Segnalazione Quelsi
Trentamila euro per una festa di compleanno di Mercedes Bresso, la “Zarina”, ex presidente della regione Piemonte. Altri 25.000 euro per finanziare la campagna elettorale di Sergio Chiamparino, attuale governatore della stessa regione. E ancora, i tartufi bianchi di Alba regalati allo storico ed ex assessore regionale Gianni Oliva. Nella mangiatoia del Grinzane Cavour sarebbe coinvolta buona parte del Pd piemontese. Esponenti di spicco. E Giuliano Soria, il patron del discusso premio letterario, ha deciso di fare nome e cognomi. Forse perché, ad oggi, sembrerebbe essere lui il predestinato a prendersi tutte le colpe. Invece Soria rivela: “Ho mantenuto politici, artisti e vip di sinistra”, come da titolo dell’articolo di oggi a firma Stefano Zurlo, pubblicato sul Giornale. Al giornalista che gli obietta il rischio di querele, Soria replica laconico: “Facciano pure”. Evidentemente si sente in grado di dimostrare ogni accusa.
«Era un sistema, tutti volevano viaggi, chiedevano presentazioni, un favore, una busta in nero, un pagamento sottobanco» è il virgolettato di Soria, arrestato nel 2009, condannato in primo grado a 14 anni e mezzo per aver sperperato 4,5 milioni di soldi pubblici. Ma ora vuole vuotare il sacco e spiegare come funzionava quel sistema. A cominciare dal“moralizzatore” Corrado Augias.
Partecipava a una miriade di nostre manifestazioni.. Il Grinzane, il Grinzane Cinema, il Grinzane junior, il Grinzane noir. E ogni volta chiedeva, anzi pretendeva di essere pagato in nero (…) Lui era una star, esigeva cachet da 7-8 mila euro a botta, il problema è che li voleva assolutamente in nero. Come ho detto davanti ai giudici era assillante fino all’indecenza. E faceva un discorsetto di questo tenore: “Se vuoi pagarmi in chiaro, allora il compenso dev’essere quadruplicato”.»
Non c’era solo lui, ovviamente.
Ho pagato in nero star come Stefania Sandrelli, Charlotte Rampling, Isabella Ferrari, Michele Placido, Giancarlo Giannini
Poi il compleanno di Mercedes Bresso
Per la governatrice Mercedes Bresso ho promosso una festa da sogno nella vecchia ambasciata prussiana a San Pietroburgo in occasione del suo compleanno. Duecento invitati, un’orchestra invisibile laggiù, nel golfo mistico, le candele, una superba torta nuziale. Una spesuccia, credo di ricordare, da 30mila euro. Consideri anche la sistemazione della Bresso e del marito, dell’assessore alla Cultura Gianni Oliva e della moglie, di vari dirigenti della regione. A proposito Gianni Oliva, storico e autore di molti libri, era un mio cliente affezionato. Mosca, Parigi, San Pietroburgo: non mancava mai. Spesso con la gentile consorte al seguito.
I tartufi di Gianni Oliva
Mi telefonava: “Sai do una cena, avresti dei tartufi?” (…) Regalavo, a colpi di 800, mille, 1.500 euro alla volta. Sempre tartufi bianchi di Alba
E la campagna elettorale di Chiamparino
Ci siamo visti al caffè in piazza Vittorio. Era il 2006 e Chiamparino ha ricevuto contributi in nero per la sua campagna elettorale. Non una ma due volte, per un totale di 25mila euro. Ventimila euro la prima volta, 5mila la seconda. Altro che ventilatore. C’era un ottimo rapporto, come con la Bresso che deve ancora ringraziarmi perché fui io a far pubblicare il suo romanzo da Rizzoli, curandone anche l’ editing
Sono accuse ovviamente da dimostrare. Michele Placido ha già annunciato querele, bollando le accuse di Soria come “fesserie”. Intenzioni manifestate anche da Giancarlo Giannini. Corrado Augias ha affidato la sua replica alle colonne del Corriere «Guardi, non è assolutamente vero, mi sgomento, cado dalle nuvole. Si tratta di un insulto personale. Non so, sembra una vendetta personale. Nella mia lunga vita nessuno mi aveva detto qualcosa del genere, siamo alla calunnia». Lo stesso Augias ha scritto una lettera in cui annuncia di riservarsi di «esaminare gli atti processuali per valutare un’azione di risarcimento danni».
Riccardo Ghezzi | febbraio 18, 2015 alle 3:09 pm | Etichette: augias, bresso, chiamparino,grinzane cavour, soria | Categorie: Giustizia e Società | URL: http://wp.me/p3RTK9-73S