Segnalazione di Corrispondenza Romana
La “Regione Lazio” stanzia 120 mila euro per promuovere l’ideologia del gender in 50 scuole romane. Lunedì 13 ottobre il governatore, Nicola Zingaretti e il suo vice, Massimiliano Smeriglio, hanno infatti presentato, nel corso di una conferenza stampa, il piano per le scuole contro l’omofobia e la transfobia che coinvolgerà circa 25 mila studenti della Capitale. Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato le associazioni LGBTQ vincitrici del bando, tra cui “Gay center” per il laboratorio contro la discriminazione,“T6 società cooperativa” per Stop lgbt bulling, “Dì gay project” perD@p-Diritti al punto, “Cirses”, “Agedo”, “Genitori rainbow”, “Famiglie arcobaleno”, “Libellula” e il “Circolo Mario Mieli” per Lgbt all right(s).
Il progetto messo in campo dalla “Regione Lazio”, come riportato da “RomaToday.it”, prevede numerose misure di intervento a tutti i livelli: «Si tratta di progetti che prevedono l’attivazione di percorsi di ricerca, formazione e comunicazione anche attraverso i social network con il coinvolgimento dei docenti e dei genitori, oltre che dei ragazzi. Previsto anche l’impiego di figure professionali come formatori, psicologi, ricercatori, analisti ed esperti in comunicazione con l’obiettivo di analizzare gli ambienti scolastici ed eventuali episodi di discriminazione e bullismo, favorire la diffusione di materiali cartacei e multimediali redatti dai ragazzi stessi che prenderanno parte ai progetti per prevenire e contrastare questi fenomeni».
Il vicepresidente e assessore alla Scuola della Regione Lazio, Smeriglio, presentando il piano di azione, ha sottolineato il ruolo decisivo svolto dall’educazione scolastica: «La lotta all’omofobia passa per progetti che entrano nelle scuole e rafforzano il piano dell’offerta formativa e mettono i formatori, i docenti e la comunità scolastica di fronte a un tema che esiste, quello del ‘capro espiatorio’ che soprattutto in condizioni di difficoltà spesso viene fuori. Riguarda a volte differenze di carattere religioso, di colore della pelle ma anche a volte gli orientamenti sessuali»
Il cospicuo finanziamento elargito dal Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, alle associazioni LGBTQ fa parte di una ben pianificata strategia di promozione dell’ideologia del gender all’interno degli istituti scolastici romani, più volte auspicata e incentivata dal sindaco della Capitale Ignazio Marino. Dalla “Regione Lazio” al “Comune di Roma” la musica non cambia. Il discusso sindaco romano ha, infatti, annunciato che sabato prossimo trascriverà in prima persona i matrimoni omosessuali contratti all’estero, incurante dell’alt del ministro Alfano, che secondo le sue parole: “Ha gravi difficoltà a vivere nel terzo millennio. L’argomento delle unioni civili e del diritto a sposarsi per chi si ama secondo me è un argomento del secolo passato“. Zingaretti e Marino, alleati ideologici, in nome di un falso principio di libertà, impongono alle famiglie romane e ai loro figli il loro intollerante e deleterio diktat. (L.G.)
E’ possibile sapere quanti genitori si sono ribellati?
nessuno, perchè oltre ad essere modernisti sono anche molto depravati, basta togliersi i paraocchi e guardarsi in giro, quasi tutti genitori separati, accoppiati, e riseparati, molto di più di minestrone, oggi nessuno vede il peccato, e diventato tutto lecito
Purtroppo per ora il numero non lo sappiamo. Ci informiamo comunque.