Segnalazione Quelsi
“Populus duas tantum res anxius optat, panem et circenses”. Il Popolo desidera ansiosamente solo due cose, il pane ed i giochi circensi. C’aveva visto lungo Giovenale nel suo “Satire”. Già a cavallo tra il I ed il II Secolo, la grandezza dei saggi e l’indignazione per il degrado delle società, erano pane ardente per la letteratura e la riflessione quotidiana. Venti secoli dopo, o giù di lì, la ciclicità della storia ed i vizi comuni si ripercuotono con irrefrenabile puntualità, seppur il buon senso degli amministratori, nella società Romana, quantomeno spinto dall’arguzia, fosse un valore maggiormente presente.
Panem et Circenses. Detto fatto. Renzi candida Roma ai Circenses del 2024. Del Panem? Ancora non si hanno notizie. Si muove ancora il carrozzone mediatico ed organizzativo dell’Imperatore Maximo, Matteo Renzi, alle prese con un sistema Italia che fa acqua da tutte le parti, con una Capitale “mafiosa”, decimata da arresti, indagati e corruzione, in un’infiltrazione criminale dei soliti delinquentes che preoccupa ben più delle aspettative. Così mentre l’inchiesta si allarga, coinvolgendo i territori esterni al “Raccordo Anulare”, con l’arresto, fresco fresco del Sindaco di Sant’Oreste e con la conferma delle indagini a carico del sindaco di Morlupo, di Castelnuovo di Porto e di Sacrofano, uomini del Partitum Democraticum, fazione diretta magistralmente dal giovane Imperatore Premier, tra voci insistenti di “scioglimento” del Comune di Roma per “mafia” e l’instabilità umana, oltre che, ben risaputo, economica, di un intero sistema civile, infilato suo malgrado in un serie di eventi e meccanismi ben peggiori di quelli del ’92, il Presidente del Consiglio afferma: “Annuncio che, assieme al Coni, saremo presenti, saremo fianco a fianco, per annunciare la candidatura nel 2015 ai Giochi olimpici del 2024 […] Abbiamo bisogno di aiutare lo sport ad aiutare l’Italia. Il nostro Paese troppo spesso sembra rassegnato. Sembra aver ridotto la propria ambizione. Può succedere di non vincere ma quel momento deve essere un momento che ci scopre vivi”.
Scoprirsi vivi. Sembra che questo paese abbia ridotto la propria ambizione, che si rassegni a giocare la partita. Dunque, Evviva lo Sport! Evviva El Presidiente! Evviva la considerazione del fatto che sì, ne siamo certi caro Presidente del Consiglio, con i Giochi Olimpici, anche senza riforme d’urgenza, né progettualità, direzione, anima e corpo, il nostro paese riprenderà a vivere. Anche senza combattere la corruzione endemica, lottando con le unghie come se non ci fosse un domani – constatazione che suona più come verità. Polemica su polemica, vedansi le numerose piovute tra cui svetta quella di Matteo Salvini: “ Con tutto quello che è emerso a Roma… adesso, con tutto il rispetto, penso che un presidente del Consiglio normale dovrebbe dare i soldi ai comuni per sistemare le strade, le scuole e gli ospedali […] già vedo i soliti noti che già si freganole mani” sembra che fremano comunque i preparativi. Saranno numerose le discipline che dovrebbero popolare i giochi di Roma 2024, oltre alle storicamente consuete. Pare che, per l’occasione, Giorgio Napolitano, attuale – ancora per poco – Presidente della Repubblica, dal ritiro del silenzio istituzionale in cui si è rifugiato con l’esplosione di “Mafia Capitale”, voglia riesumare dalle carceri di mezza Italia i nuovi campioni di disciplina, le nuove speranze dello sport italiano, offrendo un’ennesima possibilità.
“Lancio della mazzetta”, nella specialità “tagli da 20” e, per i più forzuti, “da 100 Euro”, “Scherma Romana”, che rispetto alla “tradizionale” prevede l’uso di tirapugni e coltello, “Corsa all’Appalto”, con i suoi “centro metri piani” e ad “ostacoli”; poteva mancare la Maratona? Certo che no. La “Maratona della Beneficienza”, in cui gli atleti correranno sulla distanza di centinaia di chilometri per poi tagliare il glorioso nastro olimpico in grande stile, direttamente su un palco televisivo o di qualche serata radical chic, si pensa all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Prevista, inoltre, la “Maratonina dei Tweet” a cui, per un esempio concreto e solidale alla tragicomica situazione del nostro paese, vorrebbe partecipare direttamente anche il Premier Renzi. Al vaglio in queste ore, anche i testimonial e la mascotte dell’evento. Laicità e spiritualità non mancheranno nella Kermesse olimpica, a riprova del carattere nazionale di fronte agli occhi del mondo. A benedire l’universale competizione, il Cardinale Tarcisio Bertone, che ha già in programma di astenersi da un nuovo ed esclusivo festino presso i palazzi vaticani, per i suoi novant’anni e Roberto Benigni che, per la cifra record di 4 milioni di Euro, la stessa per le due serate in onda in questi giorni, da buon catto-fariseo-comico ha portato la “buona novella” su atleti, spettatori ed addetti ai lavori, parlando dei “Dieci Comandamenti”. Panem et Circenses.