Segnalazione di Maurizio-G. Ruggiero
Antigay, sessismo, xenofobia: ecco i nuovi alleati di Grillo in Europa
Nigel Farage pensiero: “Non vorrei avere romeni come vicini”. E su gay, donne…
ROMA – Nigel Farage pensiero: “Non vorrei avere romeni come vicini”. E su gay, donne… “Che c’entriamo noi con l’UKip di Nigel Farage” si chiedeva e chiedeva pubblicamente a Beppe Grillo la deputata 5 Stelle Giulia Sarti, dopo la notizia di un abboccamento (senza consultare nessuno) tra i due leader euroscettici per unire le forze al Parlamento europeo. In effetti, un supplemento di conoscenza su idee, programmi e cultura espressi dall’United Kingdom Indipendence Party tornerebbe utile: cosa sappiamo di quel partito?
Xenofobia. Su Repubblica, una collezione di dichiarazioni di Farage e altri esponenti minori, segnala come abbia più di un fondamento la definizione di “euracist” appiccicata loro da un ex ministro laburista. Del resto, uno che dichiara (Farage) che non vorrebbe avere famiglie di romeni come vicini di casa non ha bisogno di troppe interpretazioni.
Anche se non si può impiccare nessuno agli errori del passato e alle esuberanze giovanili, fa un po’ impressione leggere il rapporto della scuola frequentata nel 1981 del futuro leader dell‘UKip: “Lo studente Nigel Farage professa idee razziste e neo-fasciste ed è stato visto cantare canzoni che inneggiano a Hitler”. Non ci si può stupire se poi a Geoffrey Bloom, membro del partito, scappi una frase di questo tenore: “La Gran Bretagna non dovrebbe dare aiuti economici alle terre del bongo bongo”.
Un po’ rozza come immagine, ma anche se ci si mette un aristocratico, come Lord Pearson, il contesto ideale non cambia troppo: “I musulmani si moltiplicano dieci volte più veloci di noi, un giorno non riusciremo più a resistere alle loro richieste”. Sempre meglio della pasionaria Maggie Chapman: “I musulmani fanno sesso anche con i cammelli”.
Omofobia. Questa del sesso con gli animali deve essere una fissazione se un’altra esponente donna, Julia Gasper (poi costretta a dimettersi) s’è lasciata andare affermando che “certi omosessuali preferiscono fare sesso con gli animali”. Douglas Denny non vuol nemmeno sentir parlare di discriminazione e diritti, tanto è infastidito: “Quello che mi disgusta degli omosessuali è la loro pretesa di essere considerati normali”. Oscar Giannino ci ragguaglia sulla sua pagina Facebook, avvertendo che Denny considera gli omossessuali tutti comunisti. L’ineffabile Julia Gasper aveva anche fatto in tempo a ribadire nessi logici quantomeno datati: “Il legame tra omosessualità e pedofilia è così evidente che non vale neanche la pena di discuterne”. Non parlate a Dave Small (che infatti è stato espulso quando l’hanno fatto) di Elton John (“Mi rifiuto di definire gay quei pervertiti come Elton John, invece di permettergli di sposarsi dovrebbero tornare a chiudersi nell’armadio”).
Donne. Stupisce che un seguace duro e puro dell’idolo Margaret Thatcher come Farage si esprima così a proposito di donne: “Le diseguaglianze hanno una spiegazione biologica. Se vogliono avere successo devono sacrificare la famiglia. O l’uno, il successo, o l’altra, la famiglia”. Quindi, parole sue, se vanno in maternità si rassegnino a prendere meno soldi, idem se fanno carriera. La famiglia è certo un valore insostituibile, poi magari, ha ragione Farage, uno può rilassarsi bevendo qualcosa in un locale di lap-dance (“bellissimi”).
Perle di saggezza sparse, un sano calcio agli stinchi del politicamente corretto (“Non mi piace quando in treno sento parlare solo lingue straniere intorno a me”): per fortuna Farage, anche se ammette la presenza di qualche picchiatello come in tutte le famiglie, assicura che “l’Ukip non tollera il razzismo”. Meno male, Giulia Sarti e un po’ tutti stavamo in pensiero. Sempre che non guidi il partito come il suo biplano…