Alcuni ufficiali contattati dal Washington Post protestano contro le manovre russe in Siria, accusando Putin di bombardare i ribelli anti-Assad
L’America teme l’intervento russo in Siria. Il motivo? L’ingresso nello scacchiere mediorientale di Putin potrebbe minare l’opera di destabilizzazione portata avanti dall’amministrazione Obama. Secondo quanto riferito dal Washington Post, gli aerei russi avrebbero bombardato – oltre alle roccaforti dello Stato islamico – anche alcune postazioni dei ribelli moderati addestrati dalla Cia.
Gli aerei russi, infatti, avrebbero bombardato anche la zona attorno alla città di Ḥamā, nella Siria centrale. Secondo la ricostruzione fornita dal quotidiano americano, lì si troverebbe il gruppo ribelle Tajammu al-Aaza. Ed è proprio il leader di questo gruppo a raccontare che i raid russi hanno colpito anche la sua organizzazione a Lataminah, sempre nel governatorato di Ḥamā e a 30 miglia a nord di Homs.
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Benvenuto l’intervento russo ! Finalmente dei veri alleati del cristianesimo ! Che usisraele vadano pure in confusione, purchè non facciano la 3 guerra mondiale, visto che hanno già provocato anche troppo !
La smetterà la miope strategia americana di giocare col fuoco? Sono costretto a ripetermi: viva Putin, Niceforo.
Basta con questo mantra delle “primavere arabe”.
L’Italia tolga immediatamente le sanzioni alla Russia e cacci le basi dei “liberatori” anglo americani dal nostro territorio. Non siamo mai stati così servi come da settant’anni a questa parte.