del Prof. Franco Damiani
Dunque, come dicevo, Angiolo Bandinelli si compiace (“Senza Carlo Magno”, “Il Foglio” di giovedì 29 maggio) che nel nuovo Parlamento europeo la presenza cattolica sia evanescente e che gli appelli, peraltro tanto flebili da riuscire quasi inudibili, della “gerarchia” a “votare bene” (e per chi, di grazia?) siano caduti nel vuoto: “Mi pare che i nuovi eletti (o nominati, ma la distinzione qui non conta) non siano più figli delle parrocchie, chierichetti di campagna, devoti di Medjugorje, seguaci di Padre Pio.
Probabilmente non sanno nemmeno chi sia Maria Goretti, e un elenco preciso degli ultimi dieci papi non saprebbero farlo” (Ipotesi, tranne la terza, più che plausibili).
Nel finale il Nostro non rinuncia a rivendicare la “vittoria laica”, tenendo a precisare che ciò non significa “vittoria dei laici” (distinzione di cui non ci può importare di meno), con queste parole:
“E ci si potrebbe perfino chiedere se non sia una vittoria provvidenziale, uno di quegli eventi della storia che il mondo cattolico ha dapprima deprecato poi accettato, anche serenamente: per dire, da Galileo e Porta Pia”.
E qui voglio essere molto chiaro, anche se è ben difficile che Bandinelli legga questo mio commento. Per quanto ci riguarda, noi cattolici integrali, che non vediamo nell’attuale sedicente gerarchia alcuna guida né morale né spirituale ma solo una banda di infiltrati al servizio dei nemici di Cristo, non abbiamo votato per nessuno perché nessuno, escluse con qualche trucchetto le forze nazionalpopolari, ci avrebbe veramente rappresentato: anzi, qualche “cattolico” in più alla Alfano o alla Roccella avrebbe solo fatto più confusione. Può darsi che la quasi scomparsa del cattolicesimo organizzato dal Parlamento europeo sia un segno provvidenziale: ma solo nel senso che di cattolico esso avrebbe comunque ben poco e che è meglio che l’apostasia dell’Europa appaia in tutta la sua chiarezza. Si tolga invece dalla testa che noi questa apostasia, di cui Porta Pia – giorno di lutto, che solo le false gerarchie hanno “accettato” – fu una tragica avvisaglia (Galileo è un’arma spuntata, giacché morì cattolico e chi lo condannò aveva le sue ragioni )- la “accettiamo”, tanto meno “serenamente”, giacché a denunciarla e a combatterla abbiamo dedicato e dedichiamo la nostra vita.