Non si trova interprete dal khorakhané. Processo a 50 rom rinviato a ottobre

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Segnalazione Quelsi

by Redazione

imageIl tribunale non trova un interprete capace di affrontare un particolare dialetto dei nomadi e, quindi, rinvia all’autunno un maxi processo. Succede a Torino nel corso del dibattimento che vede una cinquantina di persone, molte delle quali rom bosniaci, imputate per una catena di furti di tir e di ricettazioni di refurtiva.
Il dialetto in questione è il Khorakhané ed è quello che veniva parlato in numerose conversazioni telefoniche, intercettate durante le indagini, che ora i giudici desideravano fare tradurre e trascrivere.
Preso atto dell’impossibilità di trovare un esperto, il tribunale ha aggiornato l’udienza al 28 ottobre. Gli avvocati difensori si sono detti «in attesa degli sviluppi» e uno di loro, Domenico Peila, ha osservato che «è singolare come, invece, nel corso delle indagini si siano potuti tradurre i brogliacci delle telefonate».

Fonte: La Stampa

Redazione | maggio 21, 2014 alle 10:43 am | Categorie: Giustizia e Società | URL: http://wp.me/p3RTK9-4Cx

Una Risposta

  • Che bella questa Demoniocrazia tutti ci prendono in giro e noi paghiamo. Ma finirà anche stà pacchià!!!!!!

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