Segnalazione di Gianni Toffali
Per una volta tanto, diamo ragione a Bergoglio e alla collega Kyenge
I leghisti accusano la Kyenge di avere un debole per l’Africa e i neri in particolare. L’accusa di negritudine nasce dalla constatazione che l’universo Africa è un disastro su tutti i fronti: diritti umani negati, economia allo sfascio, assenza di democrazia e integralismo islamico. E’ vero che le critiche della Lega hanno un suo fondamento (talaltro innegabile), ma non bisogna generalizzare.
Ci sono nazioni che, nonostante le tipiche problematiche dei paesi poveri, non si sono scordate di curare la moralità pubblica. E’ di questi giorni la notizia che il presidente nigeriano, Goodluck Jonathan, ha firmato una legge anti-gay, approvata all’unanimità dal Parlamento che prevede condanne per i gay che arrivano fino a 14 anni di carcere. La legge sanziona con pene detentive “chiunque si registri, operi o partecipi ad attività di club, società e organizzazioni gay, chiunque abbia una relazione gay pubblica o contragga un’unione civile o un matrimonio con una persona dello stesso sesso”. “Oltre il 90% dei nigeriani è contrario ai matrimoni gay. Questa legge è fatta per il popolo – ha detto il portavoce presidenziale Reuben Abati – ed è in linea con le credenze culturali e religiose del Paese”. La Lega se ne faccia una ragione e chieda venia alla Kyenge e al caro popolo africano mettendo in pratica l’esortazione di papa Francesco laddove dice che le differenze (anche legislative) non vanno pregiudizialmente respinte, ma apprezzate e amate.
Fonte: http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=76864&idsezione=4
Errata corrige:
…hanno un loro fondamento…