Procedure irregolari e illegali? Non è reato criticare la PA

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Scritto e segnalato da Antonio Amorosi

Procedure irregolari e illegali? Non è più reato criticare la PA

di Antonio Amorosi per Affaritaliani

Storica sentenza della Cassazione

Procedure irregolari e illegali? Non è più reato criticare la PA Storica sentenza della Cassazione

3 Risposte

  • L’ AMMINISTRAZIONE NELLE INDUSTRIE PRIVATE
    Il reparto amministrativo, cioè della contabilità, è considerato quel dipartimento non produttivo in qualsiasi industria, dove si tiene conto delle “spese generali”: costi per la costruzione e manutenzione dell’edificio , costi dei salari degli operai, costi per indennizzi agli operai, costi dei materiali, costi degli sprechi di materiali, costi per i macchinari e per gli attrezzi, costi per la manutenzione dei macchinari, per le varie tasse, per le assicurazioni, costi di natura legale o contrattuale, per la confezione e distribuzione, ed anche i costi per coprire gli interessi su eventuali prestiti bancari.
    Nelle piccole industrie l’amministrazione delle “spese generali” ricade direttamente sulle spalle dei padroni, che per evitare il fallimento delle loro imprese, debbono per forza caricare tutte queste spese sui prodotti fabbricati , cioè sul prezzo di vendita di ogni singolo prodotto. Un calcolo non semplice a determinare poiché deve includere anche un profitto che deve essere competitivo sul mercato sia per la qualità del prodotto che per il prezzo di vendita del prodotto. Chi compra il prodotto paga per tutte le spese generali suddette, e paga di nuovo altre varie tasse +IVA.
    Nelle medie e grandi industrie il reparto della contabilità riporta ogni tot mesi le eccedenze e le carenze ai soci titolari e padroni dell’industria.

    L’ AMMINISTRAZIONE NELLO STATO
    Il reparto amministrativo statale, cioè della contabilità dei vari MINISTERI statali, avrebbe dovuto funzionare con gli stessi identici parametri che funzionano nella suddetta amministrazione industriale.
    Ma qualcosa è andato per il verso storto, il che lo si riscontra leggendo gli argomenti nei registri delle Assemblee Costituenti, in particolar modo sugli Articoli 41, 42, 43 da pagina 3934 a pag. 3960,
    Art. 41-
    ”L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.

    L’on. Luigi Einaudi proponeva di aggiungere il seguente comma all’Art.41:
    “La legge non è strumento di formazione di monopoli economici; e ove questi esistano li sottopone al pubblico controllo a mezzo di amministrazione pubblica delegata o diretta”.
    “Il proponente osservò che il male più profondo della società presente non è la mancanza di programmi e di piani, ma è invece l’esistenza di monopoli, danno supremo dell’economia moderna, che dà alti prezzi, produzione ridotta e quindi disoccupazione. L’on. Ruini, per la Commissione, osservò fra l’altro che la Costituzione già prevede la nazionalizzazione dei monopoli (Art.43); e l’emendamento posto in votazione, non fu approvato”. [1]

    Questa consapevolezza veniva dettata ad alcuni dei nostri “padri costituenti” dalla recente Storia, quando la ricchezza prodotta dal lavoro era concentrata principalmente e quasi totalmente nelle monarchie e aristocrazie europee, inclusa quella italiana, dove i popoli erano SUDDITI, cioè servi o schiavi delle aristocrazie.
    Evidentemente alcuni dei nostri “padri costituenti” riconoscevano gli effetti dannosi che i “monopoli industriali” potevano avere sull’intera comunità e proponevano che fossero messi direttamente sotto il controllo dello STATO.
    Tutt’oggi, 2016, stiamo ancora riparando i danni creati dal comunismo, e allo stesso tempo ci stiamo accorgendo che i danni creati dal capitalismo superano i primi. Anzi, molti studiosi asseriscono che il capitalismo era ed è ancora “padre del comunismo” poiché la cartamoneta viene addebitata dai banchieri su TUTTA la comunità, cioè ‘comune’ a tutti, un comunismo oggi esistente in qualsiasi nazione, eccetto tre: Corea del nord, Cuba e Iran.
    In soli due secoli si svilupparono una serie di grandi e violente rivoluzioni popolari tra gli inglesi, francesi, americani, russi, italiani, spagnoli … che portarono questi popoli a due grandi guerre mondiali.
    Si arrivò penosamente a stabilire l’antico concetto platonico della RES PUBLICA e all’istituzione di vari Ministeri che formano lo STATO. Tutte “fattispecie giuridiche” che non dovrebbero sentire né ricchezza né povertà.

    Subito dopo la seconda guerra mondiale, in Italia cominciammo a mettere ai vari ministeri dello Stato varie industrie monopolistiche per insita natura, cioè che non permettono né competizione né concorrenza:
    Iri, Enel, Eni, Enea, Ferrovie dello Stato, Anas, Acea, Sip, Italsider … ospedali, scuole, nettezza urbana, sanità ambientale… Dovevamo quindi dividerle dalle industrie che permettono concorrenza nella costruzione e fabbricazione di cose che possiamo portare a casa come proprietà PRIVATA.
    E’ ridicolo e demente privatizzare o appaltare questi monopoli e pretendere che la Pubblica Amministrazione possa controllare i padroni di industrie private. Tale governo sarebbe una dittatura e non una democrazia!

    Gli appalti e sub-appalti di queste industrie monopolistiche sono la causa principale della CORRUZIONE e degrado delle funzioni dei vari Ministeri Statali.
    Questa divisione fu volutamente e lentamente sabotata dal 1971 fino ad oggi dalla mafia bancaria internazionale di stampo sionista, deprecata dagli ebrei stessi (nel 71 cadde la riserva aurea e il trattato di Breton Woods).
    Dal 71 ad oggi invece di statalizzare le industrie monopolistiche, importanti per il benessere sociale previsto nella Costituzione come: la Olivetti, la Nuovo Pignone, la Snam Progetti, l’Ansaldo treni e tramvie, La Fiat autobus, le varie acciaierie, la Telecom, eccetera, sono invece state svendute e poi chiuse, o svendute a stranieri, con il falso intento di ripagare un DEBITO non dovuto. Un debito creato al 92% con blip elettronici che saltano di banca in banca.
    (per la lista delle industrie svendute vedere il libro “La scomparsa dell’Italia industriale” (2003) di Luciano Gallino)

    Questa divisione delle industrie era ed è soprattutto necessaria per tre scopi:
    1) per bilanciare la totale FORZA LAVORATIVA italiana in Settore Statale e Settore Privato, limitando così la concentrazione di ricchezza reale su pochi individui.
    2) per creare la cartamoneta dal nulla ed emetterla in circolazione avvalorando un pezzo di carta con il LAVORO del Settore Statale (infrastrutture e servizi sociali) a ZERO TASSE per ambedue i settori.
    3) per mantenere intatti sia il concetto del baratto che la compravendita di beni tangibili.
    Quel che sfugge all’intelligenza di tutti è che la cartamoneta viene CREATA DAL NULLA sia con blip, o al solo costo di carta e inchiostro, 3 centesimi per banconota, che da tempo viene creata da banchieri privati, e prestata allo Stato dietro contrassegno di Buoni del Tesoro nella somma nominale stampata sulle banconote, e garantite dalle TASSE che lo Stato può estorcere dai sudditi.
    Dire che lo Stato sia il Popolo è una falsità propagandata 24 ore su 24 dal Potere Bancario, che abbiamo dimenticato di mettere sotto la gestione statale fin dal 1936 quando la Banca d’Italia fu privatizzata.
    Infatti la fattispecie giuridica -Istituto Nazionale di Previdenza Sociale- (INPS, statale) controllava soltanto il 5% dei titoli della Banca d’Italia che apparteneva al 95% a banche private, cioè banchieri sia italiani che stranieri.
    Con l’avvento della cartamoneta unica -EURO- di appartenenza alla Banca Centrale Europea, 100% privata e contrassegnata dal simbolo © -copy right- su ogni banconota, gli italiani persero anche quel 5% che era rimasto della sovranità monetaria sulla Lira parzialmente gestita dallo Stato.
    Infatti la BCE ha sede a Francoforte in Germania e non a Bruxelles in Belgio, dove risiede il cosiddetto “governo europeo”, sottomesso anch’esso al diktat della BCE, che oggi vuole tassare il basilico e il risotto.

    Quel poco che fu fatto durante la “ricostruzione industriale” postbellica era un illusione poiché fu fatto con PRESTITI BANCARI, dando via alla pratica della “cartamoneta debito”, un debito che continua a crescere malgrado tutti i provvedimenti presi da tutti i governi della prima e seconda repubblica italiana.

    Questa odierna struttura della Comunità è stata intenzionalmente disegnata e perfezionata durante gli ultimi tre secoli per stratificare qualsiasi Comunità in: super ricchi, ricchi, sicuri, precari, disoccupati, poveri ed emarginati; incitando TUTTI contro TUTTI, nazione contro nazione; una struttura che genera per causa-effetto una perenne catena di rivolte, rivoluzioni e guerre sia civili che internazionali. Ce lo dice la vera STORIA che si ripete con distruzioni sempre più violente a pari passo con la tecnologia. [1]

    Quel che sta succedendo in Africa, medio oriente e oriente segue un piano ben stabilito molto prima che uscissero i famosi “Protocolli dei Savi di Sion”, dettagliatamente commentati dal grande Henry Ford senior, che fu messo in ginocchio dai monopoli dell’acciaio e del petrolio dei Rockefeller e dei Carnegie.
    Un piano che fu poi messo a puntino da Richard Coudenhove Kalergi (massone sionista) negli anni 20-30 a Vienna, che avocava l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti e l’immigrazione allogena di massa. Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale. Le nazioni di razza bianca devono essere sostituite da razze miste con culture differenti, in ghetti e quindi facilmente dominabili. Un piano da tempo attuato negli USA ancor oggi da Henry Kissinger, George Soros, i Bush padre e figlio, Obama & company, e da diverse personalità governanti in Europa. Che tali piani vengano attuati ancora oggi, basti osservare la composizione razziale degli alunni nelle scuole pubbliche e quella nelle scuole ebraiche sia in Israele che altrove nel mondo occidentale.

    Voi monarchici, voi comunisti, voi fascisti, voi partigiani, voi capitalisti, voi democratici di destra o sinistra, siete stati tutti ingannati a mordervi la coda senza mai cambiare niente. Riciclati di turno da almeno 160 anni senza mai capire che il -SOCIALE- non è una ideologia, ma è la sola forma di CIVILTÀ dettata dalle leggi fisiche della Natura: fame, sete, gelo, siccità, malattie, pestilenze, flagelli, alluvioni , terremoti, maremoti … leggi fisiche che la Natura impone su tutti i popoli del mondo. I “Diritti dell’Uomo” devono precludere queste leggi e non le leggi della “catena alimentare ANIMALE”, basate interamente sulla speculazione dalle borse, lo sfruttamento dei lavoratori e l’usura bancaria.
    Leggendo “La Legge” di Frederic Bastiat (1850) siamo già entrati nella fase del prossimo collasso sociale.

  • NOTA: “precludere” inteso come “includere a priori” non come “escludere”, cosa che ripetiamo nella Storia.

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