Segnalazione Quelsi
by Davide Mura
La Corte di Cassazione (sent. 8055/14) dice stop agli indennizzi per gli esuli giuliani per i beni che furono confiscati da Tito, alla fine della seconda guerra mondiale, quando l’Istria, Fiume e Dalmazia passarono sotto il regime comunista del dittatore jugoslavo, così tanto osannato dalla sinistra italiana. La Cassazione pur riconoscendo il “diritto soggettivo [degli esuli] nei confronti della pubblica amministrazione“, precisa che questo diritto “non limita le scelte del legislatore nel determinare la misura dell’indennizzo“.
La sentenza viene emessa a seguito del ricorso di alcuni esuli, con il quale vengono contestate le somme versate per i beni abbandonati, considerate irrisorie e tardive, essendo state peraltro determinate a seguito dell’accordo di Osimo del 1975, con il quale la ex-jugoslavia si impegnava a rimborsare gli esuli con 110 milioni di dollari. Tuttavia, a seguito della guerra che ha dilaniato il paese, dopo le prime tranche, solo la Slovenia ha pagato la sua quota, mentre la Croazia non ha ottemperato.
Ma le associazioni dei profughi, davanti a questa sentenza che ritengono ingiusta, non ci stanno. Gli avvocati degli esuli sono pronti a presentare un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: “Così lo Stato sarà chiamato a rispondere della violazione del diritto ad un risarcimento congruo per i beni scippati per chi è stato costretto a lasciare l’Istria e la Dalmazia“. Aggiunge Massimiliano Lacota, presidente dell’Unione degli istriani: “Una sentenza vergognosa, non solo una beffa. L’Italia, in maniera indubbia, si era assunta l’onere di risarcire gli esuli“.
La soluzione comunque dovrebbe essere più politica, che giudiziaria. Dovrebbe spettare al Governo italiano risolvere il problema una volta per tutte. Negli ex territori italiani, gli esuli hanno lasciato tutto quanto possedevano: terre, immobili, strumenti, officine. Insomma, la loro vita. E’ difficile accettare questo stato di cose, senza che il nostro paese riconosca un congruo e giusto risarcimento a chi ha patito più di altri le conseguenze delle scellerate scelte italiche durante il conflitto bellico.
Davide Mura | aprile 9, 2014 alle 7:38 am | URL: http://wp.me/p3RTK9-4hq