Di Redazione
«L’Unione europea ha le mani insanguinate per la crisi in Ucraina» Parole di fuoco quelle pronunciate da Nigel Farage, il leader del partito euroscettico britannico (Ukip), alla fine del dibattito tv che lo ha contrapposto al vicepremier libdem Nick Clegg.
La sua dichiarazione ha scatenato forti reazioni nel mondo politico britannico, a partire dal premier David Cameron, secondo cui le responsabilità di quanto accaduto nella crisi sono della Russia e dei sostenitori di Mosca in Crimea. Farage mercoledì sera, nel primo di due confronti televisivi nella campagna per le europee che si terranno il prossimo maggio, ha affermato che il governo di Londra ha incoraggiato la Ue a portare avanti un piano «imperialista ed espansionista, per aver dato false speranze a un gruppo di persone in Ucraina» che hanno rovesciato il loro leader eletto. «Questo ha provocato la reazione di Putin – ha aggiunto – Ritengo che l’Unione europea, francamente, abbia le mani insanguinate per quanto riguarda l’Ucraina». Nel corso di un intervento radiofonico, Clegg ha fortemente criticato Farage, dicendosi scioccato dalle sue parole, e aggiungendo che il leader Ukip sta dalla parte di Putin. Intanto si apprende che, come da copione, l’ex pasionaria della rivoluzione arancione Iulia Timoshenko si candida alle presidenziali ucraine del prossimo 25 maggio. Lo ha annunciato la stessa Timoshenko in una conferenza stampa a Kiev.