E alla fine è arrivato lo stop. Il comico francese Dieudonné, famoso per le tirate antisemite che stanno agitando la Francia, potrebbe venire bandito dai teatri del paese. Il primo no è arrivato da Bordeaux, il secondo da Nantes, la città dove giovedì si sarebbe dovuta aprire la tournée del comico. E sembra che anche la «Main d’or», il locale parigino nel XI arrondissement che dal 1999 è il quartier generale di Dieudonné, stia pensando di cancellare lo show. O, meglio, come sostiene Liberation, di revocare al comico il contratto d’affitto del teatro, che scadrebbe naturalmente tra cinque anni. A tre giorni dalla prima del nuovo spettacolo, a Nantes, con oltre 5mila biglietti venduti, l’artista si trova in seria difficoltà. Ma i suoi legali annunciano ricorsi.
HOLLANDE CONTRO IL COMICO – La decisione delle autorità di Nantes sembra essere una prima risposta all’appello lanciato dal presidente francese Francois Hollande ai prefetti perché si mostrino «vigili e inflessibili» nell’applicazione della circolare del ministero degli Interni mirante a vietare gli spettacoli di Dieudonné. «Davanti all’antisemitismo, davanti ai problemi di ordine pubblico ed alle umiliazioni che rappresentano le discriminazioni – ha detto Hollande, senza citare esplicitamente il comico, inventore del gesto della «quenelle», una sorta di saluto romano al contrario – chiedo ai rappresentanti dello Stato, in particolare ai prefetti, di essere vigili e inflessibili».
LE PERPLESSITA’ DEL FRONTE NATIONAL – Marine Le Pen, leader del Front National, è contraria al divieto degli spettacoli del comico antisemita: «Non si può stravolgere la legge francese per fermare il signor Dieudonné. Se c’è un gesto che ferisce delle persone, e ricordo che la “quenelle” l’ha fatta anche un personaggio come Yannick Noah (ex campione di tennis, ndr), bisogna soltanto impedire che sia fatto in pubblico».
AL LAVORO I LEGALI DELL’ARTISTA – È partita intanto la controffensiva giuridica di Dieudonné,I come previsto. I suoi avvocati hanno annunciato in un comunicato che sporgeranno «una denuncia per violazione della privacy» e «otto denunce per diffamazione», aggiungendo che intendono rivolgersi anche alla Corte di giustizia della Repubblica.
ANELKA NEI GUAI – Il ministro dell’Interno, Manuel Valls ha ricordato, nella sua circolare, che lo spettacolo «Il muro», «non è una creazione artistica», si tratta solo di «riunioni politiche in cui Dieudonné sfoga il suo odio» contro gli ebrei. Anche attraverso la «quenelle», il controverso gesto che una settimana fa ha messo nei guai il calciatore Anelka, che la esibì in campo, per festeggiare un gol per solidarietà all’artista, da settimane nella bufera.
Hollande, presidente di razza ebraica, proprio per la sua posizione politica e razziale, dovrebbe astenersi dal dare giudizi e disposizioni per non lasciar intendere di essere contro la libertà !
Ma l’emozionalità è evidentemente fuori controllo.
Dovremmo rimanere stupiti che le vignette e caricature antisioniste di Dieudonnè siano bannate, mentre le vignette e caricature antiislamiche siano tollerate e provochino “strane” stragi ed attentati.
Sembra tutto ben orchestrato…