Segnalazioni Quelsi
Dal XVI Rapporto Almalaurea emerge che aumenta la disoccupazione fra i laureati rispetto all’anno passato. Tra quelli triennali, che non risultano iscritti a un altro corso di laurea, è cresciuta di quasi 4 punti percentuali, dal 23% al 26,5%. Ed è cresciuta anche fra i laureati magistrali, dal 21% al 23%. Il tasso di disoccupazione cresce anche tra i laureati magistrali a ciclo unico, come i laureati in medicina, architettura, veterinaria, giurisprudenza: dal 21% al 25%.
Rispetto alla precedente rilevazione, tutti i tipi di laurea esaminati hanno registrato un ulteriore incremento della quota di disoccupati: +4% tra i triennali e i magistrali a ciclo unico (per entrambi +15% rispetto alla rilevazione 2008); +2 punti tra i magistrali (+12% negli ultimi quattro anni).
Fra i laureati del 2012, il tasso di occupazione, riferito alla sola popolazione che non risulta iscritta a un altro corso di laurea, a un anno è pari al 66%: -4 punti rispetto ai colleghi magistrali (70%), ma +9% di quelli a ciclo unico (57%).
La stabilità contrattuale riguarda, a 1 anno dal conseguimento del diploma, il 41% tra i triennali e il 35% tra i magistrali e tra i colleghi a ciclo unico. Negli ultimi cinque anni, si è associato un aumento dei lavori non regolamentati da alcun contratto di lavoro (circa più 5 punti per ogni tipo di corso di laurea). Il lavoro nero nel 2013 riguarda l’8% dei laureati di primo livello; il 9% per i magistrali, e il 13% per quelli a ciclo unico.
Le retribuzioni a un anno scendono ulteriormente rispetto alla rilevazione precedente. Complessivamente, si attesta attorno ai 1.000 euro netti mensili: 1.003 per il primo livello, 1.038 per i magistrali, 970 per i magistrali a ciclo unico. Rispetto alla precedente rilevazione, le retribuzioni reali risultano in calo, con una contrazione pari al 5% tra i triennali, al 3% fra i magistrali biennali e al 6% fra i colleghi a ciclo unico. Se si estende il confronto temporale all’ultimo quinquennio (2008-2013), si evidenzia che le retribuzioni reali sono diminuite, per tutte e tre le lauree considerate, del 20% circa.
Vittorio Argese | marzo 10, 2014 alle 6:50 pm | URL: http://wp.me/p3RTK9-43X