di Salim Lamrani – Opera Mundi
Il 18 marzo 2014, dal Cremlino, il Presidente Vladimir Putin ha pronunciato uno storico discorso a seguito del referendum tenutosi in Crimea. I media occidentali hanno scelto di ignorare il punto di vista russo riguardo alla crisi ucraina.(1)
1. La Crimea è parte della storia russa e questa realtà è radicata nei cuori e nella mente dei suoi abitanti. Lì fu battezzato il Gran Principe Vladimir I. Sempre in questo territorio si trovano molte tombe dei soldati russi che permisero l’integrazione della Crimea all’Impero russo.
2. Sebastopoli è la culla della Flotta russa del Mar Nero.
3. Dopo la Rivoluzione del 1917 i bolscevichi aggregarono arbitrariamente una gran parte del sud storico della Russia all’Ucraina. Questo venne fatto senza tener conto della composizione etnica della popolazione, e oggi queste zone formano il sud-est dell’Ucraina.
4. Nel 1954 la Crimea venne ceduta all’Ucraina così come Sebastopoli, anche se era una città federale. Fu un’iniziativa personale dell’allora capo del Partito Comunista Nikita Krusciov.
5. Quella decisione venne presa violando totalmente le norme vigenti in quell’epoca, senza chiedere l’opinione degli abitanti della Crimea e di Sebastopoli. Se ne resero conto a giochi fatti.
6. In quell’epoca Ucraina e Russia erano parte di un unico Stato, l’URSS, neanche si poteva immaginare che un giorno si sarebbero separati.
7. A seguito del crollo dell’Urss la gente delle vecchie repubbliche sovietiche sperava che la nuova Comunità di Stati Indipendenti diventasse la nuova forma dello Stato. I dirigenti poi promisero una moneta unica, uno spazio economico unico e una forza armata congiunta. Ma così non fu.
8. Poi saccheggiarono la Crimea alla Russia.
9. Col crollo dell’Unione Sovietica milioni di persone “si addormentarono in un paese e si svegliarono in un altro, diventando da un giorno all’altro minoranze etniche nelle ex Repubbliche dell’URSS, mentre la Russia è diventato uno dei più grandi, forse il più grande, gruppo etnico al mondo diviso dalle frontiere”.
10. Nel 1991 i residenti di Crimea e Sebastopoli furono abbandonati al loro destino. E’ il sentimento generale condiviso dagli abitanti di questa regione.LEGGI TUTTO»»