunale, proprietaria del Castello scaligero, simbolo del paese, è stato il buon senso, che deriva dal diritto naturale e che evidentemente non tutti hanno perso o annacquato nella trasgressione e nella secolarizzazione di quest’epoca buia. Continua a leggere

Pedofilia, Michael Jackson e gli attacchi alla Chiesa Cattolica

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E’ BENE RICORDARE CHE, SECONDO LE STATISTICHE IL 99% DEI CASI DI PEDOFILIA NON RIGUARDA IL CLERO (CHE COMUNQUE NON HA ALCUNA GIUSTIFICAZIONE, QUALORA COMMETTA QUESTO ORRENDO PECCATO) E CHE LA MAGGIOR PARTE DEI CASI AVVENGONO TRA LE MURA DOMESTICHE (N.D.R.)
Negli Stati Uniti ci sono tante denunce di pedofilia perché sono diventate un business con cause stramiliardarie
 
di Francesco Agnoli

Alcuni giorni fa è comparsa sui giornali la notizia che i Boy Scout Usa hanno dovuto pagare 1,4 milioni di euro per risarcire un abuso sessuale su di un minore avvenuto svariati anni fa. Gli avvocati dell’accusatore avevano chiesto 25 milioni di dollari di risarcimento, ed hanno dichiarato di aver raccolto “centinaia di testimonianze di abusi compiuti tra il 1965 e il 1985 in seno ai Boys Scouts americani, dimostrando che l’organizzazione non poteva essere all’oscuro…”. La notizia mi sembra sia estremamente interessante.
La prima notazione che si potrebbe fare, sebbene non la più acuta, è questa: centinaia di casi tra i Boys Scouts, esattamente come tra gli insegnati di ginnastica, i protestanti, i laici di ogni tipo…. Perché allora sempre e solo la Chiesa cattolica, quotidianamente, tra gli imputati? Perché così poca rilevanza alla notizia, se riguarda gli Scouts, i caschi blu, le varie chiese protestanti e così tanto clamore, tanta insistenza quando c’è di mezzo un prete?
Ma non è questo, a mio parere, il punto più interessante. Che dietro l’enfatizzazione degli abusi su minori compiuti da preti cattolici vi siano preti spretati, teologi border line come Hans Kung, lotte interne contro il papa, radicali che suonano la tromba, movimenti gay o pro choice, che vogliono far pagare alla Chiesa le sue posizioni in materia etica, è di una evidenza solare. Il punto che mi sembra andrebbe analizzato meglio è allora questo: cosa si cela dietro questa psicosi della pedofilia? Certamente un aumento del fenomeno; certamente un imbestialimento della società. Ma cosa altro? Continua a leggere

Perché abbiamo rinunciato alla scuola

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Segnalazione di Redazione BastaBugie
Educhiamo noi a casa i nostri figli perché la scuola è anticattolica e per noi è una gioia stare (e imparare) con loro
da Imparo in Famiglia

Noi rinunciamo alla scuola. Rinunciare significa, non semplicemente fare a meno, ma sostituire con qualcosa di più o di meglio.
E questo è lo stesso criterio con cui potremmo dire che abbiamo rinunciato ad un secondo stipendio, a vacanze “apparentemente” indispensabili.
Ciascuna delle motivazioni che segue fa per noi talmente tanta differenza che potrebbe da sola bastare a motivare la nostra scelta.
Ciascuna di esse infatti è motivata portando con se un valore aggiunto e non negando semplicemente qualcosa che non ci piace.
Stare con i nostri figli a noi piace molto e stando con loro, giocando, osservandoli ci siamo resi conto molto in fretta che avevano in se una spinta di curiosità e vitalità che li portava giorno dopo giorno a scoprire ed imparare un sacco di cose.
Hanno imparato a parlare, camminare senza che nessuno davvero gli dicesse come si facesse, semplicemente attorno a loro c’è un ambiente stimolante, vivo dove si parla e si cammina e il loro desiderio ha fatto il resto.
Ognuno con i propri tempi e con i propri personalissimi percorsi. Continua a leggere

Rottamazione delle cartelle esattoriali, occhio alla beffa delle maxi rate

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Per esigenze di cassa la rottamazione delle cartelle esattoriali è stata concentrata in sole quattro rate. Così c’è chi si indebita per far fronte ai pagamenti. La versione originaria della norma era molto più diluita

C’è un dettaglio che può essere sfuggito, a chi abbia letto in questi mesi della “rottamazione delle cartelle esattoriali”, ossia la possibilità di pagare quello che non si era versato al fisco negli anni precedenti senza incorrere in interessi e sanzioni. Il dettaglio è che in cambio di quello sconto il pagamento dovrà essere effettuato nel massimo di cinque rate, a partire dal 31 luglio (termine per il pagamento della prima) e il settembre 2018. Entro il 30 novembre 2017 dovrà essere pagato il 70% del dovuto. Per fare un confronto, gli accordi di diluizione dei pagamenti arretrati, con il regime precedente, potevano prevedere fino a 72 rate in sei anni o in casi straordinari fino a 120 rate, ossia dieci anni. Alcuni emendamenti dell’M5s che avevano proposto di allungare i termini fino a 20 rate nell’autunno 2016 furono respinti, così come il lasso di tempo iniziale è inferiore di quello di due-tre anni del quale avevano dato conto i giornali prima dell’approvazione definitiva.

Stiamo parlando di un provvedimento che interessa oltre 800mila contribuenti (il 72% dei quali ha chiesto la rateizzazione), segno di un successo dell’operazione. Il gettito atteso è di 7,2 miliardi di euro. Tuttavia il ridotto numero di rate e i tempi stretti stanno cominciando a creare dei problemi. «Abbiamo avuto un’adesione elevata da parte dei nostri clienti», commenta l’avvocato Alessandro Giovannini, titolare dello studio legale e tributario Giovannini & Partners. «La rateazione molto breve sta però comportando delle difficoltà di cassa e di liquidità, soprattutto per le piccole imprese, dato che la crisi di liquidità pesa ancora come un macigno». Tra i clienti dello studio, aggiunge, non ci sono state rinunce. «Preferiscono far fronte alle necessità finanziarie. In questo momento conviene indebitarsi, ma sono evidenti le difficoltà che sta creando il bisogno di fare cassa da parte dello Stato».

Sul Sole 24 Ore del 24 luglio Luigi Lovecchio ha messo in fila i motivi per cui il rischio di insuccesso dell’operazione rottamazione esiste e molti soggetti che hanno presentato la domanda potrebbero non versare le somme dovute. Il primo punto è che, visto che il costo delle definizione viene formalizzato a posteriori, il debitore rinunci a perfezionare la procedura. C’è poi il caso di chi abbia presentato la domanda nella speranza che in seguito (e prima del 31 luglio) riuscisse a vendere un immobile, un altro cespite o un avesse sperato nel buon esito di un’operazione aziendale. Questo vale soprattutto per le 8.091 persone che sono chiamati a versare tra i 250mila e un milione di euro. Altri, per la verità, avrebbero potuto cercare semplicemente di prendere tempo, perché bastava presentare l’istanza per vedere la sospensione dei pagamenti dalla precedente rate.

La buona notizia, che non tutti conoscono, è che esiste la possibilità di poter fare una selezione delle cartelle da saldare attraverso la rottamazione. È il servizio “ContiTu”, presente sul sito di di Agenzia delle entrate-Riscossione (l’ex Equitalia), che consente di pagare in via agevolata soltanto alcuni degli avvisi/cartelle contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute”. La richiesta va fatta entro il 31 luglio e fino al 22 luglio sono stati 3.200 i contribuenti che hanno usufruito di questa possibilità.

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Firma la petizione #chiudeteUNAR per chiedere l’immediata chiusura dell’UNAR

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UNAR_chiudeteUNAR_post_sito_ProVitaSegnalazione di F.F.

Firma la petizione #chiudeteUNAR per chiedere l’immediata chiusura dell’UNAR alla Presidenza del Consiglio e al Presidente della Repubblica.

L’UNAR (Ufficio Nazionale Anti-discriminazioni Razziali) si è infine mostrato per quello che è: un ufficio del Governo non soltanto inutile e pericoloso ma che sperpera soldi pubblici, destinandoli ad associazioni LGBT che promuovono orge gay e servizi sessuali gay a pagamento.

L’UNAR, che dovrebbe occuparsi solo di discriminazioni razziali e basate sull’origine etnica, ha da tempo violato i limiti delle sue competenze occupandosi di tematiche LGBT e promuovendo la teoria del gender nelle scuole. La sua famosa “strategia nazionale” diretta anche alle scuole, escludeva le associazioni di famiglie e genitori e includeva soltanto 29 associazioni LGBT. Ha anche preteso di censurare e plasmare il linguaggio dei giornalisti conformandolo ai dettami LGBT.

Firma anche tu! cliccando su questo link Continua a leggere

Se l’Europa attacca la famiglia ​e chiede l’arrivo di più migranti

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“I politici concentrano tutte le loro attenzioni su una unità sociale dominante e potente a cui pagano obbedienza e danno la loro attenzione completa e devota: lo Stato”.

La rivista conservatrice americana Breitbart processa l’Europa e i suoi politici. In un momento storico in cui la famiglia tradizionale viene continuamente fatta a pezzi, il politicamente corretto propaganda la tesi secondo cui gli immigrati sono una risorsa. “A loro (i politici, ndr) poco importa che tra i nativi europei il tasso di nascita sia attualmente compreso tra 0,2 e 1,1 – scrive Ted Malloch – nel mondo occidentale la famiglia tradizionale continua a sgretolarsi e chiunque difenda la tradizione e le radici dei popoli europei, viene ridicolizzato e spesso insultato. Parlare a favore della difesa della famiglia tradizionale non conviene e porta pochi voti in Europa”.

Se non difendiamo i nostri confini, l’immigrazione distruggerà il popolo Italiano

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Adesso basta! I nostri governanti non lo vogliono capire oppure fanno finta. Probabilmente la seconda, perché per risolvere il problema dell’immigrazione selvaggia che colpisce l’Italia serve essere incisivi. Bisogna sfoderare il pugno di ferro. Lo stivale è la porta del Mar Mediterraneo e nel Mare Nostrum serve essere padroni. Padroni politicamente, padroni economicamente, padroni culturalmente e padroni militarmente. Il governo nostrano, invece, vuole cedere, a cadenza giornaliera, la propria sovranità. Dove si bagnano le nostre coste si scontrano interessi enormi, gli stessi che ogni parlamento, meritevoledi questo nome, dovrebbe far rispettare. Invece dobbiamo chinare la testa, continuamente. Siete “solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo”, per fare il verso ad Al Capone, interpretato da Robert De Niro nella pellicola Gli Intoccabili. Continua a leggere

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