2 Risposte

  • Un commentino, rapidissimo, io lo farei. La scuola di massa è stata la più rovinosa disgrazia (licei e università: tutti diplomati per diritto, tutti laureati per diritto) nella storia dell’istruzione. S’aggiungano la selezione e il reclutamento del personale docente tra anni ’60 e ’80 (con le attuali derive) su base, per dir così, etnico- ideologica e in alcun modo su verifiche di doti culturali e professionali, e si capirà la situazione di oggi sui quali radici sia cresciuta.
    Dall’ipocrisia centro-sinistrorsa al gender tra i bimbi delle elementari. Braccia (e quante!) tolte all’agricoltura ma anche a tanto terziario che nel nostro paese avrebbe meritato un’attenzione assai maggiore. Un laureato in lettere che non trova lavoro, a parte ovviamente le colpe del sistema, non si lamenti. La cultura in era post-moderna è fatta di rifiuti (non più di perle!!) dati ai porci. Però è pieno di laureati disoccupati che non si sforzano certo di cercare un lavoro serio e vivono di assistenza senza dopo tutto lamentarsene più di tanto. Grazie, scolarizzazione di massa, ci hai fatto il bel regalo di distruggere le basi stesse di una società organica e civile.

  • Sì, proprio così, e poi, come scrive Rino Camilleri: “I nostri padri della patria statalizzarono la scuola, la resero obbligatoria ed eguale per tutti e cominciarono a mettere in galera quelli che non ci mandavano i figli. […] Qualcuno, da adulto, per avventura scopre che forse la verità è diversa [rispetto alle mezogne imparate in aula]. [E] i laureati non ammetteranno mai che hanno passato la vita a studiare cose in fondo opinabili […]. Spesso, dunque, si trasformeranno nei più feroci difensori di quelle quattro cose che credono di sapere. E il sistema andrà avanti da solo, in una spirale perversa che mantiene tutti nell’idea che questo [il nostro] sia il migliore dei mondi possibili e che le soluzioni per migliorarlo debbano essere cercate all’interno del ‘progresso’, che è partito dalle oscurità medievali per approdare al radioso presente” (Fregati dalla scuola. Effedieffe, 1998, pp. 9 – 11). L’attuale sistema scolastico è dis-educativo, insensato e arroccato sulle sabbie mobili dell’ideologia anti-cattolica!

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