Torna ad intensificarsi la propaganda Anti-Assad: Siria nuovamente nel mirino

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ISIS SIRIAIntroduciamo la questione con un brevissimo riassunto, per chi non è informato sulla questione e si è perso gliarticoli precedenti sulla Siria.

 

Da ormai più di tre anni in Siria è in corso una sanguinosa guerra dove l’esercito regolare siriano affronta formazioni terroristiche islamiste che impiegano mercenari fondamentalisti provenienti da tutto il mondo, Europa compresa, finanziate e armate dai governi occidentali (Usa e Israele in primis, ma anche Gran Bretagna e Francia) e dai loro alleati arabi (Turchia, Arabia Saudita e Qatar)

Secondo le previsioni dei “manovratori occulti” il governo di Assad avrebbe dovuto capitolare in fretta, come avvenuto nel resto dei paesi dove è stata alimentata la “primavera araba“, ma USA e soci non avevano considerato la grande popolarità ed il sostegno di cui gode il Presidente Bashar Al Assad in Siria, dove decine di migliaia di cittadini si sono arruolati a difesa della propria nazione, per evitare che finisca nelle mani dei jihadisti.

La guerra ed i finanziamenti occidentali ai jihadisti sono stati “accompagnati” da una forte propaganda anti-siriana, dove il governo di Bashar Al Assad veniva accusato delle peggiori nefandezze con montature mediatiche, molte delle quali talmente palesi da essere state “smontate“, anche da giornalisti occidentali.Abbiamo evidenziato alcuni casi plateali in questo articolo (vedi i video delle montature)

Dopo due anni di guerra, quando i jihadisti stavano per soccombere, il popolo siriano è stato colpito con armi chimiche: immediatamente USA e soci hanno cercato di attribuirne la responsabilità ad Assad, persino l’ONU – che finge di non vedere cosa sta facendo ISIS e si è tappato gli occhi fino a quando questa formazione non ha assunto il controllo di metà territorio iracheno e di metà territorio siriano, conquistando ingenti depositi di armi e cospicui capitali svuotando i caveau delle banche dei territori conquistati – tuonò immediatamente contro Assad, dichiarando che “ci sarebbero state conseguenze“, facendo evidentemente riferimento ad un’aggressione militare, salvo accantonare la questione quando – grazie alla Russia, ma anche a numerosi giornalisti, analisti e osservatori occidentali – è emersa la verità: ovvero che le armi chimiche sono state usate dai cosiddetti “ribelli moderati“, che volevano dare la colpa ad Assad e fare in modo che la comunità internazionale (che non aspettava altro) intervenisse contro di lui.

Tale periodo è stato caratterizzato da un ingente sforzo propagandistico per giustificare agli occhi della popolazione occidentale l’attacco contro Assad. NON SOLO MASS MEDIA: gli USA ed i poteri forti sanno bene che parte dell’opinione pubblica non crede più ai giornali e alle tv di regime; conoscono molto bene il potenziale del web – visto che hanno strumentalizzato per fomentare le rivolte che hanno dato vita alle “primavere arabe” – pertanto sono nate come funghi, in tutto l’occidente, blog e pseudo associazioni di solidarietà verso il popolo siriano e antagoniste di Assad, mentre molte associazioni già esistenti sono state finanziate con una pioggia di soldi dalle varie “fondazioni” dei potenti (ad iniziare da Soros e Rockfeller) per dare vita ad una campagna anti-Assad.

Associazioni / blogger che si riempono la bocca con parole come “solidarietà” e “aiuti umanitari” e che agli occhi dei cittadini risultano più credibili quando denunciano massacri mai avvenuti o altre nefandezze di cui sarebbe colpevole il governo di Assad.

Associazioni e blogger, quasi sempre anonimi, molto più spudorati degli organi ufficiali, poiché a differenza delle TV hanno “meno gli occhi addosso“, e sono libere di inventare massacri mai avvenuti o di far credere che la responsabilità sia di Assad anche quando in realtà è dei suoi nemici.

Associazioni e blogger che hanno fatto passare formazioni estremiste che hanno fatto da precursore a ISIS (ovvero in seguito sono confluite in esso, o ci sono confluiti i combattenti, attirati dai maggiori benefit concessi dall’organizzazione di Al Baghdadicome eroi che combattono per la libertà.

Associazioni e/o blog che NON parlano del fatto che l’opposizione siriana è costituita da mercenari islamisti; dei loro massacri – veri – non parlano, nonostante questi bombardino con razzi e colpi di mortaio i quartieri di Damasco e di altre città; quando i media accusavano Assad di avere usato armi chimiche dettero grande enfasi alla notizia, salvo poi NON PROFERIRE PAROLA quando la verità – ovvero che ad usare armi chimiche furono i “ribelli” – è venuta a galla, dimostrando una cattiva fede superiore ai mass media, visto che questi – pur sottovoce rispetto alle accuse – dissero la verità.


Hersh: “Non fu la Siria a usare le armi chimiche”

http://www.repubblica.it/esteri/2014/04/09/news/hersh_non_fu_la_siria_a_usare_le_armi_chimiche-83106851/

Armi chimiche in Siria, Del Ponte: «Per ora prove solo a carico dei ribelli» Parla la magistrata svizzera.
http://www.corriere.it/esteri/13_maggio_06/siria-del-ponte-armi-chimiche-usate-da-ribelli_3b5234e0-b636-11e2-9456-8f00d48981dc.shtml

Basti pensare al caso del jihadista dell’ISIS che ha vissuto in Italia, Haisam alias “Abu Omar”, che dopo aver partecipato all’assalto dell’ambasciata siriana a Roma (rimasta impunita!) fu invitato da numerose trasmissioni televisive e presentato ai telespettatori italiani come un “eroe della rivolta” anti-Assad: la verità su di lui è emersa due anni dopo, quando è comparso in un video dell’ISIS mentre uccideva a sangue freddo cittadini siriani (vedi foto di seguito) ne ha parlato persino Il Giornale (vedi articolo)

Ovviamente ci sono anche associazioni e blogger “in buona fede”, che hanno preso per buone le menzogne dei media e delle associazioni/blog sopra citate, e credono che Assad sia il peggiore dei criminali, senza considerare che se Assad fosse caduto o dovesse cadere, gli islamisti salirebbero al potere!

VENIAMO AL “DUNQUE”:

Quando la “questione ISIS” è emersa in tutta la sua gravità, dopo un lungo e complice silenzio che ha consentito ai terroristi jihadisti di conquistare metà Siria e metà Iraq, persino Monica Maggioni, direttrice bilderberghina di Rainews24 ha affermato che “è stato un bene che gli USA non abbiano aggredito la Siria” e che “Assad sta combattendo ISIS e ne ha limitato il dilagare“; numerosi analisti hanno riconosciuto che se gli USA avessero attaccato la Siria, la situazione oggi sarebbe senza dubbio molto peggioreBasti pensare al fatto che ISIS avrebbe messo le mani su quelle 1.200 tonnellate di armi chimiche che Assad ha consegnato per farle distruggere…

Ebbene, in molti si sarebbero aspettati un cambio di strategia da parte di Obama, auspicando una collaborazione con il governo di Assad in chiave anti-ISIS; invece NO! In modo FOLLE e (apparentemente) incomprensibile, il presidente USA ha chiesto al “Congresso” (il parlamento USA) 500 milioni di dollari per finanziare quelli che si ostina a definire “ribelli moderati” che combattono Assad! Siamo alla FOLLIA più totale: anziché combattere ISIS – che commette massacri e che minaccia il mondo intero – Obama vuole colpire chi ha combattuto seriamente questa minaccia: il governo Siriano, che è amato dal suo popolo e che NON rappresenta una minaccia nei confronti di nessuno!

Nonostante questo, gli stessi giornalisti e analisti che auspicavano un accordo con Assad da parte degli USA, quando hanno appreso di questa ALLUCINANTE decisione di Obama si sono ben guardati dal criticare Obama, dimostrando – anzi, confermando – il servilismo assoluto che caratterizza i media occidentali.

Ma non è finita qui!

In parallelo alle dichiarazioni di Obama, è tornata ad intensificarsi la propaganda anti-Assad, con decine e decine di foto di massacri divulgate spesso da anonimi profili su Twitter e su Facebook e attribuiti all’esercito siriano, senza citare una fonte, senza uno straccio di prova, senza specificare chi sarebbero le vittime, dove sarebbero avvenuti i massacri, ne altre informazioni, se non la scritta “Assad war crimes“. CHE SI TRATTI DI FAKE, NON CI SONO DUBBI. In molti casi i blogger siriani “sbufalano” le immagini, risalendo alla vera origine delle stesse. Massacri compiuti in palestina, in Afghanistan, in Iraq, oppure massacri compiuti in Siria dai terroristi ribelli che vengono attribuiti all’esercito siriano,  Ma le associazioni sopra citate le divulgano senza ritegno, prendendo per oro colato fonti palesemente anonime e “fake”, rincarando la dose contro Assad! 

Potremmo fare degli esempi, ma vogliamo evitare qualsiasi pubblicità a questo genere di associazioni e blog: ma le potete riconoscere facilmente, se vi trovate dinnanzi pagine “Pro Siria” che accusano Assad senza proferire una parola sui massacri dell’ISIS e delle altre formazioni ribelli come il “fronte Al Nusra”, ovvero l’organizzazione che poche settimane fa ha rapito 45 caschi blu dell’ONU poi liberati a fronte del pagamento di un riscatto di 20 milioni di dollari.

Staff nocensura.com

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