di Luca Castellini (lettera al quotidiano L’Arena di Verona)
Grottesca autoreferenzialità da “fine impero” del Sindaco di Verona Tosi, quella che si legge su L’Arena di Mercoledì 8/01/2013..
Il ragionier Fantozzi, in uno sprazzo di dignità, potrebbe definire la sua prosopopea “una cagata pazzesca“.
La città non è affatto sicura, vedasi Veronetta, divenuta un ghetto da coprifuoco prima del tramonto per i pochi veronesi rimasti, ma anche Borgo Venezia, Stadio, Piazza Pozza e Corrubio, Borgo Roma, a causa della presenza di immigrati, spesso ubriachi, che spacciano, rubano, si rendono protagonisti di risse e degrado.
A proposito, gia’ che c’era il Sindaco poteva fornire ai Veronesi anche il dato sulle presenze straniere a Verona da quando amministra la citta’: +35.000 unita’!
Lungo la statale per Peschiera, altezza Bassona e in alcune aree della ZAI, prostitute e transessuali dirigono il traffico; ma se Piazza Bra e Via Valverde sono state ripulite, poco importa se e’ grazie al trasferimento della feccia in periferia, che ovviamente regna l’anarchia.
La città di Verona è per antonomasia una città turistica, perché è una città d’arte, ma l’immagine internazionale è quella di una città morta, preclusa ai giovani, perbenista e borghese, opulenta ed egoista, che non ha saputo investire nulla in cultura e sociale perché cultura e sociale non fanno fare cassa…ed eccolo lì l’unico interesse visibile, tangibile di questa Amministrazione: fare cassa coi risparmi dei cittadini, magari anche aumentando le tasse o i ticket sui parcheggi, ma mantenendo le strade-colabrodo, coi tombini che tracimano al primo acquazzone.
Le grandi opere restano un miraggio: il filobus dovrebbe iniziare, Magistratura permettendo, e il cavallo di battaglia tosiano, ossia il traforo delle Torricelle, è in alto mare e comunque dimezzato rispetto alle promesse elettorali.
Sono state aumentate le tasse, ma i Veronesi non hanno ottenuto nulla in cambio in termini di servizi, se non la promessa di un Centro Commerciale in Zai e la futura nascita di un’ Ikea, con il tutto che puzza di speculazione, mentre le cronache parlano da mesi di scandali, malaffare, tangenti, corruzione, concussione, appalti anomali, presunti rapporti tra politica e malavita organizzata o addirittura di una vera e propria “cupola” per una élite di famiglie, che sembra persino benedetta dalla Curia diocesana!
In barba all’ipocrisia, l’uomo che in molte occasioni si è dimostrato il baluardo delle condanne preventive sui media nei confronti di chi non è potente o è politicamente scorretto, fa oggi il garantista con tutti i suoi sodali, scaricando colpe su semplici lavoratori, quasi che non si sappia che i vertici sono sempre politici e che da lì parte ogni ordine e direttiva.
Tanta propaganda, chiacchiera, piaggeria e (lo vedremo presto) gravi condotte della cosa pubblica sono il triste bilancio di questi anni, sperando che tutto questo squallido teatro abbia presto fine.
“C’e’ sempre qualcuno che l’aveva detto” dice un famoso proverbio, ma nel nostro caso, nel caso di Forza Nuova, calza quanto mai a pennello, anche se la proverbiale complicita’ dei media locali ha badato bene di dosare la nostra voce contro, che evidentemente doveva essere amplificata e non silenziata.
Ed e’ oggi sacrosanto che Forza Nuova si proponga come alternativa per una Verona a misura d’uomo, che rompa totalmente coi poteri forti della citta’ e che crei una nuova rete di collaborazione tra categorie di lavoratori, con una moneta locale complementare che affianchi l’Euro truffaldino, con amministratori che valorizzino le risorse locali e rivolgano particolare attenzione alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore del sociale dei servizi primari.
A Forza Nuova non sono mai interessati trafori o filobus, per distribuire prebende, riciclare soldi mafiosi, o pagare cambiali elettorali a qualcuno. Forza Nuova non vuole speculazioni.
Forza Nuova desidera solo una città ordinata e protagonista nazionale di un nuovo slancio di onesta’ e meritocrazia.