Segnalazione Quelsi
I serpenti effettuano la muta della loro pelle non solo per rinovellare la loro epidermide dalle intemperie subite, ma soprattutto perché la restante parte del loro corpo vi sta stretta. Il serpente cresce ed ha bisogno di un epidermide nuova e più grande. Renzi è la nuova epidermide di quel vecchio, grasso e grosso serpente chiamato PD, il quale, come un pastore-vacca notte-tempo fa abitualmente con le mucche da latte ed altri mammiferi lasciandoli infine esangui, è attaccato alle mammelle di chi produce e lavora da decenni, producendo su di essi lo stesso effetto. Le mammelle dei produttori di ricchezza di questo paese sono al limite della sopportazione, ma il pastore-vacca non molla e pensa a cambiare muta. Molti si suicidano in silenzio, ancora di più cercano di resistere, qualcuno riesce a scappare via dal recinto infestato di questi serpenti che non lasciano scampo.
Notte-tempo si introducono nel recinto e si attaccano, non mangiano altro, non fanno differenza tra mucche gravide o immature, si fermano solo quando l’animale cade sfinito a terra senza neanche più la sua ultima goccia di latte e sangue. Non potrebbero fare diversamente, è la loro natura, non c’è modo di porre rimedio a questa loro maniera di alimentarsi. Il povero pastore che alla mattina si rende conto del danno arrecato al suo gregge da questo rettile, sa che non vi saranno altri modi di mitigare il danno, se non andando a bonificare tutto il territorio circostante alla sua fattoria. Ne va della sua esistenza e dell’esistenza stessa del gregge che gli permette di sostentarsi: o lui ed i suoi cari o il serpente parassita.
In campagna ha preso il nome volgare di pastore-vacca questo parassita proprio per rimarcare la sua irriducibilità con gli interessi del pastore vero nei confronti delle sue vacche e mucche da latte. È impressionante la similitudine tra questa atavica contrapposizione del pastore con il serpente-parassita e quella esistente, in questo paese, tra chi vive del suo lavoro ed il Partito della Spesa Pubblica: il PD e tutti i suoi associati. Basta entrare in una scuola pubblica, in un municipio, in un centro di accoglienza per vederli all’opera questi serpenti-parassiti del tutto umani, attaccati, senza fatica, alle mammelle della ricchezza prodotta dalle loro vittime, sempre più esangui, come le mucche dopo aver ricevuto la visita del pastore-vacca alias lo Stato-ladro rappresentato dallo sceriffo di Nottingham più efficiente e zelante che vi possa essere: la sinistra italiana in tutte le sue declinazioni.
Chi avrà mai il coraggio di sostenere, una volta per tutte, la bonifica necessaria? Il pastore del gregge, momentaneamente assente oppure le vacche, le mucche sfinite da questa morte lenta? Entrambi? Il serpente-parassita incurante, mentre imperterrito ogni notte fa visita alle sue vittime, di giorno fa la muta, per presentarsi più bello e vigoroso che mai all’appuntamento con la mammella pregustata.
I serpenti, in generale, smettono di fare la muta solo in prossimità della loro morte, cominciano a cambiarla solo in parte, vi riescono male, ormai solo alcune parti del loro corpo strisciante sono suscettibili di un ulteriore ingrasso e l’epidermide si adegua ed è essa stessa soggetta agli stessi elementi di decadenza delle membra che la soggiacciono … sempre più spesso al vecchio serpente-parassita capita che per la sua mole, inavvertitamente, qualche cavallo, muto testimone nel recinto della mattanza, gli schianti la testa con il suo pesante zoccolo … l’unica cosa dura a morire che rimanga in un recinto di animali infestato dai pastori-vacca.
Cristiano Mario Sabbatini | febbraio 3, 2015 alle 3:45 pm | Etichette: partito, spesa pubblica | Categorie: Italia, Politica ed Economia | URL: http://wp.me/p3RTK9-6KB
Eccezionale analisi, tutta condivisibile!
Aggiungerei, mi si permetta, che questi serpenti sono nati ed infestano dalla fine della II guarra mondiale ,quando i conigli uscirono dalle tane per prendere il posto dei leoni massacrati sulle pubbliche piazze, in onore della dea “resistenza”.
Allora i conigli nascosti nelle tane vaticane uscirono e si accordarono coi serpenti per far mangiare non loro ma il popolo italiano. I serpenti poi cambiarono nome varie volte, ma sempre rettili allungati e senza zampe sono. E mutano la pelle !