IL Mattino Padova
Le carte dell’inchiesta su Expo e sanità lombarda. Il ruolo di Levorato, uomo delle Coop. Nelle intercettazioni appare citato molte volte anche Tosi.
PADOVA. È ben navigato Enrico Maltauro, forte di una sfilza di condanne a conferma della sua capacità di muoversi nel magmatico, a volte insidioso, mondo tra affari e politica. Affari grossi che non si fanno mai da soli. Lui lo sa bene, ed è il più ecumenico di tutti, tanto che l’inchiesta milanese «Tangentopoli vent’anni dopo» è costruita intorno al ruolo da protagonista dell’imprenditore vicentino con il portafoglio pieno per pagare gli intermediari politici o i dirigenti pubblici destinati a garantirgli appalti milionari (dai lavori a Saluggia per 98 milioni di euro a quelli della Cittadella della Sanità, valore 323 milioni), coperture politiche e non solo (c’è anche un ufficiale della Finanza che spiffera sviluppi giudiziari).
Tuttavia è lui, Maltauro (al quale il gruppo omonimo ha revocato tutte le cariche e i poteri) a tenere i rapporti con i vertici della Lega, forte del saldo legame con il sindaco di Verona Flavio Tosi, non indagato, citato decine di volte nelle 606 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare. «C’è da chiedersi come mai un magistrato diffonda intercettazioni penalmente irrilevanti che tirano in ballo a sproposito… un candidato alle elezioni europee in piena campagna elettorale…» ha protestato ieri Tosi, ritenuto dalla procura milanese il referente di Maltauro.
Il 14 ottobre 2013 gli intermediari Gianstefano Frigerio (ex parlamentare Dc) e Sergio Cattozzo vengono intercettati con Maltauro mentre studiano le strategie per nuove spartizioni. I due stanno per incassare una tranche di tangente («Sta arrivando il suo impiegato (di Maltauro) con il “pensierino”» nota Cattozzo). Obiettivo: avere coperture a destra, sinistra e in qualsiasi altra direzione. Frigerio è chiaro: «Vedrò Claudio Levorato (il veneziano ad di Manutencoop)… perché voglio concordare con lui i collegamenti che possono fare loro di tipo politico e quelli che posso fare io… Levorato e Manutencoop hanno in Lombardia degli… mica da ridere… Voglio capire bene il legame che loro hanno perché parlando con Levorato, lui è un vecchio comunista, io un vecchio democristiano… quindi sappiamo come si parla tra noi, no?». Frigerio poi avverte che c’è il problema Lega. Superabile in Veneto: «Quello che fa Maltauro in Veneto è ben fatto… e Tosi…».
Il 20 gennaio 2014 nuove emergenze. Frigerio incontra Cattozzo. È preoccupato: dopo la pubblicazione sulla stampa di un articolo sulle spese pazze della società, sta per dimettersi il direttore di Infrastrutture Lombarde (potente holding che decide gli appalti in regione) Antonio Rognoni, legato a Formigoni e Cl. I due concordano, c’è da piazzare in quel posto Angelo Paris (responsabile contratti Expo 2015, arrestato). Cattozzo spiega: «C’è una fila di lavori… e chi li decide tutti è il direttore generale… Pensavo di fare un accerchiamento a Maroni: tu hai rapporti con Berlusconi… Dall’altra parte dire a Enrico (Maltauro)… che lui parli con Tosi e dica ah di non rompere i coglioni perché lui ha Besozzi». E Frigerio: «La Lega ha il presidente, oltre tutto, è un cretino… In Infrastrutture i leghisti hanno messo il più cretino che avevano… Besozzi… Un giorno vado a pranzo con il mio amico leghista che è uno di buon senso… che è Bonomi, presidente della Sea, e gli dico: “Ma chi è quello lì (Besozzi)?” E lui: “È una persona di cui non ti puoi fidare, è pericolosissima, stacci lontano… È il più cretino, è disinvolto, non ha cautele».
Il 14 ottobre 2013 Frigerio evidenzia l’opportunità di rafforzare le protezioni politiche a “sinistra” attraverso un incontro Levorato, e su fronte leghista. Il 4 febbraio scorso Frigerio e Cattozzo fanno il punto sulla squadra che gestirà i lavori della Città della salute. Frigerio dice di aver incontrato Levorato: «È stato lui che m’ha detto “sì noi con la Lega abbiamo buoni rapporti…” M’ha spiegato di Tosi, io gli ho detto “curate i lombardi”, ci-elle li curan loro». C’è la preoccupazione di non incassare le tangenti. Frigerio avverte: «Tu a Enrico gli dici a noi, quattro (400 mila euro)». Incalza Cattozzo: «Al limite Manutencoop fa contenta la Lega e lui a noi».