Anche oggi, ricordiamo la Festa di San Marco e lasciamo le retoriche ad altri…

Le autorità attuali di Kiev, ovviamente, non sono autonome e non fanno nulla senza gli ordini diretti di Washington e Bruxelles. Con questo tramonta il mito che l’Occidente vuole aiutare l’Ucraina a diventare libera, prospera e democratica.
L’ordine dei governanti di Kiev ad utilizzare l’esercito e le forze nazionaliste contro il popolo è stato dato subito dopo la visita in Ucraina del capo della CIA John Brennan. Questa non è certo una coincidenza. Gli esperti ritengono che Brennan ha portato a Kiev un piano per reprimere il movimento di protesta nel sud est dell’Ucraina, dove la maggioranza della popolazione ha il russo come lingua madre.
Proteste di massa pacifiche che si svolgono lì da marzo, quando i politici saliti al potere con un colpo di stato hanno abolito la legge sulle lingue che garantiva lo status ufficiale della lingua russa. Ma a Washington, come a Kiev, preferiscono vedere minatori, ingegneri, medici e insegnanti come “terroristi” e “separatisti”, indignati della politica della Capitale, che possono essere schiacciati dai carri armati e attaccati con le armi automatiche.
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/appoggio-rivolte-ambigue-e-pure-papa-benedice-chi-tradisce-i-986199.html
http://www.comunisti-italiani.it/2014/03/31/dalla-siria-allucraina-eserciti-di-mercenari-made-in-usa/
http://voxnews.info/2014/04/14/dallitalia-180-milioni-di-euro-allucraina/
Questa storia della difesa della democrazia è una vecchia
canzone, l’abbiamo sentita spesso per la exYugoslavia, l’Iraq, l’Egitto, la Tunisia, la Libia, la Siria, e ora l’Ucraina.
Sappiamo come è andata a finire prima, e sarà lo stesso ora.
Questa è la storia, ormai resta poco a fare un governo
mondiale, si devono avverare le profezie.