Roma: Marino chiude l’Agenzia per le Tossicodipendenze

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Segnalazione Quelsi

by Riccardo Ghezzi

Elezioni Roma - Conferenza stampa di Ignazio MarinoLa giunta comunale di Roma ha deciso di chiudere l’Agenzia per le Tossicodipendenze, avviando un percorso di internalizzazione nel dipartimento Politiche Sociali. A detta dell’assessore alle Politiche Sociali, Rita Cutini, tale percorso “va di pari passo con l’attività di spending review” in quanto garantirebbe “un risparmio di circa 800mila euro l’anno”.
L’Agenzia era nata nel 1998 per occuparsi del problema della tossicodipendenza in città. Ma ora i dipendenti torneranno alle loro funzioni dipartimentali, sempre in Comune.
La decisione ha suscitato polemiche, scontentando il centro-destra locale.
Andrea Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia-An in Campidoglio, ha commentato: La tragicomica gestione del Sindaco Marino continua imperterrita a danneggiare la Capitale che, per l’ottusità ideologica della sinistra, perde il lodevole operato di un’eccellenza amministrativa come l’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze. Marino ha deciso di ignorare, per l’ennesima volta, l’appello rivoltogli dal Consiglio d’Amministrazione dell’Istituzione di Roma Capitale che, sulla base dei risultati amministrativi ottenuti nelle politiche per le tossicodipendenze, ha chiesto di rinnovare il mandato del Direttore Generale Massimo Canu e, dopo l’ennesimo silenzio, ha rassegnato in massa le proprie dimissioni“.
A parere di Ghera: “Questa ennesima caduta di stile del Sindaco ‘attratto’ dalle droghe fa il paio con l’attribuzione, per l’annualità 2013, di un contributo per le spese di funzionamento di soli 125.000 euro. Di fatto, Roma Capitale ha deciso di paralizzare l’impianto dei Servizi da essa stessa erogati senza fornire alcuna alternativa valida per le migliaia di persone con problemi diretti di tossicodipendenza. A Marino chiediamo di cambiare radicalmente il suo approccio passando dalla mortificazione alla valorizzazione del merito e delle conoscenze professionali di chi, come la dirigenza dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, ha contribuito, silenziosamente ed umilmente, a portare in alto il prestigio della nostra città in un settore delicato come quello della lotta alla droga“.

Altrettanto severo il commento di Giovanni Quarzo, capogruppo di Forza Italia: “In qualità di presidente della Commissione trasparenza ho seguito da vicino le vicende legate all’operato dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze che, a partire dal 2009, ha avviato una profonda opera di rinnovamento e ha saputo garantire standard elevatissimi di trasparenza e legalità amministrativa, a tutto vantaggio delle tasche e della fiducia dei contribuenti romani.
Dopo aver bloccato di fatto i servizi erogati dall’Istituzione, attraverso l’azzeramento dei fondi disponibili a bilancio, il sindaco Marino ha continuato a ignorare le richieste del Consiglio di amministrazione che chiedevano continuità nella gestione dell’Agenzia attraverso il riconferimento dell’incarico di direzione. Marino prenda atto che non basta adire la scure dei tagli e della spending review per giustificare quella che sembra essere una vera e propria epurazione politica, poiché non vengono addotte motivazioni di merito: come giustificherà la perdita di una buona amministrazione di fronte ai cittadini?
“.

L’ex sindaco Gianni Alemanno ha rincarato: “Con le dimissioni irrevocabili del CdA dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze e il mancato rinnovo dell’incarico di Direttore Generale dell’Istituzione si sancisce la fine di un percorso virtuoso per Roma Capitale che, nei primo 4 anni del proprio mandato, è passata dall’ultimo al primo posto della classifica delle città metropolitane più virtuose in termini di contrasto alla di mortalità per droga“. Sui dati allarmanti circa il consumo di droga si è voluto soffermare pure Fabio Rampelli, capogruppo di Fdi-An alla Camera dei deputati: “Il furore ideologico della sinistra attratta dalle droghe ha portato alla fine di un’era positiva nel contrasto alle tossicodipendenze a Roma. Mentre la sinistra, anche in Parlamento, propone la legalizzazione della Cannabis, a Roma, secondo i dati del ministero dell’ Interno, per l’annualità 2013, in riferimento al 2012, si è registrata un’impennata del 35,7% del numero di decessi per assunzione diretta di sostanze stupefacenti: le vittime della droga sono state 38“.

A parere di Rampelli “L’aumento dei decessi riflette il caos che regna nella maggioranza di centro-sinistra in Campidoglio“. E la situazione a Roma potrebbe peggiorare: “Nonostante tutto, Roma continua ad essere la Città Metropolitana dove si muore di meno grazie all’effetto coda di quello che è stato fatto nel quadriennio precedente. Infatti, nel quinquennio 2009-2013 il Ministero dell’Interno registra un vistoso calo di morti dirette per droga rispetto al periodo 2005- 2008: l’inversione di tendenza delle politiche per le tossicodipendenze ha fatto crollare il numero dei decessi del 42,9%, da 273 a 156 per un totale di 117 vite salvate“.

Deluso anche il portavoce regionale di Fdi-An, Marco Marsilio: “L’azzeramento dei vertici dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze è una ferita aperta per un territorio come il Lazio, che deve impegnarsi sempre più verso un’azione di cambiamento profondo per valorizzare le eccellenze, anche amministrative, come mezzo per uscire dalla crisi.
La scelleratezza dell’amministrazione targata Marino dimostra una visione della tossicodipendenza ancora basata sulla vecchia concezione della riduzione del danno, con l’obiettivo politico di riportare la gestione del comparto alla situazione esistente nel 1998, fatta di affidamenti diretti e linee politiche senza alcuna approvazione istituzionale, oltre che scientificamente infondate
“.

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