Pur non avendo mai condiviso l’impostazione ecumenica delle manifestazioni delle “Sentinelle in Piedi” va riconosciuto il coraggio di molte persone che, anziché trascorrere i fine settimana tra televisione e sciocchezze, vanno in piazza per testimoniare i valori primari della vita e della famiglia naturale e per questo, nello Stato laico e democratico d’Italia vengono picchiati, insultati e presi a sputi in faccia. Ne parla un uomo di sinistra scandalizzato: Mario Adinolfi.
Segnalazione Quelsi
by Redazione
Le cento piazze delle Sentinelle in piedi, le cento piazze dove si è svolta una veglia silenziosa per la libertà d’espressione di tutti e per il nostro diritto di affermare che un bimbo nasce sempre da un uomo e da una donna, sono state prese d’assalto da una violenza oscena che mi prenderò la briga di raccontare analiticamente quando avrò finito di raccogliere da voi anche qui i dettagli di quel che è avvenuto città per città. Posso dirvi che a Rovereto hanno spaccato la faccia a un manifestante e preso d’assalto addirittura un sacerdote, che a Bologna centri sociali e lobby Lgbt hanno picchiato indiscriminatamente padri e madri di famiglia, che a Torino hanno tentato di non far svolgere la veglia con fumogeni e bestemmie ripetute al megafono. L’elenco di questa violenza cieca e oscena è infinito.
L’informazione vergognosa che abbiamo in questo paese ha fatto il resto. Repubblica racconta la veglia delle Sentinelle a Bologna come un “sit in anti-gay” organizzato da “ultracattolici” e offre l’ultima parola a questi vigliacchi che sono andati in quattrocento contro qualche decina di padri e madri di famiglia: “Abbiamo cacciato i fascisti” dice l’assalitore alla compiaciuta giornalista di Repubblica che racconta le Sentinelle sempre oscillando tra il sostantivo “guardiani” e gli aggettivi “ultracattolici” e “postfascisti”.
In qualsiasi nazione libera la violenza deliberata e pianificata contro la manifestazione del pensiero, svolta addirittura in forma silenziosa, sarebbe stigmatizzata. La stampa e la televisione italiane hanno scelto o di ignorarla o di sottolinearla con compiacimento. È stata violenza cieca e oscena che otterrà un solo risultato. Renderci più decisi nella battaglia al fianco dei soggetti più deboli della società a partire dai bambini e dalle mamme. Non ci faremo piegare né dalla vostra violenza, né dalla vostra disinformazione più violenta ancora perché deliberata e sistematica. Roberto Saviano ha scritto che le Sentinelle praticano una forma di “violenza culturale”.
Non gli è scappato da ridere mentre pensava questa minchiata? E oggi che la violenza contro le Sentinelle è stata fisica e pesantissima e organizzata secondo voi chiederà scusa o si renderà conto dell’istigazione che le sue parole ieri hanno rappresentato? Non vi aspettate sorprese.
Redazione | ottobre 6, 2014 alle 6:16 am | Categorie: Giustizia e Società | URL:http://wp.me/p3RTK9-5yJ
La violenza contro queste manifestazioni silenziose, e’ schifosa come e’ schifoso e laido il compiacimento di giornali come repubblica.
Tale giornale e’ proprieta’ di quell’innominato che oggi si trova parecchie denunce per la morte di cittadini di Savona e Vado Ligure devastati da tumori polmonari per via della centrale a carbone spacciata per centrale ecologica (cui lo stato ha sempre versato cospicui contributi).
Non meraviglia quindi un articolo di violenza ineggiante alla violenza poiche’ dalla violenza nasce e nella violenza si coltiva.
Da non meravigliarsi anche per merito di quel tal Bergoglio che si atteggia a papa e che convoco’ il fondatore Scalfari, ateo e luciferino, per parlare amenamente di quel che non spetta ne’ all’uno,ne’ all’altro.
Dando quindi l’imprimatur alle azioni deleterie per la religione che caratterizzano da sempre quel quotidiano !
Mi chiedo se l’Arcivescovo Mons. Luigi Bressan farà sentire la sua voce a difesa del suo Sacerdote e di Sentinelle in Piedi.
Oremus
Sputi, assalti fisici, fumogeni, bestemmie: i mentecatti usano metodi degni di loro!
E’ anche da fatti come questi che si dimostra che la Sede di Pietro sia vacante. Se quello lì fosse davvero il Papa, non avrebbe lasciato passare nel silenzio tutto quello che sta avvenendo oggi in Italia, imponendo ai padri e alle madri di famiglia di “scendere in piazza” a fare quello che avrebbe dovuto fare lui (ricordate Pio XII, il “Defensor Civitatis” dopo il bombardamento del ’43?), né avrebbe mancato di denunciare episodi simili. Ancora oggi in Italia – ma per ancora quanto tempo? – basterebbe che un Papa dicesse qualcosa o “tuonasse dal balcone” che si risveglierebbero cattolici ad ogni angolo di strada, e quelli ancora esistenti, o che tengono a dirsi tali (molti, pur ipocritamente, nelle leve della politica) contrasterebbero con ogni mezzo l’avanzare dell’abiezione a tutti i livelli che, inermi, stiamo vedendo sommergerci. Ed invece il sig. Bergoglio che fa? Apre il “Sinodo sulla famiglia” per dare man forte ai nemici della Chiesa ! “Veni, Domine Iesu”.
Un certo Bergoglio, che a questo punto chiamare signore risulta eccessivo, ha promosso un sinodo che aprirà le porte ai gay e già ci sono oggi sue parole riportate a tal proposito. Quindi, non aspettiamoci altro da lui se non il circo di Nerone nel quale, a sollazzo dei suoi efferati amici e sostenitori, i pochi, poveri, ultimi veri cristiani saranno dati in pasto alle belve e si completerà il cerchio ritornando all’inizio, dove tutto è cominciato. È tempo di nuovi martiri, satana è assetato di nuovo sangue, e, probabilmente, non sembri strano, esso sarà di nuovo versato.
Prima ci dovranno prendere,pero’! E molto sangue sara’ versato.Sara’ la vera trincea in Valtellina! Cristo Regni!