Segnalazione di Filippo Prati
Nel frattempo alcuni nuovi particolari confermano il profilo di estrema destra e piccolo borghese della “repubblica”. La RPD ha approvato un progetto di costituzione che riprende molti dei temi più cari all’intera estrema destra europea. Come spiega nei dettagli il sito anarchico Nihilist alla base della costituzione c’è un integralismo religioso di stampo reazionario e ultranazionalista, come evidenziato da uno dei primi articoli, che parla della “creazione di uno stato indipendente e sovrano mirato a ripristinare lo spazio culturale e di civiltà omogeneo del Mondo Russo, sulla base dei suoi valori religiosi, sociali, culturali e morali tradizionali, con la prospettiva di entrare a fare parte della Grande Russia in quanto aureola del territorio del Mondo Russo, […] rimanendo legati agli ideali e ai valori del Mondo Russo e onorando la memoria degli antenati”. Il progetto assegna inoltre alla Chiesa ortodossa russa (patriarcato di Mosca) il ruolo di colonna portante della repubblica: “L’esperienza e il ruolo storico dell’Ortodossia e della Chiesa Ortodossa Russa (Patriarcato di Mosca) vengono da noi riconosciuti e rispettati, tra le altre cose, anche come colonne sistemiche del Mondo Russo”.
L’articolo 21 autorizza la “repubblica”, senza porre limiti, a proteggere i cittadini dalle sette religiose mettendole fuori legge, ma senza definire in alcun modo tali sette e aprendo così la strada alla persecuzione di qualsiasi religione non gradita alla Chiesa Ortodossa Russa. L’articolo 4.3 promuove i valori della “famiglia tradizionale”, bandiera dell’estrema destra europea: “si garantisce il sostegno dello stato alla famiglia tradizionale quale unione tra uomo e donna registrata e regolata dalla legge”. L’articolo 31.3 è apertamente omofobo: “Nessuna forma di unione perversa tra persone dello stesso sesso viene riconosciuta o consentita dalla Repubblica Popolare di Donetsk e ogni tale tipo di unione verrà perseguito dalla legge”. Gli articoli 3 e 12.2 sanciscono il diritto alla vita fin dal momento del concepimento, implicando in tale modo il divieto di aborto.
Evviva la repubblica di Donestk,dunque !
non e’ altro che il rifacimento,con piccole diversita’, di quanto era la costituzione degli stati pre-italici, quando le colonne tradizionali portanti erano la religiosita’ della popolazione e dei sovrani.
Bisognerebbe capire in lingua russa cosa si intenda per “setta”.
Ma le obiezioni sono due.
primo -di sette nella chiesa cattolica ve ne sono purtroppo tante e ben approvate dallo spirito conciliare
secondo- se fosse catalogata la chiesa cattol;ica odierna, tra le sette,non mi stupirei,ne’ mi scandalizzerei visto il carattere religiosamente ecumenista che ora la contraddistigue e la assimila al credo giudaico od islamico o animista!