RAI3: Elisir.. di corta vita

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Segnalazione della Lega Nazionale Antipredazione degli Organi

 

RAI TREGentili Soci e simpatizzanti,

Ringraziamo il socio Roberto Fantini, prof. di filosofia a Roma,  che ha trasmesso un suo immediato intervento critico alla redazione di Elisir-RAI3 per la mancata par condicio nella trasmissione del 6 febbraio sui trapianti di reni (testo in calce).

 

Dopo la segnalazione, abbiamo visto la trasmissione  in cui Mirabella intervista il trapiantista Remuzzi e il trapiantato Mussi (ex ministro della ricerca) e non ci siamo stupiti della pesante propaganda in atto. Infatti già nel 2001 contro Mirabella e i trapianti abbiamo manifestato,  dentro e fuori, al Teatro Grassi di Milano, e nel settembre 2004 abbiamo  presentato alla Commissione di Vigilanza RAI, presidente Sen. Petruccioli, un esposto per la violazione della par condicio da parte di  RAI3 che ha programmaticamente escluso la Lega Antipredazione, esponente dei  non-donatori, dalla trasmissione condotta da Mirabella dal  titolo  “Doneresti i tuoi organi?”.

Nella propaganda di questa mattina di Elisir, il massimo orrore è stato  nella proposta finale di Remuzzi, cosiddetto luminare che non riconosce  regola alcuna, di introdurre il silenzio-assenso con gestione da lui  riformulata, fuori dalle regole della L. 91/99 art. 5 “norme per la dichiarazione di volontà”, per rendere automatico il prelievo d’organi  salvo l’opposizione espressa in  Comune.
Questi indottrinatori spocchiosi, incuranti del palese conflitto di  interessi, gestiscono come despoti la vita altrui.
 
Vi invitiamo a prendere esempio e scrivere alla redazione elisir@facebook.it. Grazie.
Vive cordialità,
La Segreteria
www.antipredazione.org

  * * * 

 Carissimi della Redazione di Elisir RAI3,
trovandomi forzatamente a casa per motivi di salute, ho avuto modo, poco fa, di assistere a buona parte della vostra trasmissione odierna relativa alla questione-trapianti.

In merito ad essa, vorrei esprimere alcune riserve.

  1. Ritengo che un buon giornalismo debba avvertire come ineludibile dovere quello di fare informazione corretta, libera da pregiudizi e da posizioni dogmatiche, animato dalla volontà di discernere sempre il vero dal falso, in ogni caso e in ogni ambito.
  2. Non mi sembra che questo si sia verificato nella trasmissione odierna, dove, in realtà, si è proceduto in una operazione meramente apologetica e propagandistica. La pratica trapiantistica, infatti, è stata presentata ed esaltata (grazie alla presenza di trapiantatore e trapiantato) come cosa “buona e giusta” e nulla è stato detto delle serissime argomentazioni critiche (scientifiche, filosofiche e teologiche) in merito all’accettabilità scientifica e filosofica di quello che è il presupposto fondativo di tale pratica, ovvero la cosiddetta “morte cerebrale”.
  3. Sconcertante, in particolar modo, il fatto che sia stato consentito (senza alcun invito alla moderazione e al civile rispetto delle altrui opinioni) al chirurgo trapiantista Remuzzi di definire coloro che si oppongono alla cosiddetta “donazione di organi” come “fanatici” o come persone dalle “idee strane”. La svalutazione di chi la pensa diversamente, praticata in maniera più o meno rozza e presuntuosa, è sempre manifestazione di debolezza di pensiero e di mancanza di rispetto della dignità altrui, nonché totale indisponibilità al confronto. In quanto tale, si trova in pieno e palese contrasto con i valori e gli interessi della scienza e di ogni autentica civiltà democratica. Mi domando: possibile che il conduttore Mirabella, indubbiamente uomo di alta cultura, non abbia avvertito il dovere di far notare, tra l’altro, al suddetto chirurgo, che “idee strane” contro donazioni e trapianti sono state accuratamente elaborate ed argomentate da una lunga schiera di filosofi (da Hans Jonas a Robert Spaemann) e di scienziati (da D.Alan Shewmon a Massimo Bondì)?! E che meriterebbero, pertanto, perlomeno un minimo di attenzione e considerazione?!
  4. Con la speranza che, in futuro, vogliate ritornare sull’argomento in un’ottica sanamente pluralistica e più ampiamente e correttamente documentata, mi permetto di segnalarvi qualche utile strumento: Barcaro-Becchi-Donadoni, Prospettive bioetiche di fine vita, Franco Angeli; De Mattei (a cura di), Finis Vitae. La morte cerebrale è ancora vita?, Rubbettino; www.antipredazione.it (sito della Lega nazionale contro la predazione di organi e la morte a cuore battente: una vera miniera di indispensabili informazioni “fuori dal coro”)

    Cordialmente,
    Roberto Fantini

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