Bono Vox e quella lettera al Presidente “Mateo” Renzi

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Segnalazione Quelsi

 

by Emanuele Ricucci

 

RENZI BONOProseguono le beffe e stavolta sono siglate a dovere. Prosegue, peraltro, il pessimo rapporto tra questa Italia ed il mondo anglosassone, almeno dal punto di vista linguistico. Il superbo monologo in inglese catastrofico al “Digital Venice” di Venezia sapientemente interpretato dal Premier capobanda dei Wighs nostrani, Mattew Renzis, ha involontariamente intenerito oltralpe chi, effettivamente, l’inglese lo parla davvero e lo accompagna, da sempre, ad una passione irrinunciabile: l’impegno civile.

 

E’ famoso per questo in tutto il globo terracqueo. Parliamo di Paul David Hewson, lo smielatissimo ma tosto irlandese cantante degli U2 che, nei giorni scorsi, ha fatto recapitare una missiva nientemeno che al nostro Presidente del Consiglio.

Si, avete capito bene. Una lettera. Il contenuto? Questo: “Soltanto poche righe per congratularmi con te che stai rinsaldando la grande creatività degli italiani e una visione del futuro che include tutti. Siamo orgogliosi di vedere che il nostro Paese preferito ha la leadership che si merita” (Fonte Il Messaggero). L’ingarbuglio mentale del Vox era indirizzato al “Prime Minister Renzi MaTeo”, sì, con una sola “t”.

Ebbene, nel villaggio globale, in questo circo “burdelo” mediatico intercontinentale, l’ipocrisia spopola a livelli ormai imbarazzanti. L’irlandese Vox, quindi esotico, non frequentatore di QUESTA quotidianità, annoiato tra un tour in Nuova Zelanda ed uno al centro anziani di Bristol, poteva risparmiarsi questo gesto poco consono allo standard in cui stiamo vegetando in questo paese, con evidenti segni di muffa all’altezza delle radici, segno del fatto che il nuovo che avanza, se avanza per troppo tempo, va a male, vero young Matteo? Orgogliosi di sapere che siamo il suo paese preferito, da fans e da italiani, ci sentiamo di lanciare un contrappello al sempiterno frontman degli U2: Bono, nella speranza tu abbia inscenato questo gesto come fonte di tenerezza che incarna il tuo impegno civile per i popoli in difficoltà e per le situazioni umane che versano in grave disagio, contro regimi e dittature, al che potremmo cogliere e giustificare il tuo gesto, ci sentiamo di recapitarti tre considerazioni.

La prima, vieni a visitare le rovine, ora più che mai tali, di Pompei, torna in Italì, ma non per un concerto; torna per scoprire come i nostri ragazzi fanno figli “aggratis”, dopo anni che si fanno un “curriculum” grosso così, e come il fiorentino stretto di Mateo non riesca a staccarci da uno stato di recessione perenne. Vieni a cogliere le sette bellezze del Jobs Act e degli ottanta euro in busta paga e soprattutto, corri da noi a rimirare, se riesci a cogliere un italiano in mezzo a qualche povero esule, il grande stato di coesione, di unione sociale, la creatività, la positività, la gioia, l’entusiasmo che pervade, ora, gli italiani.

La seconda, se ti avanza tempo tra un tè caldo agli estratti di Zenzero e Patchouli e l’accordatura della nuova “Stratocaster”, potresti scrivere un’altra letterina, sempre a Mateo, ricordandogli di quei due soldati prigionieri in India da due anni tra un processo rinviato e l’altro? La terza, with ma soprattutto without you stavamo benissimo uguale, dacci retta.

Emanuele Ricucci | agosto 14, 2014 alle 3:37 pm | Etichette: bonolettera bono renzirenzi,u2 | Categorie: Attualità | URL: http://wp.me/p3RTK9-5e0

 

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