Segnalazione di Redazione BastaBugie
Storia di un amore fra una ragazza e un’adulta: dopo il fallimento del principe, solo il bacio della madrina spezza l’incantesimo
di Luca Telese
I buoni non sono buoni e diventano cattivi, i cattivi non sono per nulla cattivi, ma casomai vittime (e alla fine quindi sono i veri buoni), il corvo è un ragazzo premuroso che pare uscito da Twilight, il principe azzurro è un clamoroso imbranato privo di qualsiasi potere taumaturgico, le tre fatine buone sono delle zitellacce rissose e pasticcione, la principessa è carina ma assai paracula e per nulla rassegnata a diventare uno strumento del destino, e Malefica ha la grandezza crepuscolare di una donna dolente, appassionata e segnata dalla vita.
Ma soprattutto: il Grande Amore non esiste, non fra uomo e donna, almeno, ma piuttosto fra madre, anzi, “madrina” e figlia, la vera famiglia non è quella naturale, ma quella di fatto, allargata e adottiva.
Vi basta? No, perché dopotutto potrebbe non stupire nessuno se questo prospetto sintetico fosse il contenuto di un film di qualche cineasta trasgressivo – di un Quentin Tartantino o di un Lars Von Trier – ma fa gridare al prodigio e alla bestemmia se si immagina che a squadernare questo nuovo Vangelo postmoderno non sia la furia iconoclasta di Piero Pelù, ma la Disney. […]
Insomma, il revisionismo disneyano questa volta turba le certezze dei bimbi (ma anche degli adulti) perché intacca i valori costitutivi della major che un tempo era senza ombra di dubbio la più tradizionalista del mondo, ci mostra – anche programmaticamente – un punto di visuale completamente inedito, a partire dalla prima sequenza, in cui il castello dell’iconografia fatata di tutte le avventure disneyane diventa il punto di osservazione per una prospettiva che non si affaccia frontalmente sul consueto reame delle favole, ma piuttosto si proietta sul suo retropaesaggio, la Brughiera della foresta di rovi.
Non è un remake, è molto di più: è una rilettura che demolisce la fiaba originaria, ne cancella il senso. Non è un seguito ma, piuttosto, è insieme un sequel e un prequel, forse è la prima fiaba allusivamente “Lgbt” della storia del cinema.
Immaginate questo: il giovane Stefano, per ambizione e cinismo decide di sacrificare il rapporto sentimentale che ha con la giovane fata Malefica pur di ottenere un regno. La tradisce, la droga, le taglia le ali mentre dormono insieme per portarle come uno scalpo al vecchio Re, pauroso, fanatico e malato terminale. Il piano riesce, ma la contropartita è la sofferenza, la precipitazione nella paranoia, nella malattia. Stefano diventa re, ma perde il senno. Malefica – invece – vive quella violenza come la perdita dell’innocenza, come uno stupro, e molto probabilmente il taglio delle ali equivale simbolicamente ad una violenza sessuale. La sua maledizione verso Aurora, proferita in un momento di odio, è la semplice conseguenza di questo terribile gesto. È una risposta che lei stessa giudica come frutto di un raptus e che per dieci anni prova a scongiurare, mentre il legittimo genitore della fanciulla sembra solo animato da paura e propositi di vendetta preventiva.
In questo calvario, Malefica diventa la “madrina” di Aurora, e Aurora, per anni inconsapevole della maledizione che grava sulla sua testa esprime la volontà di ritirarsi a vivere con lei nella Brughiera, per tutta la vita: se non è una Pacs poco ci manca. Quando per effetto della fatalità tutto precipita, nel finale del film – che in realtà equivale all’intera fiaba originaria – dopo il fallimento del principe, solo il bacio “omosessuale” della madrina potrà spezzare l’incantesimo: se è vero amore, è amore fra donne. Donne che in questa fiaba alternativa, un dark novel vagamente incestuosa, non sono madri e figlie, ma una ragazza e un’adulta che si scelgono reciprocamente come compagne di una vita. […]
Titolo originale: Maleficent, una fiaba Lgbt da mostrare ai figli
Fonte: FilmGarantiti.it, 03/06/2014
POSTER CON LE EROINE DELLE BIABE DISNEY CHE SUBISCONO ABUSI SESSUALI DA PARTE DEI RISPETTIVI PADRI
Le principesse Disney protagoniste di una campagna shock contro gli abusi sessuali
L’artista Saint Hoax le ritrae in una serie di poster come vittime di molestie e incesto: “Voglio che le ragazze denuncino chi le aggredisce”
Secondo il sito dell’Independent, l’iniziativa è stata lanciata dall’artista anonimo “Saint Hoax”. Accanto alle immagini si ricorda che il 46% dei minori stuprati sono vittime di membri della loro famiglia e che non è mai troppo tardi per denunciare un abuso.
L’idea di lanciare la campagna è venuta all’artista, che lavora in Medio Oriente, dopo che un’amica gli aveva confessato di essere stata molestata dal padre all’età di sette anni. “Gliene sono serviti 14, di anni, perché trovasse il coraggio di condividere quell’esperienza traumatizzante”, ha raccontato.
Adesso l’artista spera che la scelta di personaggi dei cartoni animati permetta al suo messaggio di raggiungere un pubblico molto vasto. Un giorno dopo che le immagini sono state pubblicate sul suo sito, Saint Hoax ha ricevuto una email di una ragazza che ha deciso, grazie alla campagna, di denunciare il padre per averla aggredita. “Ho pianto – ha detto l’autore della campagna -. Se i poster possono cambiare la vita di una persona, allora ne vale la pena”.
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2014/notizia/le-principesse-disney-protagoniste-di-una-campagna-shock-contro-gli-abusi-sessuali_2053999.shtml
Rollstalker, tu sei SEMPRE a favore della sodomia, non è vero?
D’altra parte le tue tendenze sono note…
La sodomia correla fortemente con la pedofilia…se tu avessi dei figli e una malattia mortale saresti felice di sapere che verranno affidati ad una coppia gay?
E se anche non subissero abusi, per crescere bene ed equilibrati hanno bisogno sia di un padre che di una madre…è così difficile da capire?
Nelle coppie gay la percentuale di violenza sessuale sui figli è piu alta, rollstalker, ma essendoci MOLTE più famiglie normali è ovvio che la quantità complessiva sia maggiore in esse (hai qualche problema con la matematica, rollino?)
Inoltre coloro che abusano dei figli non sono persone normali ma gay, pederasti e pedofili: l’uomo etero va con la moglie (o al limite con un’amante donna (hai anche problemi di logica, rollstalker?))
E per quanto riguarda la scienza, tutti sanno che i figli nascono da un PADRE e da una MADRE e anche un ateo che non crede a nessun disegno Divino ma con un pò di cervello capisce che se la selezione naturale ha portato a questo è perchè ciò e vantaggioso per la specie (quindi le tue millantate conoscenze scientifiche sono inesistenti)!