Dalla prima domenica di Avvento sino al Santo Natale, i Cattolici di Parigi sono stati incoraggiati dai loro pastori a condividere con gli altri, con tutti la gioia per la nascita di Gesù. Ed è giusto ed è bello. Solo che est modus in rebus, c’è modo e modo d’intendere tale invito. Che può essere anche male interpretato.
Tra le tante forme di animazione studiate dalle varie parrocchie francesi, infatti, non figurano solo processioni, evangelizzazione di strada, eventi pubblici, com’è prevedibile. Figurano anche le cene in chiesa! Intendendo con tale termine proprio l’edificio, il tempio, la Casa di Dio con la sua navata centrale svuotata dai banchi e ridotta a mensa con tavole imbandite e valzer di portate.
Il che non va clamorosamente contro il buon senso soltanto, bensì anche contro il Codice di Diritto Canonico, che al n. 1210 recita chiaramente: «Nel luogo sacro sia consentito solo quanto serve all’esercizio ed alla promozione del culto, della pietà, della religione e vietato qualunque cosa sia aliena dalla santità del luogo». Ora, il “servizio ristorante” pare che da tutto questo sia decisamente escluso…
Per questo le foto che seguono rappresentano non solo un pugno nello stomaco per i fedeli, ma prima di tutto l’ennesimo, evidente abuso. Sebbene qui tutti faccian finta di non vedere, di non sentire, di non sapere… (M.F.)