Segnalazione Edizioni Amicizia Cristiana
Piero Nicola
L’OTTIMISMO ERETICALE
Giovanni XXIII – De Lubac – Teilhard de Chardin
teologicamente accomunati
Edizioni Solfanelli
A prescindere dalla fede e dalle prove documentali e miracolose che ne attestano il contenuto, esiste un accertamento delle verità stabilite accessibile alla comune ragione umana, e consiste nel verificare l’impossibilità della contraddizione nelle loro formulazioni.
Fondandosi su questa premessa, l’autore intende dimostrare che tale incongruenza c’è stata a opera di Giovanni XXIII.
In un libro essenzialmente documentario, egli vuol mettere a confronto le consolidate affermazioni del Papa Buono con i dati certi della dottrina dogmatica vigente sino al suo pontificato e al Concilio. Il risultato giunge grave per chiunque non si sottragga alla logica.
Alla dialettica tra dichiarazioni e atti di questo papa, da una parte, e magistero e governo della Chiesa precedente, dall’altra parte, non viene dato spazio per alcuna sintesi o concordanza, ma si fa appello alla verifica dei documenti citati e contrapposti. Non è la scienza teologica a essere chiamata in causa direttamente.
L’autore ha gettato questa sfida a quanti sostengono non esserci stata discontinuità e contrasto fra la dottrina professata come infallibile sino alla morte di Pio XII e i corrispondenti insegnamenti del periodo successivo terminato con la fine di Giovanni XXIII.
Piero Nicola
L’OTTIMISMO ERETICALE
Giovanni XXIII – De Lubac – Teilhard de Chardin
teologicamente accomunati
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-89756-99-7]
Pagg. 496 – € 35,00
Beh, “della Chiesa precedente” mi pare formula azzardata: la Chiesa è sempre stata la stessa e sempre lo sarà sino alla fine dei tempi.
Probabilmente si tratta di una svista dello specimen.
Ciò detto, la tesi è comunque senz’altro da condividere, e certo in quasi 500 pp. lo studioso avrà potuto documentarla ampiamente, anche contro il dilagante conformismo che attribuisce a Roncalli al massimo errori “politici” ma non prettamente dottrinali. Ben venga quindi questo lavoro, anche se occorrerà considerare – a lettura terminata – quali conclusioni ne trarrà il Nicola in ordine alla questione dell’autorità.
“egli vuol mettere a confronto le consolidate affermazioni del Papa Buono con i dati certi della dottrina dogmatica vigente sino al suo pontificato e al Concilio”: la dottrina dogmatica è immutabile ed irreformabile, se vigeva a quei tempi vige anche adesso!
Ovvio, Diego. Purtroppo però questo non è stato fatto da Roncalli in poi, i quali hanno tentato di modificare l’immutabile dottrina. Certo, non ci sono riusciti perché la cosa è impossibile, però hanno convinto un’immensità di pusilli che si potesse fare! La conclusione, intendevo dire, sta nel fatto che non sono stati papi, poiché non datur che un Papa legittimo operi costantemente e con pertinacia e coerenza diabolica per tentare di distruggere la Chiesa. Non papi che sbagliano, bensì non papi.