Gli eroi pontifici del 1867

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Segnalazione del Centro Studi Federici

death _jongIl 3 novembre 1867 con la vittoria pontificia a Mentana, alle porte di Roma, terminava la campagna militare dell’Agro romano tra l’esercito di Pio IX e le bande garibaldine.

L’esercito pontificio era composto da circa 15.000 giovani provenienti dall’intero orbe cattolico per difendere la Santa Sede dall’aggressione armata orchestrata dalla setta massonica. Nella campagna militare del 1867 il gen. Hermann Kanzler, del Baden-Wurttemberg (1822-1888), Pro-Ministro alle Armi dal 1865 al 1870, divenne comandante in campo delle truppe pontificie.

Durante l’intera campagna l’esercito pontificio riportò continue vittorie contro i garibaldini. Le bande rivoluzionarie ebbero la meglio solo a Monterotondo: dopo la vittoria si abbandonarono a saccheggi, furti sacrileghi, atti di violenza verso il clero e la popolazione.

L’esito della battaglia finale determinò una precipitosa fuga da parte di Garibaldi, che dimenticò l’impegnativo programma di “o Roma o morte”, proclamato a Firenze solamente dodici giorni prima. Helena Blavatsky, fondatrice della società teosofica, affermò di aver preso parte alla battaglia di Mentana a fianco di Garibaldi.

Mentre i soldati del Papa-Re combattevano e morivano con onore sui campi di battaglia, il 22 ottobre un vile attentato terroristico distrusse la caserma Serristori, in Borgo a Roma: morirono 23 giovani della banda musicale degli zuavi e quattro civili, tra cui una madre col suo bambino.

La vittoria di Mentana suscitò un grande entusiasmo a Roma, dove le truppe furono accolte trionfalmente. Il cardinale romagnolo Randi, con le armi tolte ai garibaldini a Mentana e Monterotondo, realizzò un trofeo con la scritta: “non praevalebunt”. 

Pio IX fece erigere al centro del Pincetto Vecchio, nel cimitero del Verano di Roma, un monumento in onore dei caduti papalini, con l’elenco di tutti i nomi: li abbiamo trascritti e li presentiamo ai lettori (alcune lettere del monumento sono quasi illeggibili, per cui ci scusiamo per eventuali errori).

Purtroppo al Verano il monumento ai caduti pontifici, la tomba del gen. Kanzler e le tombe di alcuni zuavi, che vollero essere sepolti a Roma, si trovano in uno stato di vergognoso abbandono: coloro che occupano la Sede Apostolica evidentemente non sono interessati agli eroi che si immolarono per difendere il Papato.

La storiografia risorgimentale, per non ammettere il valore dei pontifici, etichettati come dei vili mercenari, insiste sul falso storico di attribuire la vittoria all’intervento dell’esercito francese (con la pretestuosa azione dei fucili chasepots). Brucia ancora il fatto che il 3 novembre 1867 a Mentana la più bella gioventù cattolica abbia sconfitto il massone Garibaldi, ritardando così di tre anni l’invasione di Roma. Viva il Papa Re!

Elenco degli ufficiali e soldati pontifici (settembre-novembre 1867) caduti per la Chiesa e il Papato:

BAGNOREA

Pieter Nicolaas Heykamp, olandese

FARNESE

Emmanuel Dufour, francese

MONTELIBRETTI

Arthur Guillemin, francese

Urbain De Quelen, francese

Augustin De La Lande, francese

Alfred Collingridge, britannico

Hubert Mercier, belga

Odouard de Roeck, belga

Gotfried van Ravenstijn, olandese

Francois Martinaggi, francese

Pieter Jong, olandese

Franciscus van Den Boom, olandese

Johannes Crone, olandese

Leopold De Coesters, belga

Antonius Bongenaars, olandese

Domenico Giaria, italiano

Antonius Otven, olandese

Hendrik Scholten, olandese

NEROLA

Joseph Tremeur, francese

Francois Ladaviere, francese

Henri Mael, francese

Louis Vallee, francese

VITERBO

Antonio Quadretta, italiano

RIETI

Domenico Massei,, italiano

Giacomo Scharama, italiano

Johannes Sthaele, svizzero

Jean Dupovy La Mothe, francese

Adolf Zecker, svizzero

ROMA (compresi i caduti di Monterotondo, di Mentana e le vittime dell’attentato terroristico alla caserma Serristori)

Ginesio Coppi, italiano

Francesco Carrara, italiano

Luigi Sandri, italiano

Telosforo Proietti, italiano

Francesco Antico, italiano

Annibale Reale, italiano

Aristide Cadennec, francese

Alessandro Iacoppini, italiano

Achille Burli, italiano

Pedro Rius De Torralda, spagnolo

Henri De Foulcault, francese

Adeodat De Fournel, francese

Antoine Huygen, francese

Alexie Desbordes, francese

Louis Carrey, francese

Emilie Claude, francese

Giacomo Foggi, italiano

Cesare Desideri, italiano

Pietro Mancini, italiano

Frederic De Dietfutr, francese

Andrea Portanova, italiano

Domenico Tartavini, italiano

Fortunato Chiusaroli, italiano

Oreste Soldati, italiano

Luigi Fulmini, italiano

Carmelo Carletti, italiano

Giuseppe Cerasani, italiano

Victor Vichot, francese

Jean Devorcek, francese

Anton Partel, tirolese

Odoard Larroque, francese

Francese Mirando, italiano

Michelangelo Mancini, italiano

Charles D’Alcantara, belga

Julie Henquenet, francese

Maturin Guillermic, francese

Giuliano Watts Russel, britannico

Hendrik van Den Dungen, olandese

Edmondo Lalande, francese

Augustin Guilmin, belga

Hendrik Roemer, olandese

Johannes Maes, belga

Everard Heyman, olandese

Ernest Haburg, tedesco

Johannes Saver, tedesco

Johannes Zanduliet, olandese

Ives Zaffrenon, francese

Jacob Melckert, olandese

Elie Chevalier, francese

Walraad Derp, belga

Cornelis Pronck, olandese

Placidus Meyemberg, tedesco

Johannes Leton, francese

Johannes Vetzel, tedesco

Pierre Tabarnel, francese

Henri Matthys, francese

Rudolf Devorscek, boemo

Emilie Ladermier, svizzero

Franz Grabitzer, tedesco

Wilhelm Franckle, tedesco

Anton Albrick, tirolese

Joseph Schmidt, svizzero

Konrad Scheup, svizzero

Jacob Kramer, svizzero

David Bonnavaux, svizzero

Pius Rehm, tedesco

Ludwig Rhein,tedesco

Georg Vehlein, tedesco

Pierre Fougeres, francese

Jean Binchet, francese

Ludovique Mentre, francese

Oswald Steibli, francese

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