Segnalazione di Maurizio-G. Ruggiero
Con questa Lettera Aperta all’Assessore alla Sanaità veneta, il leghista Luca Coletto, intendiamo precisare:
1 – che ogni aborto evitato, è una vita umana salvata; s’intende che ciò debba essere fatto con garbo e prudenza;
2 – è scandaloso che il segretario piddino Ruzante, che poi passa dalle parrocchie per far la questua dei voti, per non dir delle solite rifondaiole, si schierino, come al solito e come sempre, contro la vita;
3 – l’Assessore regionale alla sanità Coletto confonde, da un punto di vista cattolico, la libertà psicologica con la libertà morale, ovvero: io posso materialmente uccidere una persona innocente, chi può impedirmelo? (libertà psicologica), ma non ne ho moralmente diritto (libertà morale); dunque il libero arbitrio della dottrina cattolica, malamente evocato dall’Assessore, significa che io ho sì la possibilità di fare anche il male, ma non mi è moralmente lecito farlo; anzi, la vera e sola libertà da riconoscere è quella per il bene, mai quella per il male; sono i liberali e i loro eredi comunisti e catto-comunisti a sostenere il contrario;
4 – purtroppo le espressioni erronee dell’Assessore derivano anche dalle equivoche esternazioni di Bergoglio (non a caso tanto amato e celebrato da sinistre e dagli anticlericali di tutti i generi) che ha pugnalato alle spalle i fautori e sostenitori della vita, definendo “ossessione” la difesa dei princìpi bioetici, cardine della morale naturale e cristiana, fino a invocare un’assoluta e dissennata libertà di coscienza, sparata così a casaccio, che non è mai stata cattolica, e in forza della quale anche un omicida seriale potrebbe trovare la giustificazione del proprio operato.
In estrema sintesi, tutto ciò che si può fare per salvare una vita, va fatto; i veneti restino sordi alle sirene corruttrici piddine e non solo, che odiano la vita e la famiglia; si guardino dai disastri della nuova linea bergoglista che, seguendo la linea del mai deprecato abbastanza concilio vaticano II che fu il 1789 della Chiesa, conduce al dissolvimento finale la dottrina della Chiesa, se non sapessimo ch’essa è di origine divina e come tale immutabile.
Se fosse vero che ognuno agisse bene seguendo la propria coscienza, allora non diventerebbe lecito solo l’aborto ma anche la mafia, lo stupro, l’uxoricidio, la rapina, ecc.
Perchè dovrebbero poter seguire la loro erronea coscienza solo gli abortisti e non anche tutti gli altri?
Oltre ad essere teologicamente eretica, la libertà di coscienza disgusta anche un ateo che sappia usare il cervello!