GAZA. Settimo giorno di bombardamenti, in Israele razzi da Siria e Libano. Pronti 42 mila riservisti per l’invasione via terra
Da nena-news.it
Il bilancio delle vittime sale a 172 e 1230 feriti. L’esercito israeliano riprende i rastrellamenti, legati al rapimento dei tre giovani coloni lo scorso mese, nella Cisgiordania meridionale: 1 morto e 23 arresti
AGGIORNAMENTO ORE 21.45 – EGITTO PROPONE UN CESSATE IL FUOCO DA DOMANI ALLE 6 E UN EVENTUALE ALLENTAMENTO DELL’ASSEDIO SU GAZA. SILENZIO DA ISRAELE E HAMAS
L’Egitto ha proposto che un cessate il fuoco abbia inizio alle sei del mattino di domani, martedì 15 luglio e che, eventualmente, si proceda a un allentamento dell’assedio di Gaza “quando la situazione si stabilizzerà”. Lo riferisce al-Jazeera, il cui corrispondente Gregg Carlstrom nota che “un linguaggio simile è stato adottato anche per l’accordo che ha posto fine alla guerra del 2012, ma non è stato mai veramente implementato”. Né Israele né Hamas si sono espressi finora sull’iniziativa egiziana.
AGGIORNAMENTO ORE 21 – AL-JAZEERA: 185 MORTI E 1385 FERITI, A KHAN YOUNIS UCCISO ADOLESCENTE IN MOTOCICLETTA
I morti palestinesi nei primi sette giorni dell’operazione israeliana “Barriera protettiva” contro la Striscia di Gaza sarebbero ora 185 e i feriti 1385. Lo riferisce al-Jazeera. Il portale israeliano Ynet da’ notizia di 5 persone rimaste uccise a Gaza dopo un raid dell’aviazione israeliana, mentre l’agenzia palestinese Ma’an riferisce di un adolescente palestinese, Ziyad al-Najjar, di 16 anni, colpito nella zona di Khan Younis da un razzo dell’aviazione mentre era in motocicletta. Sempre secondo Ma’an, tre persone sarebbero morte e altre sette ferite nel bombardamento dell’aviazione israeliana sulla casa della famiglia Sheikh al-Eid a Rafah.
AGGIORNAMENTO ORE 20 – ESERCITO ISRAELIANO: “HAMAS SEMBRA PRONTO PER IL CESSATE IL FUOCO”. MA IL MOVIMENTO RIBADISCE: “SOLO ALLE NOSTRE TRE CONDIZIONI”
“Notiamo – ha dichiarato un alto ufficiale dell’esercito israeliano a Haaretz – che Hamas è sempre più vicino ad accettare il cessate il fuoco. Sia Hamas che la Jihad islamica avranno interesse a chiudere la partita e mettere fine alle operazioni militari”. Secondo l’intelligence israeliana, l’esercito avrebbe colpito il 50 per cento dei luoghi di fabbricazione dei missili (inclusi quelli a gittata superiore a 80 km) nella Striscia di Gaza. L’intelligence stima inoltre che, in base ai razzi lanciati in questi giorni e ai siti bombardati, l’arsenale a disposizione dei movimenti islamisti sarebbe circa il 55 per cento.