La rivoluzione ecclesiologica
Comparazione critica tra il magistero perenne della Chiesa Cattolica e le nuove teorie promulgate dal Concilio Vaticano II
A cura di Mons. Donald J. Sanborn[i]
Prefazione e traduzione di Federico Colombera
PARTE VI
(Link parte V: http://www.agerecontra.it/?p=13859)
QUESITO I. Le chiese scismatiche e/o eretiche fanno parte della Chiesa di Cristo?
GLI INSEGNAMENTI DEL VATICANO II E I DOCUMENTI/SENTENZE SUCCESSIVE
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LE DOTTRINE DELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA
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COMMENTO |
[Una certa] comunione esiste specialmente con le Chiese orientali ortodosse: per quanto separate dalla Sede di Pietro, esse restano unite alla Chiesa Cattolica per mezzo di strettissimi vincoli, quali la successione apostolica e l’Eucaristia valida, e meritano perciò il titolo di Chiese particolari (Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione, 1992, 17). | PIO XI
[Enciclica Lux veritatis, 25 dicembre 1931]
E veramente, se la personale unità di Cristo è l’arcano esemplare al quale Egli stesso volle conformare l’unica compagine della società cristiana, ogni uomo di senno comprende che questa non può affatto sorgere da una certa vana unione di molti discordanti fra loro, ma unicamente da una gerarchia, da un unico e sommo magistero, da un’unica regola del credere, da un’unica fede dei cristiani. |
Secondo Papa Pio XI, non dobbiamo pensare alla Chiesa di Cristo come un’unione di “chiese differenti.” La caratteristica che la distingue si basa sull’unità della gerarchia che la governa, sull’unico insegnamento che promuove e diffonde e sulla fede condivisa dai tutti i propri membri. L’ecclesiologia del Concilio Vaticano II è fallace! |
Perciò anche in queste Chiese [particolari] è presente e operante la Chiesa di Cristo, sebbene manchi la piena comunione con la Chiesa cattolica, in quanto non accettano la dottrina cattolica del Primato che, secondo il volere di Dio, il Vescovo di Roma oggettivamente ha ed esercita su tutta la Chiesa
(Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Dominus Iesus, 2000, 17). |
PIO XII
[Enciclica Mystici Corporis, 29 giugno 1943]
Pertanto, a definire e descrivere questa verace Chiesa di Cristo (che è la Chiesa Santa, Cattolica, Apostolica Romana) […], nulla si trova di più nobile, di più grande, di più divino che quella espressione con la quale essa vien chiamata “il Corpo mistico di Gesù Cristo”. |
Perciò la vera Chiesa di Cristo è la Santa, Apostolica e Romana Chiesa che, di conseguenza, è il Corpo Mistico di Gesù Cristo. Essa non è un insieme di “chiese particolari” con differenti apparati dottrinali, sacramentali e governativi. In altri termini: Vera Chiesa di Cristo=Chiesa Cattolica Romana=Corpo Mistico di Gesù Cristo. |
La Chiesa universale è perciò il corpo delle Chiese [particolari] (Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione, 1992, 8).
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PIO XII
[Enciclica Mystici Corporis, 29 giugno 1943]
Perciò si allontanano dalla verità divina coloro che immaginano la Chiesa come se non potesse né raggiungersi né vedersi, quasi fosse un’entità “pneumatica” (come dicono), per la quale molte comunità di Cristiani, sebbene vicendevolmente separate per fede, tuttavia sarebbero congiunte tra loro da un vincolo invisibile. |
Perciò coloro i quali accolgono con approvazione l’ecclesiologia del Vaticano II “si allontanano dalla verità divina”. |
In quelle assemblee veramente plenarie delle comunità ecclesiali nei vari paesi, si attua il fondamentale capitolo II della “Lumen Gentium”, che tratta di molte “sfere” di appartenenza alla Chiesa quale Popolo di Dio, e del legame che esiste con essa, anche da parte di coloro che non vi appartengono ancora (Giovanni Paolo II, Discorso ai membri del Sacro Collegio e a tutti i collaboratori della Curia Romana, 28 giugno 1980). | PIO XII
[Enciclica Mystici Corporis, 29 giugno 1943]
In realtà, tra i membri della Chiesa bisogna annoverare esclusivamente quelli che ricevettero il lavacro della rigenerazione, e professando la vera Fede, né da se stessi disgraziatamente si separarono dalla compagine di questo Corpo, né per gravissime colpe commesse ne furono separati dalla legittima autorità. |
Lo scisma e l’eresia separano automaticamente dalla Chiesa; gli scismatici (orientali) e gli eretici (protestanti) non sono membri della Chiesa. |
[i] Titolo originale dell’opera: “The New Ecclesiolgy. A Double-Column Comparison of the Vatican II Ecclesiology with the Teachings of the Catholic Church, Plus a Commentary.” Novus Ordo Watch, 2013, <http://www.traditionalmass.org/images/articles/ecclesiology.pdf>.
[…] (Link parte VI: http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=14245) […]