Segnalazione Quelsi
Non poteva mancare, nella sua Genova, una piazza dedicata a don Andrea Gallo, il prete che battezzava i bimbi “Nel nome del padre, del figlio, dello spirito santo e dell’antifascismo”. Dovevano essere cristiani e anti-fascisti, i bimbi battezzati dal prete comunista dichiarato.
Don Gallo è stato un personaggio controverso. Politicamente schierato, dalla parte “giusta” ovviamente, amato più dagli anti-clericali che dai credenti, provocatore e “pacifista”, il “prete di strada”, come è stato definito, ha lasciato un buon ricordo in alcuni ambienti politici. Tanto da diventare, dopo la sua morte, oggetto di discussione in vari consigli comunali.
Don Gallo, che ha appoggiato il Movimento No Dal Molin, il Vaffa-day di Beppe Grillo nel 2008 e il Gay Pride di Genova nel 2009, diventato famoso per aver concluso una messa cantando “Bella ciao” con una bandiera rossa in mano, ha dato il nome ad una piazza di Vittuone, in provincia di Milano, Comune di circa 10.000 abitanti. In quell’occasione l’ex sindaco del Pdl, Enzo Tenti, si era opposto proponendo pure una raccolta firme: “Non ci riconosciamo nel cristianesimo di don Gallo e impediremo al sindaco di fino all’ultimo di dedicargli un luogo pubblico” aveva detto.
Il sindaco Fabrizio Bagini, di centro-sinistra, è però andato fino in fondo. E la piazza è stata inaugurata lo scorso 25 aprile, tanto per dare un’ulteriore valenza simbolica e politica alla vicenda.
Ora tocca a Genova, città che ha dato i natali a don Andrea Gallo. La piazza più grande del Ghetto di Prè, dietro la via del Campo di Fabrizio De Andrè, amico del “prete di strada”, ci sarà piazza Don Gallo.
L’inaugurazione avverrà venerdì 18 luglio, con la partecipazione della cantante Dori Ghezzi.t
Anche in questo caso, la scelta della data non è casuale: il 18 luglio era il compleanno di don Gallo, nato a Genova il 18 luglio 1928.
La notizia è ufficiale sin dallo scorso ottobre, mese in cui la commissione toponomastica e la Giunta del Municipio Centro Est hanno approvato la proposta di intitolare una piazza del Ghetto di Prè a Don Gallo. La scelta è caduta sulla piazza più grande, che si andrà ad aggiungere ad un altro spazio cittadino dedicato al prete: la scuola Garaventa Don Gallo in piazza delle Erbe, aperta dallo scorso 27 gennaio.
Chissà se nel cartello che indicherà la piazza sarà riportata la didascalia: “piazza Don Gallo – prete di strada”, che ricorda quello, finto, “piazza Carlo Giuliani – ragazzo” apposto in piazza Alimonda sempre a Genova.
Affinità tra icone rosse.
Riccardo Ghezzi | luglio 6, 2014 alle 2:54 pm | Etichette: don gallo, genova, piazza don gallo | Categorie: Italia,Politica ed Economia | URL: http://wp.me/p3RTK9-4Wx
Che schifo…dedicargli un pollaio sarebbe già stato troppo!
Sicuramente sta bruciando all’Inferno.
sta bruciando nelle fiamme eterne, sta urlando maledettamente e sta soffrendo le pene maggiorate di 70 volte sette, perchè è stato di scandalo alle pecore a lui affidate e mandate per sua colpa all’inferno, sono loro che lo stanno suppliziando e massacrandolo con delle torture più atroci che si possano immaginare
Se i libri e film di peppone e don camillo non avessero fatto vedere molto meglio di quello che sono in realtà i comunisti , secondo me, questi errori-orrori sarebbero stati molto di meno :/ .
Se e’ all’Inferno non puo’ certo diventare Santo!!! Ci son gia’ testimonianze sul fatto che il Gallo stia bruciando tra le fiamme.
Rollino, informati (o almeno rifletti) prima di scrivere!
A che serve essere “amati e ricordati con affetto da tanti” se si sta bruciando all’Inferno?
Rollstalker, la tua visione della vita è come quella di un maiale: puramente materiale e con gusti e tendenze suini!
Ma è inutile provare a spiegartelo, non è vero?
Non bisogna buttare perle a quelli come te!
Verissimo Diego , bisogna cercare l’amore di Dio e non l’umano consenso , spesso però crediamo che buono per gli uomini , buono per l’Altissimo!
Don (?) Gallo è l’esempio vivente (prima) di quello che è un uomo ipocrita, opportunista, vanesio, conformista alle mode del mondo, e sfaticato: mai visto assistere un moribondo, confessare un penitente, curare un malato, recitare una preghiera, convertire un peccatore…Solo sigaro, bandiera rossa, bella ciao, volgarità e salotti buoni…Se questo è essere ministri di Dio, io divento ateo…