di Maurizio Blondet
Quando la casta politica-amministrativa “lascia senza tetto e senza cibo i cittadini italiani mentre alloggia gli immigrati in alberghi a tre e quattro stelle”, quel che attua “èl’annullamento programmatico del concetto di cittadino come titolare di diritti specifici verso la sua polis. L’annullamento del demos”, ossia del “popolo” come entità politica, padrone collettivamente delle proprie scelte.
E’ la riduzione del cittadino a pollame.
Tale modello “non implica affatto pace, sicurezza, efficienza per le popolazioni, esattamente come non le implica il modello zootecnico”. Per gli allevatori, gli animali allevati “sono solo fonte di utilità; non hanno diritti né dignità riconosciuta”.
Né diritti né dignità riconosciuta, si prenda nota. Ora che ogni nuovo robot introdotto nella produzione elimina 6,2 posti di lavoro, i governi mai eletti, con la copertura della “austerità “ tedesca perché “dobbiamo rientrare dal debito” (ignobile menzogna, se la BCE stampa tutti i miliardi che vuole, o meglio che vogliono le banche che la possiedono), e il denaro è scarso e costoso (altra ignobile menzogna) e non ce n’è per voi – vi stanno riducendo – deliberatamente, coscientemente – a “un corpo sociale saldamente in mano all’oligarchia dominante” proprio perché sempre più “costituito da masse miste di indigenti, disoccupati, immigrati, clandestini, pensionati che sopravvivono grazie ad interventi emergenziali del governo e di agenzie pseudo-sociali e pseudo-religiose ampiamente finanziate dal governo”, ossia dai contribuenti ridotti a indigenti.
Pensate agli 80 euro di Renzi, elemosina che poi un milione e mezzo ha dovuto pur e restituire, un “bonus” che non si sa se durerà, se i poveri l’avranno anche l’anno prossimo (dunque non è un diritto, men che meno “acquisito”). Questo è voluto:
“La mancanza di redditi e servizi sicuri, la dipendenza da interventi anno per anno, rende queste masse sempre più passive, remissive”, dunque “politicamente inattive”: questo è lo scopo.
Perché è chiaro che se il capitalismo finanziario terminale “tende a togliere alla gente tutto il reddito e tutti i risparmi disponibili”, finisce anche per “togliere il motivo di pagare i debiti anziché infischiarsene”. Se non si è già diventati pollame, non si è tenuti ad obbedire né a rispettare simili “autorità”, “non ha senso pratico né morale pagare le tasse e versare i contributi ad un siffatto sistema sociale”. Lorsignori sanno però come scongiurare la rivolta.
Contrariamente a quel che fa credere la narrativa holllywwodiana, le rivoluzioni non le fanno gli affamati – questi hanno da far la fila alla Caritas e agli uffici di collocamento, a fare le pratiche per il “bonus”, razzolare fra la spazzatura dei mercati di frutta e verdura – ma le classi emergenti nella prosperità; a fare la Rivoluzione fu la borghesia che, sicura dei suoi mezzi economici ed intellettuali, strappò i diritti politici.
Quelli con la pancia vuota sono passivi e remissivi, aspettano il bonus da 80 euro, i giovani passano da un precariato all’altro e non avranno mai una pensione sufficiente a farli sopravvivere: dunque piatiranno dallo stato interventi, che saranno anno per anno, incerti, caritativi. Su questa strada, ci hanno trasformati da cittadino, “prima a mero prestatore d’opera sul mercato, poi a semplice consumatore privato, e infine a una vera e propria precarietà ontologica”.
Ecco: il “Precario ontologico” è quello a cui puntano a ridurvi. A cui vi hanno già ridotto, voi giovani. “La precarietà assunta a paradigma normativo”, ormai è la vostra condizione, a cui siete invitati dai media e dai politici pagati da lorsignori a abituarvi gioiosamente, ottimisticamente, come elemento essenziale della giovinezza, oggi qui domani là a 450 al mese, andate in Europa, emigrate, è bello cambiare lavoro….Ovviamente, “precario ontologico”, precario per essenza è l’animale di allevamento, che dipende giorno per giorno dal mangime distribuito. Ma almeno, non lo sa.
Per questo mi rivolgo a voi, giovani e quarantenni, avete dormito all’addiaccio e mangiato al sacco, avete corso dei rischi, avete sborsato quattrini, benché molti di voi siano sicuramente precari. Siete già precari ontologici? Per Vasco l’avete fatta, la marcia su Modena. Ne rifarete mi un’altra per rifiutare il governo zootecnico?