Le adozioni gay sono buone e fanno bene: si decida a dichiararlo il retrogrado Bergoglio!

Condividi su:

 

del Prof. Franco Damiani

 

 

COPPIA LESBICA“Prima di emettere giudizi (soprattutto giudizi negativi) – ci ammonisce dalle colonne del “Foglio” Angiolo Bandinelli – credo sia bene leggere nella sua interezza la sentenza del Tribunale romano (che ha riconosciuto l’adozione di una bimba da parte di una coppia lesbica, una delle cui componenti è la madre della bimba stessa, ndr). E’ un documento lontano da una qualsiasi deriva ideologica, nutrito di solido buon senso, di umanità e razionalità  argomentativa (e via con l’e…lenco degli articoli di legge, ndr) “sempre – chiarisce l’avvocato della coppia, Maria Antonia Pili – nel superiore e preminente interesse del minore a mantenere anche con l’adulto, in questo caso genitore ‘sociale’, quel rapporto affettivo e di convivenza già positivamente consolidatosi nel tempo, a maggior ragione se nell’ambito di un nucleo familiare e indipendentemente dall’orientamento sessuale dei genitori”. 

Già, i bimbi si sottraggono solo alle coppie “normali”, ai genitori “asociali”, indipendentemente da “rapporti di convivenza già positivamente consolidatisi nel tempo”. Ma siamo tranquilli, perché la signora avvocata ci assicura che tutto è fatto, ci mancherebbe, nel “superiore e preminente interesse del minore”. Che sarà sicuramente entusiasta di avere due mamme: non capita mica a tutti!

Ma non è finita, perché come può Bandinelli, dall’alto della saggezza accumulata nei suoi quasi novant’anni di vita, non toccare il tema “religioso”? Eccolo dunque allora spiegarci che se tante coppie non vivono più secondo i dettami della Chiesa, la colpa è di quest’ultima, non già, come qualche stupido potrebbe pensare, perché troppo tiepida nel difenderli, ma al contrario perché troppo autoritaria! “Non è invocando il Principium Auctoritatis (il latinorum di cui diffida Renzo Tramaglino, creatura del cattolico – giansenista – Manzoni) che essa guadagna l’autorevolezza necessaria a svolgere bene le proprie delicate funzioni e doveri.  L’autorevolezza qui richiesta non è un cedimento alla modernità. può essere un arricchimento”.

Quindi, anche qui tutti tranquilli. Quel fanatico integralista di Bergoglio ha già capito che cosa deve fare: dichiarare sante le unioni sodomitiche, lecite e anche meritorie le adozioni gay (del resto, con buona pace di Bandinelli, c’è già ben avviato), consapevole che non si tratterà comunque di un “cedimento alla modernità”, ma – lo assicura Bandinelli – un “arricchimento”. Che si vuole di più? C’è solo un piccolo dubbio: ma se il principio d’autorità è così negativo, su che cosa potrà fondarsi l’apertura di Mr. Bergie? E se quei birichini dei cattolici si facessero beffe della sua “apertura” (nonché di quelli di “tribunali” e “avvocati” senza coscienza)  e continuassero a considerare la sodomia un peccato infame e le adozioni gay un atto che grida vendetta al cospetto di Dio?

Che bel ginepraio, povero Bandinelli!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *