Bergoglio a uno scrittore agnostico: preghi per me o mi mandi un’«onda» positiva

Condividi su:

Segnalazione di Redazione

 

 

LETTERA PAPAMancava una “bergogliata” così

Juanma Velasco è uno scrittore di Castellón (Spagna) che si è accorto di condividere con il papa la passione per un quadro di Caravaggio, la Vocazione di San Matteo, quadro che è l’asse del suo romanzo “A ti Mateo, es a ti”, che ha inviato in Vaticano con una lettera per il Santo Padre.

 

 

 E ha ricevuto una risposta, non in una ma in due occasioni: la prima volta, quella di protocollo dei servizi di relazioni esterne del Vaticano, in una seconda occasione una lettera scritta personalmente da papa Francesco.

 “A ti Mateo, es a ti” racconta la storia di una tela di Caravaggio, la Vocazione di San Matteo, che si trova nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma, vicino Piazza Navona. Jorge Mario Bergoglio andava a vederla ogni volta che si recava nella Città Eterna prima di essere eletto papa.

 Juanma Velasco sapeva della passione del papa per questo quadro e ha deciso di inviargli il suo romanzo insieme a una lettera. “Gliel’ho inviato in due modi: per posta ordinaria, e ho ricevuto la risposta protocollare del Vaticano, e la seconda attraverso un signore delle Asturie che ho conosciuto in occasione del tour di presentazione del libro. Sua figlia aveva un amico sacerdote che a Natale avrebbe cenato con il papa. Questo sacerdote glielo ha portato in dono”.

 Juanma ha spiegato che si è immaginato la scena. “Il giorno dopo papa Francesco ha trovato i regali e per caso ha visto il libro. La copertina lo ha colpito, lo ha preso e ha visto la lettera”.

 Il papa allora ha risposto scrivendo a Juanma: “Mi ha colpito la copertina, l’ho aperto e lì c’era la lettera. Grazie per averla scritta, mi sembrava che stessimo chiacchierando. Quando venivo a Roma alloggiavo nella Casa del Clero vicino a San Luigi dei Francesi, e andavo a vedere quel quadro di Caravaggio. La sua lettera mi spinge a leggere il libro”.

 “A ti Mateo, es a ti” è un romanzo in cui c’è di tutto, sesso compreso, “ma è un sesso elegante”, dice l’autore. “Ci sono azione e intrighi. È una prosa non da leggere in una spiaggia affollata ad agosto. Ho visto il quadro nel 2008 a Roma e ho pensato di farne qualcosa. Sono andato a Roma dopo aver lasciato il mio lavoro per studiare, e condivido con il papa la passione per quel dipinto”.

 Juanma Velasco si definisce agnostico. “Ho detto al papa che non sarebbe stato capace di restituirmi la fede che ho perso nell’infanzia o nell’adolescenza, ma che gli mandavo un’«onda» positiva, perché non sono una persona da dèi ma da uomini, e il papa, in questo periodo in cui è alla guida della Chiesa cattolica, sta compiendo dei passi accelerati per avvicinare molti agnostici e altri che vengono considerati diversi”.

 Al riguardo, il papa scrive alla fine della sua lettera: “In questo giorno tanto significativo per i cristiani le auguro il meglio e le chiedo per favore di pregare per me. E se per onestà e coerenza interiore non lo fa, mi mandi almeno un’«onda» positiva perché non tradisca i miei ideali. Un abbraccio. Francesco”.

sources: Cadena COPE

Fonte: http://www.aleteia.org/it/dal-mondo/news/papa-francesco-a-uno-scrittore-agnostico-preghi-per-me-o-mi-mandi-unonda-positiva-6384503580786688

7 Risposte

  • Siamo in piena new age … Ma Bergoglio se ne rende almeno conto? La preghiera ridicolizzata e abbassata alle sciocchezze new age !!!

  • L'”onda positiva” ricorda molto le “vibrazioni” care alla sotto-cultura pop delle borgate (Verdone che faceva l’hippie, ricordate?) negli anni ’70 e ’80. Tra trip e spinelli. Sotto-cultura sì, ma proveniente dalla stessa humus del satanismo sensista. E in quanto tale, tutt’altro che uno scherzo.
    Che Bergoglio la utilizzi, quale che sia il contesto, in forma resa pubblica è assolutamente scandaloso (per usare un eufemismo). Si tratta di segnali da non sottovalutare. Il mondialismo è abile, sfrutta bene il personaggio “simplex” nei modi, e così raggiunge meglio i propri obiettivi, che son di morte spirituale, e non solo.

  • Un giovane sacerdote (e non è l’unico) mi ha messo in guardia contro le “Bergogliate”. Mi ha spiegato che, secondo i suoi studi di teologia, il papa vero è sempre Benedetto. Gli ho risposto: vedremo, se lei ha ragione, prima o poi Bergoglio ne farà o ne dirà una grossa, perché il diavolo insegna a fare le pentole, ma non i coperchi. Le menzogne, prima o poi, si scoprono.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *