Preghiamo per l’anima di Mario Palmaro, tra poco i suoi funerali.
http://www.youtube.com/watch?v=sjWjnhfEto8
Preghiamo per l’anima di Mario Palmaro, tra poco i suoi funerali.
http://www.youtube.com/watch?v=sjWjnhfEto8
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Il nostro caro amico era conosciuto anche per essere l’altra anima del duo Gnocchi e Palmaro. Insieme hanno scritto libri politicamente scomodi, come Speriamo che Resto Cattolico e La Bella Addormentata.
Queste le sue parole riportate su Il Foglio:
“La prima cosa che sconvolge della malattia è che essa si abbatte su di noi senza alcun preavviso e in un tempo che noi non decidiamo. Siamo alla mercé degli avvenimenti, e non possiamo che accettarli. La malattia grave obbliga a rendersi conto che siamo davvero mortali; anche se la morte è la cosa più certa del mondo, l’uomo moderno è portato a vivere come se non dovesse morire mai.
Con la malattia capisci per la prima volta che il tempo della vita quaggiù è un soffio, avverti tutta l’amarezza di non averne fatto quel capolavoro di santità che Dio aveva desiderato, provi una profonda nostalgia per il bene che avresti potuto fare e per il male che avresti potuto evitare. Guardi il Crocifisso e capisci che quello è il cuore della fede: senza il Sacrificio il cattolicesimo non esiste. Allora ringrazi Dio di averti fatto cattolico, un cattolico “piccolo piccolo”, un peccatore, ma che ha nella Chiesa una madre premurosa. Dunque, la malattia è un tempo di grazia, ma spesso i vizi e le miserie che ci hanno accompagnato durante la vita rimangono, o addirittura si acuiscono. È come se l’agonia fosse già iniziata, e si combattesse il destino della mia anima, perché nessuno è sicuro della propria salvezza.
D’altra parte, la malattia mi ha fatto anche scoprire una quantità impressionante di persone che mi vogliono bene e che pregano per me, di famiglie che la sera recitano il rosario con i bambini per la mia guarigione, e non ho parole per descrivere la bellezza di questa esperienza, che è un anticipo dell’amore di Dio nell’eternità. Il dolore più grande che provo è l’idea di dover lasciare questo mondo che mi piace così tanto, che è così bello anche se così tragico; dover lasciare tanti amici, i parenti; ma soprattutto di dover lasciare mia moglie e i miei figli che sono ancora in tenera età.
Alle volte mi immagino la mia casa, il mio studio vuoto, e la vita che in essa continua anche se io non ci sono più. È una scena che fa male, ma estremamente realistica: mi fa capire che sono, e sono stato, un servo inutile, e che tutti i libri che ho scritto, le conferenze, gli articoli, non sono che paglia. Ma spero nella misericordia del Signore, e nel fatto che altri raccoglieranno parte delle mie aspirazioni e delle mie battaglie, per continuare l’antico duello” (Mario Palmaro).
qualcuno sa chi ha officiato il funerale ?
Mario Palmaro, R. I. P.
E’ stato un uomo cattolico che ha saputo mostrare i dubbi di tutti i cattolici di fronte ad un degrado ecclesiale da far paura. E’ vissuto in coerenza e buona fede credendo in un’autorità papale, pur col beneficio del dubbio., ma ha avuto il coraggio di esprimerlo.
Onore a lui e che il Signore lo accolga presto e possa aiutarci nella battaglia per la verità.
Battaglia condotta a metà, purtroppo. Preghiamo per la sua anima.
Caro Matteo, Palmaro aveva 46 anni e ci stava arrivando… in un logico percorso di Conversione. Ma nel contempo ha aiutato molti, che avevano un passo forse più veloce di lui, ad avvicinarsi alla tradizione Cattolica (come Pietro arrivò al sepolcro e non solo fisicamente, dopo Giovanni).
Trovo comunque che il suo testamento morale che ho inserito a commento del ricordo di Mario sia indicativo di quanta forza interiore avesse quest’uomo e quanto desiderio ha lasciato di continuare la sua opera di disvelamento totale della Verità affidandosi a Gesù anche nella costruzione delle nostre individuali opere di “martirio” (testimonianza). Preghiamo sì per la sua anima, ma speriamo anche nelle preghiera per la mia e la nostra, che non mi sento né più perfetto, né più zelante. Ti abbraccio Matteo in questa Santa Quaresima
vero quanto dice Parusia! ci stava arrivando ed avev cominciato a seguire la messa tradizionale.I dubbi che aveva sul papato postconciliare,con tuttele stranezze viste, avrebbero fatto il resto.Ma ora ha di certo una visione più perfetta di tutta la situazione e le diatribe su papato vero o no lo toccano solo in quanto sia importante la salvezza dei cattolici .Per questo, contribuirà ad illuminare la mente di quanti combattono per arrivare alla verità di questo vuoto ecclesiale. °infine il Mio Cuore Immacolato trionferà…°
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