Napoli, alle 5 del mattino la polizia ha sfrattato un numeroso gruppo di famiglie italiane. Le suore hanno chiesto l’intervento della Polizia per lo sgombero coatto. Il palazzo, ereditato dalle suore da una ricca contessa, era inutilizzato da due anni quando le famiglie lo hanno occupato. Ma non sono i clandestini delle palazzine olimpiche di Torino, quelli non si toccano.
“Non siamo stati avvisati” dichiara una giovane coppia. “Ci siamo svegliati alle 5 con la polizia vicino ai letti”. “Se hanno strutture dismesse, non capisco perché tenerle vuote. Il papa l’ha detto tante volte, abbiamo questi conventi che possono essere abitati dalle persone bisognose” insiste un uomo.
E no, ti sbagli, Bergoglio ha parlato di immigrati. Mica di italiani. E a pagamento, mica gratis.
Il palazzo è stato sgomberato con urgenza. Quando le famiglie se ne sono impossessate, hanno rimosso cumuli di spazzatura, messo le docce, acqua calda, corrente, biblioteca. “Abbiamo cercato un dialogo con le suore” avverte una donna “Questa struttura è stata donata nel 1955 da una contessa napoletana”.
Le suore hanno annusato il business dell’integrazione: 45 euro a ‘profugo’, quanto ci scommettiamo? Non sarebbe, del resto, il primo caso, anzi. Caritas e Cooperative ci fanno affari da anni.
Un papa che manda il “carabiniere” volpino ai frati francescani dell’Immacolata e un abbraccio ai massoni di Davos, è lo stesso che sfratta gli emarginati italiani e accoglie i clandestini islamici. Nessuna meraviglia.
Quando gli italiani si accorgeranno della falsità bergogliesca e della nuova chiesa della Charitas ed affini, sarà tardi !
Le suore attuali, della chiesa attuale, sono soltanto delle imprenditrici riunite in confraternita.