Aumentano in Italia i ginecologi obiettori di coscienza

Condividi su:

Segnalazione di Corrispondenza Romana

MEDICIAborto: un “diritto” o un obbligo? A sentire la Laiga (Libera Associazione Italiano Ginecologi per l’Aborto), sembrerebbe pressoché obbligatoria: la presidente dell’associazione, Silvana Agatone, intervistata dal giornale radio di Radio Rai 1, il più seguito della radio italiana, ha affermato: «Il diritto di abortire non è bilanciato: con il 91% di medici obiettori, la donna che vuole abortire deve girare vari ospedali per trovare un luogo dove abortire. Il rischio è che trascorrano i tempi e che quindi la donna si debba rivolgere all’aborto clandestino».

Il riferimento all’aborto clandestino non è casuale: prima che venisse approvata la legge si continuava a dire che l’aborto ufficiale avrebbe fatto sparire quello clandestino, pericoloso per la salute delle donne; e, inoltre, esistendo di fatto l’aborto clandestino, non restava che “legalizzarlo”. Qualche studioso ironizzò che anche la rapina esisteva “di fatto” e che quindi doveva essere anch’essa organizzata.

Continua la Agatone: «La donna che ha già deciso di chiedere l’interruzione della gravidanza dovrebbe ricevere dall’ospedale assistenza: dovrebbero indirizzarla verso la struttura dove abortire e prenotarle un appuntamento». Viene così stravolto il dettato della legge, che teoricamente doveva arginare l’aborto, fornendo le indicazioni per salvare la vita del nascituro e non agevolarne l’eliminazione fisica.

Ancora più dure altra associazioni come “Democrazia Atea”: «Chi non vuole fare aborti, non faccia il medico».

Così la Sinistra, che per decenni si è battuta per l’obiezione di coscienza al servizio militare, adesso attacca l’obiezione di coscienza verso l’aborto. (L.V.)

10 Risposte

  • Peggio dell’ipocrisia perbenista c’è solo la boria di chi si vanta di essere una autentica merda. Ed esìge di essere appaludito per questo.
    Non ho dubbi su quale sia la sua parte sig. rollo. Già il fatto che lei si faccia pagare per infastidire il prossimo su siti che altrimenti neppure guarderebbe, la dice lunga sulla Sua triste condizione di vita. Mi fa un po’ pena.
    Ma non s’abbatta, tenga duro, vedrà che un giorno la scaricheranno.

  • Chi lavora per determinate forze non si aspetti compassione dai suoi datori di lavoro.

  • Trollino, a parte il vistoso errore di grammatica (non dire che era voluto, ma ripassati l’italiano) sono felice che anche tu, come me, concordi con Alberto: non c’è nessuno peggio degli abortisti tranne, ovviamente, gli abortisti che pretendono che anche gli altri lo diventino.
    Sono sicuro che concordi anche con la seconda parte del suo scritto, quindi perchè non recuperi un pò di dignità e non cambi vita?

  • Sono già passati più di 30 minuti dall’intrvento di Silvano e più di 45 dal mio, che lo ha provocato esplicitamente: Rollo non può essere un troll professionista, è soltanto un IDIOTA che trolla a titolo personale, magari è uno dei mentecatti del sito PONTILEX, che cerca pateticamente di “danneggiarci”!

  • Sono passate ben più di 2 ore e rollino ancora non ha risposto: anche il più sgangherato e incompetente fra i troll professionisti si sarebbe già fatto vivo per guadagnare i suoi sporchi soldi, che in tutto questo tempo sono sfumati…ormai è sicuro che rollo è uno che trolla per conto suo e questo lo rende ancora più squallido: scrivere tutte quelle scempiaggini e pure gratis…

  • Aumentano gli obbiettori bene, speriamo che aumentino anche quando nelle scuole imporranno l’ideologia gender da inculcare ai ragazzi.

  • Prepariamoci ad un attacco feroce e demoniaco di questi bastardi di sinistra ma non solo, qui sì che le cose sono chiare e i bravi cattolici hanno l’obbligo di smuovere i loro culi addormentati dalla tenerezza e dalla finta misericordia

  • Pur essendo un gran male anch’esso, molto meglio un’aborto clandestino che uno legale, allo stesso modo per cui è molto meglio un’omicidio mafioso clandestino che uno autorizzato e attuato dallo stato: è giusto che gli assassini corrano i loro rischi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *