CRONACA DI UN FINE SETTIMANA DI APOSTASIA
di Redazione
La televisione della CEI, TV2000 li ha chiamati “i 3 minuti di adorazione silenziosa nella Moschea blu: un momento storico che avvicina l’Islam al Cristianesimo”. In realtà non vediamo nulla di storico e nessun avvicinamento tra Islam e Cristianesimo. Nulla di storico perché lo stesso gesto venne compiuto, sempre scalzo, dall’emerito predecessore Joseph Ratzinger, sempre il 30 Novembre ma di otto anni fa’ ed è una prassi basata sugli insegnamenti dalla nuova religione conciliare, in particolare del decreto Nostra Aetate del Concilio Vaticano II che vuole il “dialogo”. Prima e tuttora chi vuole essere Cattolico professa altresì: “Se qualcuno viene da voi e non porta questa dottrina (quella di Cristo, n.d.r.), non ricevetelo in casa e non salutatelo nemmeno” (2Gv. X). Non vediamo nessun avvicinamento perché non ci risulta alcuna conversione al Cattolicesimo del Gran Muftì, come non ci fu otto anni fa’ con il pastore tedesco. Vediamo chiaramente l’ennesimo gesto sincretista, che sa addirittura da presa in giro in questo momento drammatico, in cui la violenza jihadista nel mondo sta massacrando i cristiani.
L’altra immagine “forte” della giornata di ieri – questa volta nel segno del dialogo ecumenico con gli eretici e scismatici Ortodossi e della vera e propria «fraternità» conciliare – è l’abbraccio di Bergoglio col patriarca Bartolomeo al termine della preghiera comune nella chiesa patriarcale al Fanar. «E vi chiedo un favore: di benedire me e la Chiesa di Roma» – ha scandito l’argentino vestito di bianco. Si è quindi chinato profondamente davanti a Bartolomeo, che gli ha posto una mano sul capo e lo ha abbracciato e baciato. Il Cattolico rammenta l’esempio di Sant’Andrea, amico dell’unico vero Dio, nell’unica Vera Chiesa, quella Cattolica: “Se qualcuno prega con gli eretici, è un eretico”. (Papa Sant’Agatone I, Sacrorum Conciliorum Nova et Amplissima Collectio: XXI:635).
C’è stato anche l’omaggio di Bergoglio alla tomba del laicista Kemal Ataturk, che ha fatto stracciare le vesti a molti conservatori e vedove ratzingeriane.
Anche qui, opportunamente gli amici di Radio Spada ricordano che lo stesso gesto fu compiuto da Ratzinger e ci forniscono la comparazione tra le due foto. Tutto è sempre nell’ermeneutica della continuità conciliare del relativismo religioso e dell’eumania perpetua, che contrasta con l’insegnamento del Vangelo (“Io sono la Via, la Verità e la Vita” dice Gesù Cristo, Lui è la “pietra angolare” e nessun altro) e con il Magistero Perenne della Chiesa da Gesù fondata su San Pietro.
Con San Cipriano, noi rigettiamo questi atti di apostasia, constatando quanto debba esser triste ed inspiegabile voler dirsi cattolici e, allo stesso tempo, in comunione con costoro…: