Segnalazione Quelsi
Lo scorso 5 luglio l’ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, parlava del naufragio agli studenti dell’università La Sapienza di Roma. La notizia è stata diffusa solo oggi, facendo esplodere le prevedibili polemiche e l’indignazione su facebook, tanto da far credere che fosse una bufale. Eppure, le principali fonti italiane, dall’Ansa al Corriere, ne hanno parlato.
La notizia, in effetti, è vera. Ma da ridimensionare. Schettino non ha tenuto una “lectio magistralis”, come trapelato da alcune fonti tra cui la stessa Ansa, ma è intervenuto durante un seminario intitolato «Dalla scena del crimine al profiling» organizzato nell’ambito del Master in Scienze criminologiche e psicopatologico-forensi della facoltà di Medicina dell’università romana. Un seminario che vale 4 crediti formativi.
Lectio magistralis o no, l’iniziativa appare in ogni caso inopportuna, essendo ad oggi l’ex comandante indagato per il naufragio della Costa Concordia costato la vita a 32 persone.
E’ dello stesso avviso il rettore della Sapienza, Luigi Frati, che ha deciso di deferire il docente responsabile del seminario.
Schettino, però, si sarebbe auto-invitato per la par condicio, proprio perché quel giorno il seminario avrebbe trattato l’argomento del naufragio della Costa Concordia. Questa è almeno la versione del professor Vincenzo Mastronardi, colui che ha invitato Schettino a intervenire durante il seminario: “La Sapienza non c’entra niente, è un’iniziativa del Centro sperimentale cineteatrale di criminologia, tanto che il seminario era riservato agli esperti e non si svolgeva all’università, ma al Circolo aeronautico della Casa dell’Aviatore per segnalare anche fisicamente il distacco dall’ateneo” è la difesa del docente pubblicata sulle colonne del Corriere. Il Circolo e l’Ateneo sono in ogni caso a poca distanza l’uno dall’altro. Ma secondo Mastronardi l’idea di partecipare sarebbe venuta allo stesso Schettino: “non è stata mia l’idea di invitare Schettino, è lui che, saputo dell’iniziativa, ci ha contattato attraverso i suoi legali chiedendo di poter intervenire per par condicio. Sapeva che degli esperti avrebbero parlato del naufragio e temeva che dalla loro versione potessero derivare danni per la sua linea difensiva. Sicuramente ho sottovalutato le conseguenze della cosa, ma non c’è dubbio che dal punto di vista scientifico il punto di vista del protagonista di quel fatto di cronaca cosi tragico era sicuramente interessante“.
Una par condicio costata cara. La Nazione, quotidiano di Firenze, ha pure rivelato che Schettino avrebbe addirittura parlato della “gestione del controllo del panico”, da lì la mezza bufala nata su facebook secondo cui avrebbe addirittura tenuto una lectio magistralis sull’argomento. Ma le conseguenze della partecipazione sono state chiare sin da subito: tanti gli studenti imbarazzati, quel giorno. Alcuni hanno formulato domande, stava per nascerne un’accesa discussione che è stata stroncata sul nascere. L’intervento di Schettino è durato non più di un quarto d’ora.
Un mese dopo l’imbarazzo degli studenti, è il turno dell’indignazione di stampa, repubblica, ministri, esponenti politici e procuratori capi. Tra tutti, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha parlato di “fatto sconcertante”. E il rettore ha deferito il docente responsabile. Un provvedimento accettato dal diretto interessato: “Il deferimento è giusto, lo avrei fatto anche io al posto del rettore, serve per chiarire la vicenda e io la chiarirò nelle sedi opportune. Comunque si è trattato di un intervento breve, fatto come protagonista di un fatto di cronaca di rilevanza mondiale“.
Riccardo Ghezzi | agosto 6, 2014 alle 3:30 pm | Etichette: costa concordia, naufragio concordia, sapienza, schettino | Categorie: Cultura e Informazione | URL: http://wp.me/p3RTK9-5bb