Trieste: Caritas si pappa 4,5 milioni di euro per tenere clandestini in hotel – TUTTI GLI HOTEL E I NUMERI | VoxNews

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caritasPaolo Rovis consigliere comunale, sul suo blog ha illustrato luoghi (con indirizzi) e costi della ‘accoglienza.spa’ dei ‘profughi’ in città, utilizzando i dati e i documenti forniti dall’Area Protezione Sociale del Comune. Quella che emerge è l’angosciante occupazione  di edifici pubblici e la spartizione certosina del business tra Caritas e Coop..

 

 

«A fine ottobre 2014, questa era la situazione nella nostra città: 20 posti presso il “Teresiano” con gestione a cura della Fondazione Caritas di Trieste; 13 posti presso la Foresteria di via Chiadino con gestione a cura della Fondazione Caritas; 20 posti presso il Villaggio del Fanciullo con gestione a cura della Fondazione Caritas; 50 posti presso la ex casa di riposo di via Gozzi, con gestione a cura di ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà); 16 posti presso l’ex centro di salute mentale di via S. Vito, con gestione a cura di ICS; 23 posti preso appartamenti dell’ICS in via Corridoni n. 4; 33 posti presso Residence Sara (9 appartamenti con gestione a cura di ICS); 6 posti presso appartamento dell’ICS in via D’Alviano; 6 posti presso appartamento dell’ICS in via Madonna del Mare; 28 posti presso il campeggio Excelsior di Fernetti con gestione a cura di ICS; 18 posti presso lalbergo Baia Degli Uscocchi al Villaggio del Pescatore; 15 posti presso l’Hotel Città di Parenzo; 15 posti presso lHotel Villa Nazareth; 50 posti presso la ex scuola Combi che vengono messi a disposizione solo in caso di estrema emergenza». Il totale è di 330 persone ospitate sul territorio comunale.

«Si noti – sottolinea Rovis sul blog – che non è il Comune a occuparsi direttamente dei richiedenti asilo, bensì strutture private e, nella maggioranza dei casi, due associazioni: la Caritas e l’ICS. A quale titolo lo fanno? Attraverso convenzioni tra la Prefettura e i soggetti preposti all’assistenza. Nel caso di Caritas e ICS, però, la convenzione non è diretta. La Prefettura affida il “lavoro” al Comune e questi, a sua volta, lo passa con una propria convenzione alle due Associazioni».

«Vengono stanziati ed erogati dal Governo 35 euro al giorno per assistito – spiega Rovis -. Soldi che passano per il Comune, il quale li gira integralmente a Caritas e ICS. Di questi, 2,50 euro vengono erogati dalle Associazioni in contanti al profugo, il cosìdetto “pocket money”, mentre il resto viene speso da Caritas e ICS per la sussistenza delle persone affidate».

Quest’ultimo punto però vede una sostanziale differenza tra le richieste della Prefettura e quelle convenzionate tra il Comune e Caritas e ICS: «in questa seconda convenzione infatti un generico “servizio di ospitalità, comprensivo di pernottamento e pasti” appare qualcosa di molto più blando rispetto alla preparazione di tre pasti, all’abbigliamento da fornire, alle pulizie, ai prodotti per l’igiene personale ecc – spiega il consigliere triestino -. Ricordiamo che gli euro ricevuti sono sempre 35. Al giorno, a testa. Ancora, a parità di costo, è lecito chiedersi se l’ospitalità resa da una struttura alberghiera sia allo stesso livello di quella ottenibile in un appartamento privato – affittato per la circostanza – che ospita 6/8 persone. E se i costi sostenuti per ogni persona siano gli stessi».

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«L’accoglienza dei richiedenti asilo vale un “fatturato” di circa 4,5 milioni l’anno nella sola città di Trieste. Soldi pubblici il cui uso, previsto da norme europee e nazionali, sarebbe giusto venga rendicontato con totale trasparenza – chiede Rovis -. Così da conoscere precisamente quanto viene speso in stipendi per gli assistenti e mediatori, quanto per le pulizie, quanto per la preparazione dei pasti, quanto per l’acquisto di vestiario, quanto per gli affitti, eccetera. E, oltre a quanto, anche a quali ditte e cooperative vengono affidati tali servizi e acquisti. L’assessorato comunale competente si è impegnato a ottenere e rendere pubblici questi dati, in tempi brevi».

Hotel, appartamenti, villaggi, campeggi e case di riposo: questi sono qui in vacanza. A spese nostre. E Caritas/Coop ci mangiano sopra.

 

 

Fonte:  http://voxnews.info/2014/11/11/choc-a-trieste-caritas-si-pappa-45-milioni-di-euro-per-tenere-clandestini-in-hotel-tutti-gli-hotel-e-i-numei/

5 Risposte

  • C’è un solo nome, ormai, su cui possiamo are affidamento per uscire dal tunnel, in fondo al quale c’è la fine della nostra bella Italia, della nostra civiltà occidentale con radici cristiane, della nostra economia, e quel nome è MATTEO…ehm, scusate, dimenticavo il cognome SALVINI.
    Va bene sia come difensore della nostra economa che delle nostre radici cristiane, molto meglio di Bergolgio, a quest’ultimo scopo.
    quindi votiamolo compatti, magari anche al prossimo conclave, che speriamo sia molto presto, magari dopo un altro turno di dimissioni (preghiamo a al fine, amici cari, e speriamo che il signore ci esaudisca). Buon Natale a tutti

  • Mettetele tutte nel mazzo: Coop rosse, Caritas e Comunità s. Egidio. I poveri? Gesù diceva: pensate a Me che sto con voi poco tempo, i poveri invece ce li avrete sempre. Come a dire: non fate della carità il centro dell’impegno che spesso diventa pretesto di lucro, carità pelosa. Ed oggi, il pullulare di onlus dimostra come questo impegno sia diventato vero lavoro remunerato e causa di scandali. Se poi volessimo far riferimento alla legge evangelica dell’accoglienza dobbiamo ricordare che il samaritano pagò di tasca propria l’albergo al ferito.

  • Caro Cattolico, anch’io spero che il prossimo conclave avvenga al più presto e come Lei spero che avvenga a causa delle DIMISSIONI di Bergoglio (non è lecito e neppure cristiano augurargli la morte, io personalmente gli auguro la conversione o, se non è possibile, il fatto di diventare al più presto un nuovo “papa emerito”)!
    Preghiamo solo che non venga sostituito dal card. Marx o da altri modernisti!
    Ricambio gli auguri di Buon Natale.

  • Be, a quanto sembra anche Roma sguazza nell'”ospitalità ” di immigrati. Sguazzava talmente bene che solo dei moti di piazza di cittadini italiani esasperati ha dato esca alla magistratura di iniziare una delle lunghe e farsesche indagini ( che si perderanno poi in rivoli lievi che preluderanno al silenzio giornalistico) !
    Sperare in Dio è giusto, ma sperare che gli uomini di ora portino giustizia in Italia è da incoscienti.
    Il prossimo conclave avverrà quando un certo numero di cardinali, stanchi delle bergogliate avranno il coraggio (leonino ed eroico, dati tempi) di dichiarare decaduto l’attuale sedente (pur vacante nei suoi compiti ed attributi di ogni genere).
    Ma non si vede ancora alcuno spiraglio…

  • Quello che sta dietro all’arrivo di questi presunti rifugiati, una vera e propria invasione , fa parte di un piano mondiale per farci scomparire dalla faccia della terra nostra. Digitate “Piano Kalergy” su Google e scoprirete quello che sta veramente dietro a questo fenomeno, non casuale ma gestito dall’alto (massoneria e banchieri) da diversi decenni. Invito pure i gestori di “Agerecontra” a fare questa ricerca e pubblicare quanto trovato per una informazione esaustiva.

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