IL «QUARTO SEGRETO DI FATIMA» È NELLE MEMORIE DI SUOR LUCIA

Condividi su:

L’EDITORIALE DEL VENERDI

 

di Arai Daniele

 

QUARTO SEGRETO DI FATIMAScoperto da Antonio Socci

La visibilità mediatica sulla questione del «Segreto di Fatima» deve molto a questo giornalista: prima per il suo noto libro «Il Quarto Segreto di Fatima», 2006, Rizzoli, e ora per l’articolo su “Libero” (17 agosto 2014): “Il quarto segreto di Fatima c’è: lo prova la biografia della veggente”.  Il guaio è che secondo logica per capire il «Quarto» prima si dovrà capire il «Terzo».

 

Vediamo allora se questo testo e tale scoperta vanno in questo senso, cioè se ci sono parole che, ancora più che chiarire, completano la visione conosciuta del Segreto pubblicato nel 2000; o se sono dell’altro in rapporto a quello che Socci continua a voler interpretare come «prove».

Dice l’Autore: «Da molti elementi si poteva intuire che (il Terzo Segreto Pubblicato nel 2000) non era tutto. Anche io, come altri autori, nel 2006 pubblicai un libro, “Il quarto segreto di Fatima”, dove mostravo che mancava la parte, scritta e inviata successivamente, con le parole della Madonna che spiegavano la visione medesima. Lo stesso segretario di Giovanni XXIII, monsignor Capovilla, che aveva vissuto tutto in prima persona, in una conversazione con Solideo Paolini accennò proprio all’esistenza di quel misterioso “allegato”. Da parte ecclesiastica si è ufficialmente smentito che esista e che vi siano profezie che riguardano i tempi odierni. »

Mio commento: Quel che Socci ha dato allora per dimostrato, al punto di accusare il cardinale Bertone di mentire, non era «prova» prima, né è dimostrato ora. Riguardo a quanto si legge nella biografia della Suora sulla questione (e qui pubblicato), non corrisponde a quanto vuole provare, come si vedrà. Poi, dire che esiste uno scritto nelle memorie di Lucia riguardante il «Terzo Segreto», non significa che tale testo sia stato inviato al Vaticano perché «parte del Segreto».

Quanto all’infelice testimonianza di monsignor Capovilla, nemmeno questa è stata confermata. Anzi, il suo senso è stato negato dal presule. Tutti bugiardi e pressioni del Vaticano per imporre delle bugie e contraddizioni? In realtà ciò che è stato letto come detto da lui sull’esistenza di due “segreti” non era la vera questione da porre a questo monsignore; da lui si doveva aspettare che onestamente rispondesse se il Segreto pubblicato nel 2000 corrispondeva o no a quel che aveva sentito più di una volta dall’agosto 1959. Invece, lui ha sollevato l’altra questione che serviva a chi fosse a caccia di uno “scoop” sulla falsità di quanto pubblicato. Su ciò Sodileo Paolini ha messo tutto il suo talento nel fare di Capovilla il grande testimone per confermare l’idea di quelli che contestavano l’autenticità del testo pubblicato. E Paolini allora lavorava col Rev. Gruner, che contestava l’autenticità del Segreto pubblicato nel 2000.

È alquanto strano che costoro, che insistono in riconoscono l’autorità dei «papi conciliari», allo stesso tempo accusano di falsità il loro Vaticano e molto più di quanto lo fanno i così detti «sedevacantisti», che si occupano piuttosto delle falsificazioni nella Dottrina e nella Liturgia, dato che, le alterazione al livello della Fede – che vedono – non possono provenire da un vero Papa, la cui carica serve proprio a impedirlo. Eppure molti di loro intravedono tale «autorità» perfino in Bergoglio!

Prosegue Socci con la sua «prova RATZINGER 2010»: – Ma una clamorosa conferma implicita arrivò dallo stesso Benedetto XVI che durante un improvviso pellegrinaggio a Fatima, il 13 maggio 2010, affermò: “Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa”. Aggiunse: “sono indicate realtà del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano… e quindi sono sofferenze della Chiesa che si annunciano”. Ma quali profezie potrebbero trovarsi in quel testo?

«Fanno riflettere queste due frasi del Papa pronunciate in quel discorso a Fatima: “L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo”. E poi: “La fede in ampie regioni della terra, rischia di spegnersi come una fiamma che non viene più alimentata”.

Osservo che non c’è bisogno d’essere custode di nessun gran segreto, né un dotto oracolo per descrivere nell’anno 2010 quel che è già una vecchia realtà conosciuta dal tempo delle aperture conciliari, riguardo alla Fede e alla decadenza spirituale del mondo. Lo stesso Ratzinger, almeno dal 1984, nella sua intervista a Vittorio Messori, già parlava di tali guai.

Quel che dice ora Socci sarebbe così soltanto per rendere ancora più grave l’azione di occultamento della rovinosa realtà spirituale, che lui riconosce, a causa del silenzio e dell’opera nefasta da parte dei «capi conciliari». Infatti, dalle parole di Ratzinger è possibile intuire “che c’è davvero  dell’altro in quel Terzo Segreto ed è drammatico per il mondo e per la Chiesa. Proprio a quella visita del papa è forse dovuta l’uscita di questo libro che fa filtrare un altro pezzetto di verità. Il volume infatti attinge alle lettere di suor Lucia e al Diario inedito intitolato “Il mio cammino”. Impressionante, fra gli inediti, è il racconto di come suor Lucia superò il terrore che le impediva di scrivere il Terzo Segreto.»

Vediamo allora il testo che ci interessa nel libro in questione: «Um Caminho sob o Olhar de Maria» (Un Cammino Sotto lo sguardo di Maria), Biografia di Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato, pubblicato dal Carmelo de Coimbra. con l’imprimatur del 23 Agosto 2013.

Ho con me quest’opera del Carmelo, dove è gran parte della documentazione della Suora con alcuni inediti della sua corrispondenza. Lo so perché qualcosa della mia corrispondenza con la Veggente è citata col mio nome in nota (p. 201). Ciò lo dico qui poiché in questa stessa lettera vi è una questione che interesserà alla riguardo alla data 1960.

Socci, cita la traduzione della parte inedita del libro riguardante la difficoltà della Veggente di Fatima a scrivere la terza parte del «Segreto», come le era stato ordinato dal suo Vescovo. (p. 266, vedi foto).

L’INEDITOVerso le 16 del 3 gennaio 1944, nella cappella del convento, davanti al tabernacolo, Lucia chiese a Gesù di farle conoscere la sua volontà: “sento allora che una mano amica, affettuosa e materna mi tocca la spalla”. E’ “la Madre del Cielo” che le dice: “stai in pace e scrivi quello che ti comandano, non però quello che ti è stato dato di comprendere del suo significato”, intendendo alludere al significato della visione che la Vergine stessa le aveva rivelato.

Subito dopo – dice suor Lucia – “ho sentito lo spirito inondato da un mistero di luce che è Dio e in Lui ho visto e udito: la punta della lancia come fiamma che si stacca, tocca l’asse della terra ed essa trema: montagne, città, paesi e villaggi con i loro abitanti sono sepolti. Il mare, i fiumi e le nubi escono dai limiti, traboccano, inondano e trascinano con sé in un turbine, case e persone in un numero che non si può contare, è la purificazione del mondo dal peccato nel quale sta immerso. L’odio, l’ambizione, provocano la guerra distruttrice. Dopo ho sentito nel palpitare accelerato del cuore e nel mio spirito una voce leggera che diceva: ‘nel tempo, una sola fede, un solo battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità  il Cielo!’ Questa parola ‘Cielo’ riempì il mio cuore di pace e felicità, in tal modo che, quasi senza rendermi conto, continuai a ripetermi per molto tempo: il cielo, il cielo!”.

Così le viene data la forza per scrivere il Terzo Segreto senza difficoltà il 3 gennaio 1944, in ginocchio e sul letto che le serviva da tavola (O Meu Caminho, I, p. 158 – 160.)

Dice Socci: «L’inedito che ho appena citato è un documento molto interessante, dove gli addetti ai lavori trovano facilmente conferma alla ricostruzione storica per cui il Terzo segreto è composto di due parti: una, la visione, fu scritta e inviata prima, mentre l’altra – quella che nelle parole della Madonna è “il significato” della visione stessa – fu scritta e inviata successivamente.

«E’ il famoso e misterioso “allegato” a cui accennò Capovilla. E’ il testo, tuttora non pubblicato, dove presumibilmente sta la parte che più spaventava suor Lucia. La stessa parte che spaventò Giovanni XXIII (ma anche, prima di lui, Pio XII) e che Roncalli decise di non rendere nota perché – a suo avviso – poteva essere solo un pensiero di suor Lucia e non avere origine soprannaturale.

E’ una parte così esplosiva che si continua tuttora, ufficialmente a negarne l’esistenza. E l’apertura di Benedetto XVI nel 2010, che ha portato anche alla pubblicazione di questo volume, oggi si è richiusa. CHI TACE…. Lo dimostra quanto è accaduto a Solideo Paolini, il maggiore studioso italiano di Fatima che, viste le pagine di questo libro che gli ho inviato, ha scritto al Carmelo di Coimbra chiedendo di poter consultare le due opere inedite menzionate nel volume, ritenendo che lì vi siano ulteriori dettagli sulla parte secretata. La lettera è arrivata a destinazione, ma non ha avuto risposta. Paolini allora ha scritto di nuovo… Ma anch’essa non ha avuto risposta. Eppure sarebbe stato semplice rispondere di no. Evidentemente la risposta era “sì”, ma non si può dare, perché sarebbe esplosiva. Così tacciono. Tuttavia la visione che ho appena citato rimanda ai due elementi che presumibilmente sono contenuti nel testo inedito del Segreto: la profezia di un’immane sciagura per il mondo e una grande apostasia e crisi della Chiesa. Una prova apocalittica al termine della quale – disse la Madonna stessa a Fatima – “il mio Cuore Immacolato trionferà”… Significa che oggi, 2014, siamo già entrati nella spaventosa prova? In effetti se si guarda la cronaca…»

Strano modo di dedurre la verità, perché a questo punto, la totale mancanza di risposta alla richiesta del “più grande studioso italiano di Fatima” significherebbe semplicemente per loro un “sì”, perché “il silenzio è assenso”! Ma in questo modo non si conferma solo la propria idea, che si vuole vera?

Eppure, non c’è dubbio che il testo sia davvero molto importante, sia per il racconto di Lucia sulle difficoltà incontrate a scrivere il «Segreto» sul «terzo castigo» (la visione dell’eccidio papale), sia per la conferma che è stata la Madonna a dire quando il suo esito comincerebbe a “essere più chiaro”, fissando la data del 1960 per la sua apertura; proprio quando Giovanni 23 lo ha censurato e fatto archiviare!

Di questo fatto fondamentale, che riguarda la profetica datazione della terza parte del Messaggio, non parla Socci, occupato a confermare le sue ragioni: “il Terzo Segreto si compone di due parti: una, la visione, scritto e inviato prima, mentre l’altro – quello che le parole della Madonna è “il significato” della stessa vista – è stato scritto e successivamente inviato. “

Sì, inviato al Vaticano per essere anch’esso censurato e nascosto da tutti, da Giovanni 23 a Ratzinger, anche se affermano e confermano ora che TUTTA la terza parte del Segreto sia stata resa pubblica nel 2000. Dunque mentono tutti e anche Suor Lucia, portata a dichiarare che la data del 1960 l’ha messa lei, secondo una sua intuizione!

A questo punto, dopo aver riconosciuto il buon lavoro di Antonio Socci nella diffusione del Segreto e pure quello molto importante sul Cristianesimo come religione più perseguitata sulla Terra (senza dimenticare le sue molte osservazioni anticonciliari, come l’accusa del «patto scellerato» voluto da Giovanni 23 col compromesso di Metz per il silenzio sul comunismo), dobbiamo tornare alla realtà di Fatima, che non è nessuna Medjugorge lodata da questo autore.

La mia analisi sull’autenticità della visione simbolica pubblicata nel 2000, ma censurata dagli occupanti del Vaticano fino a tale data, si basa proprio su quella «liquidazione» del Papa, primo custode della verità nella «visione» resa pubblica. Più chiaro di così! Ed è veramente una realtà macroscopica quella del Papa cattolico «liquidato» con tutto il suo entourage fedele, da spari e «frecce» (che rende chiaro trattarsi di morte simbolica); «rimossi» per far subentrare un «nuovo papato conciliare», quello dei contraffattori modernisti della Tradizione. Per vederlo ormai non c´è bisogno della visione profetica di Fatima: è nella realtà dei fatti l’attacco interno alla Fede dei novatori ecumenisti elevati in alta Sede! Non si vuol vedere la rovina degli attuali «falsi cristi»; degli «anticristi in Vaticano», più chiara dal 1960 quando fu eletto Roncalli, il modernista e pro-massone che doveva massonizzare la Chiesa, come infatti è successo? Un disastro già descritto nell’intervista di Suor Lucia a Padre Fuentes (dicembre 1957), anch’essa censurata dai conciliari, ma dimenticata da tanti cattolici che si occupano di Fatima.

La vastità della rovina si riconosce dalla manipolazione della Verità nella sua stessa sede terrena, la Santa Sede, formata per confermarLa, ma corrotta fino al midollo dal Vaticano 2º. Tra queste verità c’era il Segreto di Fatima per richiamare il mondo alla conversione e alla penitenza, ma censurato come «profezia di sventura»; profezia resa più chiara proprio allora.

Ecco la ragione della censura pure di questa data. A proposito del 1960, la Suora mi ha risposto in quella lettera menzionata prima (24 giugno 1987) e segnata in questa nuova biografia documentata di Suor Lucia (p. 201). In essa Suor Lucia risponde ripetendo la mia domanda: “L’anno 1960, cruciale nella vita della Chiesa e del mondo, da fatti ancora invisibili, era previsto come tempo per la conoscenza di Segreto, ma come la Divina Misericordia ha fatto conoscere a Suor Lucia questa data? La Suora risponde: “Il come della conoscenza di questa data io non sono autorizzata a spiegarlo qui, ma si tenga in mente che l’autorizzazione concessa perché la Chiesa potesse aprire la mia lettera non era un ordine affinché la pubblicasse”.
Sembra impossibile conciliare ciò con quanto detto nel 2000: Se fu Lucia a stabilire l’anno 1960 per l’apertura della terza parte del Segreto, come poteva riferirsi a un’autorizzazione a se stessa e poi ad un altro ordine e autorizzazione concessa alla Chiesa? E pretendono che si creda che questa data, che tenne sospesa l’attenzione della Cristianità e del mondo per oltre mezzo secolo, non sia legata al periodo profetizzato dal Segreto, ma prodotto di una semplice intuizione del Veggente?

Ora questa memoria della Veggente lo conferma: fu la Madonna a profetizzarla.

In ogni caso, non è possibile modificare i fatti della storia di questo periodo. Tutto nella Chiesa fu alterato e non c’è dubbio che queste mutazioni nel mondo cattolico provocarono un cambiamento radicale nella società umana; un degrado irreversibile osservato in tutta la terra; mutazione che, dopo aver aperto le porte della Chiesa al mondo, a provocato in esso una rivoluzione sociale di proporzioni inaudite, cambiando il modo di pensare e di vivere del nostro tempo.

E poiché è sempre il mondo spirituale a guidare il sociale, è impossibile non domandare quale evento avessi scosso allora la Chiesa? Chi rifiutasse l’importanza di questo tremore storico, dovrebbe spiegare per quale clamorosa coincidenza proprio allora iniziò la scristianizzazione del mondo e l’apostasia universale. Un teologo scrive: “Si può affermare senza dover fornire prove che la causa di tutta la crisi della Chiesa è il Vaticano due (allora convocato). Spetta a chi negasse tale causa efficiente del disastro ecclesiale fornire la prova che non lo fu. Ma per essere credibile dovrebbe allora rivelare quale altro evento ha superato il Vaticano 2º con conseguenze così terribili, divenute già più chiare nel 1960, come previsto dalla data del «Terzo Segreto»”.

Infatti, il desolante evento che precedette questo corso devastante fu l’elezione di Giovanni 23 e il conseguente rifiuto di pubblicare il Segreto della Madre celeste per la salvezza dei loro figli.

Come si può capire, se alla terza parte del Messaggio di Fatima mancasse il riferimento a una data, la sua natura profetica nell’indicare pericoli per la Fede sarebbe, se possibile, neutralizzata.

Come credere allora che il 1960 sia una data ideata da Lucia, come vuole ora il Vaticano?

Se lo fosse, come è possibile che nel 1959 il Vescovo di Leiria-Fatima, mons. Venancio, si sia diretto a tutti i vescovi del mondo per proporre la preparazione alla pubblicazione del Segreto con la manifestazione pubblica di una novena universale? Ma il Vaticano di allora era cambiato – era contrario a Fatima. Ecco l’adulterio religioso d’enorme gravità che, a servizio della degradazione ecumenista del mondo, evocava una punizione della dimensione del diluvio universale.

Il mondo cattolico ha avuto nel 2000 la visione del Vicario di Cristo, il rappresentante di Dio nel mondo, “liquidato” insieme al suo seguito fedele. Eppure, finora non si vuole legare tale visione profetica alla realtà – ormai storica – dell’assenza del Papa cattolico, continuatore di 260 Papi e 20 Concili ecumenici. Si preferisce accettare come papa chi corrompe la santa Dottrina, e accusare i cattolici cosiddetti sedevacantisti, che vedono il risultato di questa vacanza mortale. Ma chi ama veramente il Romano Pontefice: colui che vede al suo posto un deviato che s’inventa una falsa ermeneutica della continuità nella Parola di Cristo, o chi sa che questa Sede non può essere contaminata da simulacri papali che non confessano, ma rompono la sua Tradizione. Eccola ricordata dalla Madonna: ‘nel tempo, una sola Fede, un solo Battesimo, una sola Chiesa, Santa, Cattolica, Apostolica. Nell’eternità il Cielo!

Siamo alla questione cruciale: la spiegazione del Terzo Segreto da parte della Madre di Dio e nostra: non vi è peggiore adulterio religioso che l’apostasia ecumenista di questa Verità – per la quale Gesù Cristo ha sofferto la sua Passione. E il colmo di quest’adulterio è di essere promosso dall’interno della Sua stessa Chiesa, in mome di un Papato xhe non c’è più.

Ecco l’abominio spirituale magno, al quale corrisponde la più vasta desolazione terrena.

Qui c’è, quindi, da completare la conclusione di quell’articolo: Significa che viviamo ora la spaventosa prova spirituale se si guarda quello che succede nella Chiesa e nel mondo…

Se continueranno a negarlo, saranno i mari, le montagne, le pietre a urlare (Lc 19, 40), perché manca solo la prova tellurica finale per ultimare tanta desolazione universale ! Che Dio ci aiuti.

Vedi anche: «L’Autenticità del «Segreto» pubblicato nel 2000: http://wp.me/pWrdv-Ml

En Français: http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=9996

em português: https://wordpress.com/post/13927649/4218

in English: http://promariana.wordpress.com/2012/11/01/2567/;

En Espanhol: https://wordpress.com/post/13927649/4218

7 Risposte

  • E in effetti mi viene da pensare che questo clima impazzito, queste bombe d’acqua improvvise e spesso letali (si veda la tragedia del Molinetto della Croda, nel trevigiano) sia il segno che “le pietre stanno iniziando a gridare”, vista l’ostinazione del clero cattolico modernista nella menzogna e nella falsificazione della Verità, della retta Dottrina, del Magistero bimillenario. Ora chiamano bene il male e viceversa. Invocano la benedizione di S. Pio X su peccatori pubblici ed impenitenti (tutte le loro “forme d’amore, sic!).
    Inoltre, come ho già detto in precedenti miei post su altri blog catolici, nutro seri dubbi sulla validità dei conclavi 1958 e 1963. Sul primo per affermazioni dello stesso Siri, in un’intervista prima di morire, disse “in quel conclave sono successe cose terribili, ma non posso parlare, perché sono legato dal segreto”. La prima fumata era bianca: l’ho vista coi miei occhi; poi, dice l’FBI, cii fu una lotta furibonda attorno alla stufa e mezz’ora dopo ecco la fumata nera, e due giorni dopo arriva il “papa buono” (a cosa?). Si dice che Siri avesse già scelto il nome: Gregorio XVII, ma che poi fosse stato minacciato di morte, lui e i suoi familiari, e poi anche minacce di scisma, così che lo piegarono, imponendogli il silenzio. Dietro a tutto questo c’era Montini, che dettò le condizioni a Roncalli tramite i suoi (sempre si dice, è ovvio): nominare subito Montini cardinale e prepararlo per la successione; e Roncalli accettò. Nel 1963, sempre si dice, sembra che anche allora Siri avesse ottenuto la maggioranza necessari, ma che fosse stato costretto a ri-rinunciare. Fantascienza? alla luce dei disastri verificatisi, non credo. La Madonna ci voleva avvisare, ma satana le mise i bastoni tra le ruote. Poi i papi del Concilio ed i novatori modernisti fecero il resto; dopo è stata, ed è tuttora, dittatura ferrea e inflessibile: le prove? epurazioni, commissariamenti, diaspora FFI, querele ai tradizionalisti, ecc.

  • C’è poco da capire ormai sulle parole della Madonna a Suor Lucia:la data del 1960 sta ad indicare il concilio non dogmatico Vaticano II e l’apertura al comunismo; in qulla data l’umanita capira (quindi problematiche gia in quella data e non papa Giovanni PaoloII che viene sparato 25 anni dopo)anche il riconoscimento dello stato di Israele.Inoltre la Madonna ha pregato che il Papa insieme a tutti i vescovi Consacrasse pubblicamente la Russia al suo Cuore Immacolato solo 5 minuti di preghiera per salvare il l’Uomo dalla rovina ma nessun papa lo ha mai fatto.Hanno cosacrato il mondo ma non esclusivamente la Russia.Chi dice che e stato fatto mente. Defensor Fidei

  • Vorrei chiedere gentilmente al Sig. Arai Daniele un editoriale approfondito con riferimenti e citazioni circa la storicità della sostituzione di Suor Lucia con un’altra persona. Grazie

  • da considerare inoltre, secondo quanto ho letto, che Woityla poco o nulla sapeva delle apparizioni di Fatima. Ma venne messo al corrente di ciò durante la sua degenza in ospedale, dopo l’attentato. Da qui grande devozione alla Madonna che l’avrebbe salvato (e perchè no?). Di poi la mistificazione per cui il papa colpito nella visione del terzo segreto, sarebbe stato lui, Woityla, ma salvato e non morto come nella visione. Probbilmente era talmente grande il suo senso di sè, da sentirsi interprete della visione. Infatti anche Ratzinger disse che il papa della visione era Woityla, ma non deceduto, come da visione, ma salvato dalla Madonna !
    Così si spacciò la visione profetica con un’aggiustatina, tanto per calmare gli animi cattolici e stornarli dalla più amara verità,cioè che il papa era stato ucciso da ogni genere di arma e vi sarebbe stata la vacanza della sede

  • L’evento Fatima non può essere spiegato se non ancorato alla Scrittura. Contesto che la mort del “Vescovo vestito di Bianco” della nota Visione possa essere considerata una morte “simbolica”, così com’è detto nel post. Non si tratta, evidentemente, della semplice liquidazione del Papa cattolico, ma molto di più. Vediamo:
    “salire il Monte” è espressione salmica (Sal 24). Può “salire il Monte” chi ha “mani innocenti e cuore puro”. Cuore Puro, cioè Cuore Immacolato. Chi è questo “Vescovo”? Direi che è un Figlio che la Madre della Chiesa offre al Padre celeste col suo Cuore Immacolato. Una Vittima gradita al Cielo, offerta dalla Madre della Chiesa in “sacrificio di riparazione”. Ricordiamo che i due assiomi di Fatima sono la devozione al Cuore Immacolato di Maria e Comunione eucaristica “riparatrice”. Le due cose vanno tenute unite.
    Rammentiamo che Benedetto XVI usò questa espressione – “salire il Monte” – per descrivere la sua uscita di scena. E’ dunque lui questo “Vescovo vestito di Bianco”? Non direi, in quanto egli è piuttosto il “Papa emerito”. Tuttavia, egli ha usato questa espressione per indicare una successione legittima, in alternativa ad un’altra che evidentemente non lo è.
    Se la Donna/Chiesa si pone in analogia con la prima Donna/Eva, facendosi irretire dal “serpente antico”, si ripropone la situazioone della Prima caduta: “Con dolore partorirai figli”. L’Apocalisse descrive infatti la Donna che “gridava per le doglie e il travaglio del parto” (Ap 12,2). E’ la Madre della Chiesa “Addolorata”. Vediamo dunque che questa è esattamente la situazione in cui si trova la Donna/Chiesa in questi nostri drammatici tempi: la Donna ha copulato col demonio e ne è venuto fuori un falso-Agnello. L’evento Fatima sta a indicare che è necessario lavare nel sangue dei “figli della Donna” – “sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” – la macchia grave prodottasi nella veste di lino della Donna/Chiesa. Il “Vescovo vestito di Bianco” si pone a Guida di questo processo salvifico voluto dalla Madre della Chiesa sotto la protezione dell’Arcangelo Michele. Il “Vescovo vestito di Bianco” deve ancora manifestarsi al mondo: Servo sofferente e Vittima di espiazione.
    Allargare le menti e leggere la Bibbia!

  • Messaggio: ERESIA DEGLI ANTIPAPA
    I papa peggiori della storia, per intrighi e immoralità manifesta, non furono però mai eretici. Ovvero stettero sempre alla larga dalla dottrina. Usarono il papato come qualsiasi altra monarchia, ovvero come un potere temporale. Non cambiarono però mai una sola parola della verità dottrinale. Semplicemente la violarono privatamente, con il proprio comportamento personale, così come fa qualsiasi peccatore. Quelli invece che dopo o addirittura già prima di essere eletti, furono apostati ed eretici, sono in effetti antipapa, falsi profeti, ed anticristo. Li troviamo infatti esclusi e non elencati come papa, ma come antipapa, almeno fino al 1958.
    Ora l’attuale usurpatore del titolo petrino, ovvero Francesco è un antipapa e con lui lo furono anche tutti gli altri antipapa eletti dopo il 1958. Quando al conclave elessero prima il cardinale Siri e poi lo detronizzarono, eleggendo il papa comunista gradito al Cremlino di Mosca. Da allora , i membri del clero sono tutti apostati ed eretici e parteciparono ormai già eretici al Concilio vaticano II. Da quel momento non è quindi vacante solo la sede papale, ma ogni grado della gerarchia ecclesiastica a partire dall’ultimo presunto prete, fino a tutti i vescovi e a tutti i cardinali. I quali, tutti presunti prelati invalidamente nominati, non si sono mai opposti a tale apostasia, anzi la negano. Anche i cattolici tradizionalisti sono quindi eretici ed apostati perché non scomunicano i vaticanisti del conclave del 1958 e quelli del concilio vaticano II
    LA CHIESA CATTOLICA VISIBILE quindi non esiste più, ad esclusione dei soli laici tradizionalisti, i quali ancora credono nel catechismo e nella dottrina di prima del 1958, e che sono rimasti fedeli all’ultimo papa cum dignitate, PIO XII. Sono pochi questi apostoli degli ultimi tempi e sono nascosti agli occhi del mondo purtroppo, come profetizzarono Madaleine de la Salette e Luigi Grignion de Montfort.
    Solo questi laici dunque, insieme alla CHIESA INVISIBILE CELESTE, beneficiano del non praevalebunt.
    Tutto diventerà manifesto con il ritorno dei due profeti, i quali agiranno direttamente sotto il Vero Signore e capo della Chiesa GESU CRISTO e sotto la protezione di MARIA.
    “Uscite da essa, (Babilonia la Grande) o popolo mio” dice il Signore.
    Anche Siri subendo la defenestrazione non fu più, ne cardinale, ne papa, (non buttò fuori dalla Chiesa gli eretici, ma unendosi a loro contro se stesso e contro Dio, che lo aveva fatto eleggere papa, entrò colpevole di accidia nella cricca acquiescente degli apostati). Tradì infatti il Signore, perché accettò la propria sostituzione con l’antipapa Giovanni XXIII, (Stesso nome e stessa funzione di un precedente antipapa).
    Pensiamo dunque alla nostra salvezza e preghiamo insieme, che Gesù torni presto nella sua seconda venuta intermedia, la quale misericordiosa II venuta ci salverà dalla sua venuta finale, quando tutto sarà compiuto nel bene e nel male.
    Leggetevi la bolla pontificia Cum ex apostolatus officio di Paolo IV. Poi digitate in rete su Google: “quando il Cardinale Siri fu eletto papa nel 1958. La notizia viene dai servizi segreti di tutto il mondo, incluso quelli vaticani. Alla faccenda è stata tolta la secretazione di diritto e di fatto già da molto tempo.
    Ora poiché alcuni non credono nel modo corretto e pieno all’infallibilità del papa, da Pietro ad oggi. Allora non sono nemmeno cattolici, ma sono scismatici ed eretici, e con ciò non sono battezzati e /o consacrati sacerdoti in modo valido: mancano materia, intenzioni e forma tridentine, della chiesa di sempre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *