L’OTTOBRE DEL DISFACIMENTO CONCILIARE A ROMA

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L’EDITORIALE DEL VENERDI

 

di Arai Daniele

 

Falco X colombaL’odore di marcio non potrà che aumentare di molto in questo mese a Roma a causa di tre mosse rivoluzionarie volute da Bergoglio:

1 – il sinodo conciliare sulla nuova famiglia per il quale i vescovi tedeschi si preparano ad affissare le loro tesi nelle porte del sinodo romano;

2 – l’Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari, che avrà la partecipazione di 30 vescovi libertari “con forti vincoli col lavoro sociale” dei movimenti di base, già assicurati dall’accoglienza favorevole della loro teologia della liberazione a Roma;

3 – la permanente apertura di Bergoglio all’URI » (United Religions Initiative).

 

LA PRIMA MOSSA riguarda il caso dei vescovi della terra di Lutero. Si tratta di una maggioranza concorde con le tesi del card. Kasper sulla comunione ai divorziati risposati. Di fronte alla posizione di questo “gran teologo” di Bergoglio, pare evidente che di poco può valere la resistenza di alcuni, tra cui lo stesso emerito e il prefetto Müller.

Kasper: “No a seconde nozze, ma una zattera per salvarsi. Ci vuole misericordia”.

Su tale “guerra preventiva” in vista del Sinodo esce un nuovo libro con gli interventi di Müller, Burke, Caffarra, Brandmuller, De Paolis che dichiarano inammissibile la proposta di aprire alla comunione dei divorziati risposati.

Dice Andrea Tornielli, Città del Vaticano, 16.09.14) ; “Non era mai accaduto che un Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede in carica pubblicasse nel giro di qualche settimana ben due libri per dichiarare inammissibile qualsiasi cambiamento della posizione della Chiesa su un tema che sta per essere discusso da un Sinodo. Lo ha fatto il cardinale Gerhard Ludwig Müller, dal 2012 alla guida dell’ex Sant’Uffizio, che lo scorso luglio ha dato alle stampe un libro intervista contrario ad ogni apertura alla comunione per i divorziati risposati («La speranza della famiglia», edizioni Ares), e ora è il nome più in vista tra gli autori di un nuovo saggio collettivo intitolato «Permanere nella verità di Cristo» (già uscito negli Usa, edito in Italia da Cantagalli, i cui contenuti sono stati anticipati ieri dal Corriere della Sera).

“A firmarlo con lui sono altri quattro porporati, Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna; Raymond Leo Burke, Prefetto della Segnatura apostolica, e gli emeriti Walter Brandmüller e Velasio De Paolis, ai quali si aggiungono l’arcivescovo Cyril Vasil’, segretario della Congregazione per le Chiese orientali, e altri esperti. Anche Scola e Pell sono sulla stessa linea. Entrambi i volumi sono interamente dedicati al tema della partecipazione all’eucaristia per i divorziati che vivono una seconda unione, dichiarandola inammissibile.”

Per neutralizarlo Bergoglio ha già allontanato il cardinale Burke, apertamente avverso alla proposta Kasper: contraria alla Rivelazione.

 

LA SECONDA MOSSA RIVOLUZIONARIA ripete l’apertura senza precedenti dell’anno scorso (18 dicembre 2013) in Vaticano, quando Bergoglio accolse i cosiddetti «movimenti sociali». L’evento accade nella Pontificia Accademia di Scienze, con l’incontro intitolato: “l’emergenza degli Esclusi”, coordinato dal cancelliere della Accademia, mons. Marcelo Sanchez Sorondo, dietro richiesta dello stesso Bergoglio.

A patrocinarlo c’era il card. Peter Turkson che insieme al compagno Juan Grabois (Movimento dei Lavoratori Esclusi – Confederazione dei Lavoratori dell’Economia Popolare), aprirono le discussioni con un esposto su “Capitalismo di Esclusione, periferie e movimenti popolari”. Grabois denunciò allora l’esistenza di un modello economico di esclusione fondato sulla finanza speculativa, sulla cultura consumista dello spreco, sul saccheggio della natura e sulla sudditanza degli stati nazionali di fronte al capitale mondiale. Tutto bene, ma con quali soluzioni? Quella già in corso da anni in Brasile, come sia il MST (Movimento dei Senza Terra) noto per l’invasione armata di terre produttive – che poi non inaridiscono sotto cooperative stile soviets? Eppure i loro compagni, come João Pedro Stédile, del MST (– Via Campesina) hanno voce oggi in perfino in Vaticano, nonostante la messa in pratica della già condannata «teologia della liberazione», a servizio di un comunismo d’apparenza religiosa.
Tra i presenti a quest’incontro c’era Romano Prodi e Jeffry Sachs – economista neoliberale,  passato negli anni ‘90,a posizioni di maggior sensibilità sociale, alla Soros. Lo strano di tutto questo è che uno dei loro candidati era Lula e poi Dilma, sindacalista e guerrigliera, divenuti presidenti del Brasile col Partito dei Lavoratori (PT), e coinvolti in molteplici scandali finanziari. Comunque a tutt’oggi è il PT ad avere potere in Brasile, con quali frutti? Non si capisce se i loro compagni non smettono di ricordare la gran minaccia: “Se non si faranno dei grandi cambiamenti necessari, la temperatura salirà irrimediabilmente nei prossimi 50 anni, con conseguenze catastrofiche per tutta l’umanità”. È il populismo mescolato a un sommario ecologismo, agganciato opportunamente all’«Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, “che contiene categorici e chiarificanti concetti sulla situazione degli esclusi e il suo rapporto con la matrice escludente dell’economia globale”. E dopo la sviolinata furono ricevuti in udienza privata da Bergoglio, che espresse solidarietà e appoggio alla loro lotta per il lavoro, la terra, la vita comunitaria e l’ambiente. Stédile partecipò pure a una serie di riunioni con altre organizzazioni nello spazio autogestito STRIKE, tra cui una nel Teatro Valle Occupato, davanti a una gran quantità di «militanti sociali italiani».

Fa capire meglio di cosa si tratta il Principe Dom Bertrand de Orleans e Bragança che scrisse l’8 febbraio 2014 una riverente lettera a Bergoglio sui: Movimenti che combattono ostinatamente la proprietà privata, anche attraverso azioni violente, ma invitati a riunioni di importanti organismi della Santa Sede e ricevuti dal «Papa» (qui la traduzione di Inter multiplices Una Vox).
“Mi rivolgo a Vostra Santità nella mia doppia veste di Principe della Casa Imperiale del Brasile e attivo partecipante alla vita pubblica del mio Paese, per esternarLe una grave preoccupazione concernente la causa cattolica in Brasile e in generale nell’America del Sud… Mosso dallo stesso senso di giustizia e di dedizione al bene comune dei miei antenati, mi onoro di avere dato inizio e di aver animato per 10 anni la campagna Paz no Campo, che promuove l’armonia sociale nelle campagne brasiliane. Opera tanto più urgente in quanto, negli ultimi decenni, le aree rurali del Paese sono state notoriamente turbate da una serie di invasioni di terre, aggressioni, distruzioni delle piantagioni, confische, richieste ambientaliste irragionevoli, e incertezza giuridica. Al centro di questa agitazione agraria… si trovano: il Movimento dos Tabalhadores Sem-Terra, più noto con la sua sigla MST, e l’organizzazione internazionale La Via Campesina. Il dirigente nazionale del MST si avvale del seminario convocato da un organismo della Santa Sede come tribuna per fomentare la lotta di classe. È per questo che ho appreso con sgomento della convocazione inviata dalla Pontificia Accademia delle Scienze al Sig. João Pedro Stédile, coordinatore nazionale dell’MST e rappresentante de La Via Campesina, per partecipare come osservatore a un seminario organizzato dalla detta Accademia, a Roma, il 5 dicembre 2013, sull’Emergenza esclusi, con le spese di viaggio pagate dal Vaticano, come ha dichiarato lo stesso interessato. Questo sgomento si è diffuso nei più diversi media cattolici, perché, com’era prevedibile, il noto agitatore dell’MST ha approfittato dell’evento usandolo come tribuna per promuovere, ancora una volta, i suoi principii errati e le sue false soluzioni, entrambe basate sulla premessa della lotta di classe marxista e sull’utopia di una società collettivista. Infatti, appena due giorni dopo il simposio tenutosi nei locali della Santa Sede, il Sig. João Pedro Stédile ha tenuto un discorso ai militanti dell’estrema sinistra altermondialista italiana, in un ex teatro di Roma da questi occupato. Nella conferenza, riprodotta dall’agenzia di stampa Adista, egli ha fatto apologia dei suoi metodi illegali. E ha detto: “la strada dei cambiamenti per via istituzionale sembra decisamente bloccata”, e si è anche vantato che “tutto quello che il MST ha conquistato nel corso dei suoi 30 anni di vita è dovuto proprio alla pratica dell’occupazione di massa”, cioè della violazione sistematica della proprietà privata nelle aree rurali. La necessità di questo ricorso all’illegalità e alla violenza, da parte del MST, deriverebbe, secondo Stédile, dal fatto che “nell’attuale contesto storico, la correlazione di forze a livello di lotta di classe è assai sfavorevole alla classe lavoratrice” – cioè alle sinistre che usurpano la rappresentatività del mondo operaio. Stédile ammette anche che “La classe lavoratrice in tutto il mondo vive ancora in un periodo di riflusso del movimento di massa”, che colpisce lo stesso MST, “perché le condizioni della lotta di classe risultano più difficili: le masse percepiscono l’impossibilità di una vittoria e si tirano indietro”. “La curva della lotta di classe sarà mondiale… e la terra tremerà”!

Tutto ciò valse l’anno scorso come primo passo che ora si ripeterà dal 27 al 29 a Roma, contando anche con la presenza di 30 vescovi, del Levante Popolare della Gioventù, del Coordinamento Nazionale di Entità Nere, della Centrale Unica dei Lavoratori, del Movimento delle Donne Contadine e di un indigena del popolo Terena. Così, ora Frei Beto, l’ex frate della rivoluzione comunista in Brasile e Leonardo Boff esprimono entusiasmo per questo cambiamento radicale che inverte il comportamento vaticano in rapporto alla «Teologia della Liberazione». Frei Beto ebbe già il suo incontro con Bergoglio, che la Sala Stampa si apprestò a ridimensionare come semplice baciamano.

 

LA TERZA MOSSA APPESTANTE RIGUARDA L’URI DELLE RELIGIONI 

Questa avviene a piccoli passi come per esempio l’appoggio dato alla sedicente “Alleanza biblica universale” per la traduzione interconfessionale della Bibbia”, questione sempre combattuta dalla Chiesa.

In quell’occasione Bergoglio concluse l’udienza pregando un Pater in comune tra cattolici ed evangelici. Sono aperture che rappresentano un preambolo per quella vertiginosa delle «religioni unite», alla stregua delle nazioni unite dell’ONU (vedi http://www.agerecontra.it/?p=10148 «Quando il tempo delle nazioni è scaduto… (Lc 21, 24)». Infatti, non solo l’incredibile recente invito di Shimon Peres fu accolto, ma rientra nel velato piano conciliare che dura dal Vaticano 2º, con Paolo 6º, Giovanni Paolo 2º e allora con Bergoglio a Buenos Aires, come bene illustra l’articolo dall’americana Cornelia Ferreira (vedi «ONE-WORLD CHURCH STARTS UP NOW WITH URI (United Religions Initiative) WELCOMED BY BERGOGLIO https://wordpress.com/post/13927649/5730.

Se tutto ciò non raffigura l’abominazione della desolazione dell’apostasia finale nel luogo santo, che altro si deve ancora aspettare da questa Roma?

La Chiesa resta viva sì, ma non in Vaticano. Sopravvive in quei piccoli «resti» attenti a quelle parole apocalittiche: “Uscite da essa popolo mio, affinché non siate partecipi dei suoi peccati, né meritevoli dei suoi flagelli” (Ap 18, 4). Lodato sia il Signore.

 

12 Risposte

  • I peggiori odiatori e nemici di Cristo e della SS Trinità
    si spellano ogni giorno le mani per applaudire Bergoglio.
    A che scopo aggiungere altro? Chi vuol capire capisca.

  • La S.Vergine a la Salette disse;
    “….A Roma siedera’ l’anticristo…”
    Dunque Bergoglio come minimo non e’ papa.
    Poi puo’ anche essere accomunato agli anticristi che si sono avvicendati nella storia umana:falsi agnelli con cuore e comportamento da lupo.

  • E’ il periodo in cui si compiranno tutte le profezie. La nuova Chiesa CONDONA-PECCATI sta per nascere e la persecuzione dei sacerdoti attaccati alla vera dottrina, quella che si basa sugli insegnamenti di Gesu’ Cristo sta per avere inizio. Successivamente arrivera’ pure il nostro turno ma non pieghiamoci al modernismo. E’ in gioca la salvezza della nostra anima, guai a coloro che con poca fede si lasceranno plasmare dai lupi travestiti da agnelli. Gesu’ Cristo e’ la verita’ la via e la vita, solo con Lui si e’ salvi. Il Signore non abbandonera’ mai il Suo popolo, non lo ha mai fatto preghiamo incessantemente e che il TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA abbrevi le tribolazioni imminenti.

  • Ormai, chi vuole capire chi sia Bergoglio, ancorché tardo, ha di certo capito. Il resto è malafede.

  • Che tristezza , questo produrrà orde di anime dannate .
    Eppur vero è che nulla molti stanno facendo per rendersi conto di tutto questo , Non ci rimane che vegliare sui nostri cari .

  • Le tre mosse di Bergoglio:1)chi sono io per giudicare? 2)segue la sua coscienza per distinguere il bene dal male, come ha risposto nell’ intervista a Scalfari, 3)non crede al Dio cattolico, sempre nella stessa intervista. Quindi i risultati: 1)distruzione della famiglia cristiana, 2)relativismo dottrinale, quindi anche la TdL può essere giusta per lui, 3)falso ecumenismo. Le tre fasi della manifestazione dell’Anticristo:1)eresia, 2)scisma,3)negazione dell’incarnazione del Verbo.

  • Siamo arrivati agli ultimi tempi? alla battaglia finale del diavolo?
    Gravi epidemie in rapida diffusione, inarrestabili; guerre e rivoluzioni manovrate ed alimentate con miliardi di dollari dai poteri forti che tramano nell’ombra; apostasia silenziosa di intere popolazioni, abilmente manipolate dai mezzi di comunicazione di massa totalmente asserviti al potere delle tenebre; apostasia manifesta delle gerarchie cattoliche, intente a confermare nell’errore e nel peccato coloro che sbagliano, anziché ammonirli paternamente, invitandoli a ravvedersi, a pentirsi, a convertirsi ed a cambiare vita: gerarchie che intendono asservire il Vangelo al peccato, non condannandolo apertamente, per assicurare la vita eterna ai peccatori, unico modo di dimostrare vero amore per loro.
    Un quadro desolante, che rispecchia fedelmente le visioni profetiche della beata Caterina Emmerich ed i messaggi della Madonna consegnatici a La Salette, Garabandal, Akita (ed altre apparizioni, meno note) oltre che, ovviamente, a Fatima. A proposito di quest’ultima apparizione, non si può fare a meno di rimarcare l’ostinazione con cui papi e gerarchie moderniste hanno impedito la rivelazione della terza parte del segreto, poi “addomesticata” e resa pubblica nel 2000 per mettere a tacere coloro che insistentemente ne reclamavano la pubblicazione.
    …..e i c.d. “normalisti”, che ruolo svolgono in questo desolante panorama? potremmo definirli “gli occhi che non videro”, “le orecchie che non udirono”, “le lingue che dovevano parlare e non parlarono”, assecondando così l’opera di satana, guardandosi bene dell’opporgli resistenza, dall’ammonire, avvertire, mettere in guardia il gregge minacciato dai lupi ed in grave pericolo di sopravvivenza (fisica e spirituale).
    Gerarchie ecclesiastiche e normalisti loro portavoce che, evidentemente, hanno smarrito la fede, disorientati ed accecati dal fumo di satana entrato nel tempio di Dio, che ha fatto mutare radicalmente il loro linguaggio ed il loro comportamento: balli di vescovi sculettanti a Copacabana; preghiere comuni di personalità che non condividono la stessa fede religiosa (con gerarchie cattoliche pronte a nascondere i simboli della loro fede, vergognandosene); partite dei calcio sostituite a digiuni e veglie di preghiera; devozioni derise ed abbandonate da un clero apertamente ostile ad ogni forma ed espressione della Tradizione bimillenaria della Chiesa Cattolica (derisione di coloro che recitano il Rosario davanti alle cliniche abortiste, rimprovero alla famiglia che, al Santuario del Divin Amore a Roma, recitava il Rosario davanti alla statua della Madonna di Fatima durante la veglia in preparazione della cerimonia col papa in Vaticano, veglia fatta di balli e canti da varietà televisivo).

  • «Le gerarchie moderniste hanno impedito la rivelazione della terza parte del segreto, poi “addomesticata” e resa pubblica nel 2000 per mettere a tacere coloro che insistentemente ne reclamavano la pubblicazione.»
    Come ho cercato di dimostrare più volte, viò e vero tiguardo l’interpretazione e il valore dato al Segretp, ma non è vero riguardo al testo autentico pubblicato che specchia l’eccidio del Papa cattolico con tutto il suo seguito fedele. Molto della realtà descritta è proprio il risultato di questa assenza della vera autorità divina in terra. Per cui vale il paragone intuito qui da Louis Veuillot:
    “Quand l’insolence de l’homme, obstinément, rejette Dieu, Dieu dit enfin à l’homme: – que ta volonté soit faite!
    Et le dernier fléau est lâché: ce n’est pas la famine, la guerre, la peste… c’est l’homme! Et quand l’homme est livré à l’homme on peut connaître ce qu’est la Colère de Dieu!

  • Naturalmente, vorrei precisarlo a scanso di equivoci neo-pagani o “ecclesiavacantisti”, si deve interpretare l’ “uscite da essa” cit. da Arai come “da essa [il manipolo dei sostenitori dell’anticristo i.e. l’attuale “chiesa conciliare]”, non evidentemente nel senso della Chiesa cattolica.

  • E, ovviamente, per “autorità divina” che in sé non può mai essere “assente”, si deve intendere l’ “autorità del vicario di Cristo” che è sì,”assente” ma non toglie, evidentemente , né quella di Dio in sé e come Divina Provvidenza né – in subordine – il pontificato romano in quanto tale che ora è non perento ma usurpato, nell’attesa soprannaturalmente speranzosa e assolutamente irrinunciabile che Iddio voglia darci al più presto un Papa che ri-sieda sul soglio di Pietro. Sempre a scanso di equivoci!

  • Infatti, “uscite da essa” del testo apocalittico, significa uscite dalla Babilonia descritta, che è la falsa, l’attuale “chiesa conciliare“ identificabile nelle «mosse» bergogliesche in atto, non evidentemente nel senso della Chiesa cattolica.
    Quanto all’assenza della vera autorità divina in terra, è riferita a quella impersonata dal Romano Pontefice. L’assenza illustrata dal paragone è quella scritturale del Pastore ferito; del Signore che si ritira. Grazie a Antonio Diano che non lascia che mi si fraintenda.

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