Segnalazione di Redazione “Basta Bugie”
Fecondazione artificiale spiegata ai bambini con un cartone
da Notizie Provita
I piccoli Bugs, Daffy, Silvester, Tweety ed altri amici, nipoti dei personaggi che hanno animato la nostra infanzia, si interrogano su come nascono i bambini.
Questo è uno spezzone di un cartone animato andato in onda su Cartoonito, canale tematico dedicato ai più piccoli.
Hanno saputo che la nonna presto avrà un bambino e si fanno la legittima domanda su come nascono i bambini. La discussione è accesa, ognuno dice la sua, ma poi ecco il nostro gatto Silvester, si avvicina ad una scrivania, prende una matita e comincia a disegnare tanti neonati, in serie, dicendo che ” i bambini nascono proprio come le piante, dopo averli progettati e realizzati questi vengono messi su un carrello di consegna. A questo punto arriva la cicogna che li porterà a destinazione”.
Bambini seminati chissà dove, chissà tramite quali progetti e poi consegnati via posta. Nessun accenno ai genitori, nessun riferimento all’amore grazie a cui sono nati ed al fondamentale legale affettivo entro cui andranno necessariamente a crescere. Dei pacchi, merce a domicilio.
Andrebbe anche tutto bene – a quante generazioni è stato detto durante l’infanzia che il fratellino sarebbe arrivato grazie alla cicogna – ma i contesti sono cambiati: non è più così scontato il vincolo d’amore inscindibile tra madre e padre, si vuole far passare il messaggio che non è più necessario che siano presenti ambedue le figure per far nascere un figlio.
Se a questo poi aggiungiamo le pratiche di fecondazione artificiale eterologa, l’impianto in un utero in affitto e la scelta dei gameti, comprendiamo benissimo come un bambino possa “nascere come una pianta”: si acquista un seme, lo si impianta e lo si coltiva. Poi gli si cambia vaso e, una volta cresciuto, lo si consegna al cliente che ha effettuato la prenotazione.
A domande quali “come nasce un bambino?” non si deve certamente spiattellare nuda e cruda la realtà biologica, magari con accelerazioni sul piano esemplificativo o, addirittura, inutili specifiche relative a pratiche soggettive (come le linee guida di educazione sessuale imposta dall’OMS prevedono) ma nemmeno estraniare totalmente il discorso tanto da renderlo un asettico commercio di prodotti e servizi.
Ai bambini non si devono dire bugie ma commisurare i discorsi al livello di maturità raggiunto sempre e comunque tenendo presente una costante: a tutte le età i bambini devono sapere che sono nati per l’amore dei loro genitori.
IL PARERE DI DUE ESPERTE: LA DOTTORESSA MARIA CARMELA DI MARTINO E SUA FIGLIA
L’informazione che anche una nonna possa avere un bambino viene fatta mandare giù ai più piccoli senza alcun dubbio e senza porsi alcun problema. La domanda che nasce spontanea è invece quella su “come nascono i bambini”. E la risposta la dà il nostro gattino che invoca una similitudine: i bambini “nascono come le piante”!
Vagando con i pensieri cerco di capire cosa voglia dire e annaspo nel buio totale, non trovo alcuna somiglianza tra le piante e la nascita dei bambini.
Anche il mito della cicogna sopravvive: è molto romantico pensare che una cicogna, volando con leggiadria, pone il cestino presso la casa dove è atteso il bambino. Questo riempie di gioia anche il cuore più gelido e, soprattutto, serve per riempire di umanità una gestualità che altrimenti sarebbe molto fredda e industriale: i bambini su un carrello di consegna.
I piccoli animali del cartone animato sono soddisfatti della spiegazione, ma a me rimane il dubbio di quella similitudine con le piante.
Nel pomeriggio vado in ambulatorio e tra i pazienti ce n’è una che è andata in un altro Stato per farsi sottoporre alla FIVET. Mi racconta che ha fatto 2 tentativi di fecondazione artificiale: al primo tentativo le hanno “piantato” due embrioni, non è andato a buon fine -“si sono seccati”-, e al secondo le hanno “piantato” gli altri due che avevano in precedenza congelato, anche questo ahimè è andato nullo!
Mi si accende la lampadina… piantare: come le piante, gli embrioni vengono piantati in utero, la medesima espressione usata dagli animali del cartone animato! Nel cartone c’era tutto: la possibilità di fabbricare i bambini, di sceglierli, la possibilità che anche donne in età molto matura possano avere un bambino, i bambini su misura, proprio come suggerito dalle linee guida descritte nel Documento redatto a Colonia sugli STARDARD PER L’EDUCAZIONE sessuale in Europa.
Il copione è stato realizzato alla perfezione!
Mia figlia, mentre stava vedendo il cartone, ha esclamato: “Non è vero , mamma! I bambini nascono dalla pancia della mamma!”
Ma io mi chiedo fino a quando avrà questa certezza? Fino a quando il martellamento ossessivo non creerà un vulnus nella coscienza dei nostri piccoli? Occhi aperti!
Titolo originale: I piccoli Looney Tunes spiegano come nascono i bambini. Senza parlare di genitori e di amore. (Inseminazione artificiale spiegata ai bambini con un cartone animato)
Fonte: Notizie Provita, 25/06/2014
Pubblicato su BastaBugie n. 355